19 febbraio 2012: Concerto San Valentino
Liani, si merita il vanto di entrare
nella tradizione caminese. Il concerto
d’organo, archi e coro, diretto per
l’undicesimo anno dal Maestro Francesco Zorzini, fin dall’inizio fa scorrere brividi caldi nelle vene del folto
pubblico. Accorso a Camino da ogni dove, assiste in solenne silenzio alle
creature musicali di Beppino Delle Vedove, organista d’eccezione e il più
presente nei 25 anni del Concerto, del Quartetto
d’archi “Musico Artificio”, della soprano Francesca Scaini e della Corale
Caminese. In una chiesa calda e ancor più accogliente nella veste restaurata, strumenti e voci
all’unisonocreano armonie difficilmente
traducibili in parole. Pura passione fatta suono. Note come danzatrici nel fluire silenzioso di sguardi e
posture. Voci, autrici di sensazioni leggere e
vibranti. Occhi persi sui personaggi biblici di soffitti e
pareti fino a posarsi su un San Valentino consenziente agli scroscianti
applausi. Al confine del benessere. Al tutt’uno con l’ugola
di Francesca fatta violino o con il bruciore delle ferite nelle battaglie delle
cinque giornate di Milano. Fino alla Siberia della pelle nella distruzione “raccontata”
dall’organo, sapiente narratore di piedi di soldati, uno dopo l’altro,
trascinati a fatica verso l’illusione della libertà. Un teatro in musica tutto
da immaginare, dove pianti di donne e bambini si mescolano alle indecisioni
politiche e alla ritirata austriaca. Dove ogni spettatore è quel popolo, come
fosse lì, a firmare con il personale battito l’esultanza ed il dolore. A gridare “Evviva Milano”. Mentre i piedi
segnano il tempo e il passo di quella libertà meritata sul campo, scandita dal
cavaliere dalla voce argentina: l’organo. Che regala eco di respiri danzanti
senza regole né restrizioni. Che continua nell’accordo assoluto tra Francesca e
gli archi, in un unicum indistinguibile. Figli della stessa dea Musica, in un
momento di astrale dimensione. Da una terra lunare, direttamente dal cuore di
Francesca, la sua Voce si espande dalle potenti corde, si ritrae sapientemente in un rincorrersi
civettuolo fino a distendersi nel deserto della volontà. Per riprendere la
corsa sulle ciglia dell’infinito. Tra la
totale resa delle antenne emotive del pubblico. Che continuano a saltellare sui
rivoli dissetanti della Corale Caminese, profumata di sapiente educazione. Che
dona una festa a tutti i sensi. Che culmina in “Cjamin”, di Lelo Cjanton e
musica di Davide Liani. “Se tal cîl e son lis stelis tal Friul a l’è Cjamin”. Esplode nel canto questa Certezza. Come la
Musica. Cullata quale creatura preziosa
da Francesca Scaini e Francesco Zorzini e da tutti coloro che ne trovano
ispirazione e serenità.
Francesca Scaini, Soprano
Francesco Zorzini: dal linguaggio sapiente, capace di spiegare semplicemente contenuti di alto spessore culturale in ambito musicale. Espande la passione che da dentro gli preme l’anima e lo possiede.
In dialogo costante Francesca ed il quartetto d’archi per un volo d’anima in groppa al violino o alle ugole brillantinate. Fin alla punta della perfezione. Dove l’Amore si fa luna ed il ghiaccio Farfalla.
Mentre un usignolosi accuccia nel palmo della voce con il piccolo becco a mezz’aria.
La Musica è la certezza di Camino
Ensamble: Corale, Quartetto d’archi, Francesca Scaini