22 Nov 2016: 100 ANNI dalla NASCITA DI PADRE DAVID MARIA TUROLDO – CODERNO DI SEDEGLIANO (UD)
41, si trasferì a Milano, nel seminario dei Servi di Maria. Nel 1943 la guerra. Eccolo ad aiutare i
partigiani, a predicare in duomo con la voce tonante, ma tutto ciò non garbava al Papa. Esiliato, girovagò in vari luoghi del mondo, in Canada, America del sud,
Australia. Tornò dai Servi di Maria a Udine. Dal 1960 al 1964 registrò il film “Gli ultimi”, che doveva essere il primo di una trilogia. Ma non ebbe l’esito che sperava. Venne esiliato di nuovo e ospitato dal Vescovo La Pira a Firenze. Visitò Nomadelfia, la città ideale per lui, simbolo di fratellanza, fondata agli inizi del 1900 da don Zeno.
Papa Giovanni 23 aprì le braccia a padre David maria, come aveva scelto di chiamarsi da religioso. Nel 1963 Papa Rocalli morì e Padre David si ritirò a Fontanelle, frazione di Sotto il Monte (Bergamo) dove fondò un centro di cultura attivo fino agli anni 80. Lì morì nel 1992 di cancro.
accettava tre aggettivi con cui veniva definito: moderno, comunista, scomodo. Diceva “beati coloro che hanno fame e sete di
opposizione. Senza opposizione non c’ è progresso”. Turoldo fu un profeta ovvero colui che rischia
e paga.
Quando veniva a Codroipo (Ud) aveva due persone che lo aspettavano in stazione e lo accompagnavano in auto a Coderno: Giuseppe De Paulis e il poeta Amedeo Giacomini. Ernesto Roiatti dell’Emporio Roiatti gli regalava i vestiti.
le tasche abbiamo barattato l’ anima”.
“La libertà si guadagna con la cultura che
costa sudore. Più si conosce più si é liberi. L’omologazione è contro la la
libertà critica”. Curiosità: quando veniva in Friuli dormiva spesso dal cugino di Rivis di Sedegliano (UD). Questo il letto, tuttora esistente. Quando vi dormiva Padre David era necessario staccare la bandina perchè lui era troppo alto e non riusciva a starci.
Fine anni 40: Coderno: Foto d’epoca dall’archivio del cugino di Padre David: a dx con gli occhiali Don NICOLINO BORGO, bimbo in braccio prof. GOTTARDO MITRI
TESTIMONIANZA di SARA MARIGO di CODERNO (UD)
Sara Marigo, nata il 10 agosto 1928, figlia di Giuseppe del 1886 e di Natalino
Ernesta di Beano del 1890. Ha conosciuto personalmente Padre David perchè era coetaneo del fratello Valentino e lo ricorda perfettamente.
Così racconta di lui, con stima e orgoglio:
” Quando diceva Messa sembrava un cherubino o un serafino, un angelo
bello… veniva tanta gente a sentirlo quando predicava. Si trasfigurava. Aveva una voce grossa e le mani grandi che muoveva sempre. Quando era piccolo andava al pascolo
con tre pecore. Una volta una era scappata e aveva
mangiato erba medica ed era morta. Lui aveva paura a tornare a
casa ma sua madre non l’ aveva sgridato. Un giorno, il 9 agosto 1928, ha visto mia
madre e ha detto al suo amico Tiziano del 1915 , che sarebbe diventato mio cognato ” Che grossa é quella donna lì. L’ indomani sono nata
io. Era il 10 agosto 1928″ .
” Nel 1942, stava per sposarsi mia sorella Giulia di 20 anni. Padre David era venuto a casa mia e, vedendo i preparativi, le fece gli auguri con queste parole “Fai bene a sposarti perché aiuti Dio nella
creazione”. Quando tornava diceva ” Adesso vado a Coderno e dopo vado a Farla… d’ Isonzo”. Rideva e faceva ridere tutti. Sara ricorda la casa senza camino e tutta fatta di “pedrade” una sorta di pavimento fatto coi sassi attaccati
uno all’altro con la terra battuta. Sua madre mandava il piccolo Bepi dalle famiglie di Coderno, non sempre nella stessa, e gli diceva “Vai là… di sicuro fa la focaccia. Forse ti dà un pezzetto”.
Tornava sempre con qualcosa da mangiare che poi veniva diviso tra i componenti della famiglia. Sempre troppo poco ma almeno era qualcosa.
Sara ricorda l’ultima predica di Padre David a Milano. ” Era l’ultima
sera a Milano. Era seduto sulla sedia e parlava così bene. Ha detto ” Per me è solo questione di calendario. Ho il tumore nella pancia e non so quanto mi resta…ma la vita è bella”. Morì due giorni dopo.
“Io tenevo a lui,
tanto. Era una cosa rara. Se non è andato lui in Paradiso allora vuol dire che non esiste” aggiunge Sara con emozione.
Ricordando una delle poesie di Padre David, la recita così:
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ricamare e ha realizzato le tendine del tabernacolo della chiesa di Coderno. Si sono sposati nel
1933 e hanno avuto un figlio, Ermes, nel 1950. Abitavano vicino alla chiesa
di Coderno” .
bicicletta con la cesta piena di animali. In un anno – ricorda – ha venduto 20 ochette, oltre a pulcini,
anatre mute, tacchini. Con i soldi è riuscita a pagare la divisione tra il padre e lo zio
Toni. Portava anche i polli uccisi e spellati e le anatre
mute ingozzate con l’ imbuto. Ma lei non faceva questa operazione perché le facevano pena. La
faceva sua sorella Santa del 1930. Andava però al pascolo con
20 tacchini. Dal 1917 al 1921 suo padre era in guerra. Nel 1965 ha sposato Vincenzo Molaro detto Pieron padre di due
figli e vedovo.
carla
grazie per queste perle di saggezza.