CORINALDO (Ancona) – Città natale di S. Maria Goretti – dei matti – d’arte – di fede 26 marzo 2017
CORINALDO: il paese natale di Santa Maria GORETTI .
Goretti (16 ottobre 1890-1902), uccisa a 11 anni, 8 mesi e 21 giorni,
da Alessandro Serenelli (1882-1970) di Ancona, allora ventenne, che
abitava in casa Goretti, insieme al padre, come bracciante agricolo. Voleva abusare di lei ma, rifiutato, le infierì 14 colpi con un
punteruolo di ferro.
Dopo 24 ore Maria Goretti morì, perdonandolo e
chiedendo di averlo con sé in Paradiso.
Egli scontò 27 anni di carcere e
visse tutta la vita da pentito. Il 27 aprile 1947 Papa Pio XII la
dichiarò beata. Fu dichiarata santa il 24 giugno 1950 e la madre Assunta
fu presente accanto al papa, in Vaticano.
L’unica madre a essere
presente alla santificazione della figlia. Assunta Carlini era una
trovatella e il cognome Carlini le fu dato dal comune. A 19 anni sposò
Luigi Goretti, 22 anni, il 25 febbraio 1886.
Nel 1900 egli morì e lei
rimase sola con sei figli.
Morì nel 1954 ed è sepolta nella basilica
dedicata a S. Maria Goretti, di fronte al Serenelli.
CURIOSITA: L’immagine di Santa Maria Goretti non è una fotografia ma un ritratto eseguito sulle indicazioni della madre, dato che non c’era alcuna fotografia della bambina. Il custode della casa di S. M. Goretti – dove abitò fino a sei anni – prima di trasferirsi a Nettuno con la famiglia, è il signor RINALDO MORBIDELLI ( tel 3396927300) che conobbe personalmente la madre della santa, Assunta. Egli è sempre disponibile ad accompagnare i gruppi nella visita della casa e ospitarli poi nello spazio apposito, adatto a spuntini e dotato di parcheggio gratuito e bagni.
Un’emozione grande entrare nella casa, ben curata, e vedere il letto dove la santa nacque, la sedia a rotelle della madre. Si respira una suggestione che dà significato al luogo che, nel 2015, ha ospitato ben 101 pullman di pellegrini.
VISITARE CORINALDO vuol dire uscire dal mondo ed entrare in una dimensione magica dove le emozioni scappano dai mattoncini color biscotto e dalle campane a
festa. C’è tanto da vedere, respirando aria fresca e pulita, in un luogo a misura d’ uomo e turista curioso e attento. Diffusori di musica
medievale sono ovunque.
La gradinata di 100 scalini che conduce al pozzo
da cui trae origine la sagra del pozzo della polenta con costumanti , la terza domenica di luglio.
Il Pozzo
è stato ricostruito nel 1890 per far rivivere la
vecchia storia del contadino che ha fatto cadere sacco di farina.
COSA VEDERE? Il Museo del costume, con costumi realizzati a mano dalle sarte di Corinaldo.
O la Pinacoteca in centro, ricca di collezioni pittoriche, pale di altare recuperate da chiese demolite nel corso dell’Ottocento tra cui quelle di Claudio Ridolfi di Verona (1560 -1644). Madonna col bambino e Santi Biagio Gacomo Francesco e il donatore….
Di
ignoto del 1700 Madonna di Loreto e Santi Carlo Borromeo Benedetto e Stefano, e la collezione di fra
Bartolomeo Orlandi.
Inoltre, 18 splendidi reliquiari a busto in legno scolpito e
dipinto, opera raffinatissima di intagliatori siciliani dei primi anni
del Seicento. Opere di Ercole Ramazzani, di Giuseppe
Bastiani, di Claudio Ridolfi, di Domenico Peruzzini, di Giuseppe
Marchesi e di altri artisti dei secoli XVII e XVIII.
La raccolta è aperta TUTTI I GIORNI con orario 10-12:30 e 15:30-19.
Ingresso: 2,50 euro. Biglietto ridotto a 2 euro per gruppi sopra le 10 persone, over 65 e bambini fino a 10 anni.
Ma quella che mi ha dato più suggestione è la collezione pittorica di Eleonora De Nobili
di Corinaldo, rinchiusa in manicomio per 30 anni dei 60 vissuti.
Il
padre non le fece mai mancare il materiale per dipingere.
Per volontà testamentaria della sorella Bice, il
comune di Corinaldo ed il comune di Ripe sono diventati proprietari di
tutta la produzione, circa milleduecento opere, dell’ artista Nori de’
Nobili,
in arte Nori, nasce a Pesaro il 16
dicembre 1902, e trascorre la sua giovinezza tra la casa di Pesaro e la
“Villa delle cento Finestre” a Brugnetto di Ripe.
La forte passione per
l’arte figurativa la seguirà fino alla morte avvenuta in una clinica
psichiatrica di Modena il 2 Giugno 1968.
Nella sua vita entrerà in
contatto con tutte le correnti artistiche del periodo, fornendo una
produzione artistica di altissimo livello.
Attualmente queste opere
sono esposte in parte nel museo dedicato a Nori de’ Nobili nel Comune di
Ripe e in parte nella Civica Raccolta d’Arte Claudio Ridolfi.
Che altro da vedere? In Municipio, per esempio...
di costruzione, gara di Lento Fumo, gastronomia e prodotti tipici. All ‘Oasi la gara della pipa con piccola porzione tabacco affidata a ogni concorrente. Insieme
accendono pipa e a fuoco lento si svolge la gara per 70 persone.