Spettacolo “LA FATTORIA DI ELIO” con i genitori della Sc. Infanzia “Stella del Mattino” Codroipo (UD) – 19 marzo 17
” La fattoria di Elio” si inserisce nella programmazione educativa della scuola perchè parla di nutrizione sana ma mescolata alla nutrizione delle favole classiche come il Topo di campagna e il topo di città, i Tre porcellini, i Musicanti di Brema e delle canzoni del repertorio tradizionale come “Anin anin a nolis” fino a “Andiamo a comandare” passando per la via delle quattro stagioni che prima litigano poi fanno pace.
Con ombrellino rosso come la giacca arriva alla fattoria e abbraccia il
cugino che gli offre le sue delizie alimentari che, prò, non
incontrano il gusto della topina sofisticata.
Aglio e cipolla, gorgonzola e fagioli non rientrano tra i suoi cibi preferiti e il detto “tromba di cul sanità di corpo” non la consola di certo.
Gli amici del cugino la invitano al lavoro nei campi ma prima le volgiono presentare i “Cugini
di campagna” che si presentano in stile anni 60 cantando “Anima mia”. E poi arrivano i tre porcellini Zampone, Muset e Brovade che si
divertono a fare la raccolta di craccole e ruttini. Poi Zampone costruisce la casa di
mattoni mentre gli altri due artisti di non avere paura del lupo nero, dato che esiste solo nelle favole.
Ma eccolo il lupo nero col suo “Ucci ucci sento odor di porcellucci”. Ed ecco arrivare il
Pulcino Pio… la gallina Rosita… i musicanti di Brema con i briganti fino al momento in cui nonna Topa racconta la storia
della buonanotte per addormentare Antonietta che non riesce a dormire sul letto di paglia, nonostante le tante pecorelle da contare.
“C’era una volta una vecchia signora, egoista e cattiva, che non voleva avere fiori né colori.
Arrivano le quattro
stagioni, l’Autunno che porta in dono il caco, l’Inverno con Babbo Natale e Gesù Bambino, la Primavera con le ciliegie
e le fragole, l’Estate che fa finire la scuola. Grazie a quei doni la vecchietta guarisce e
dormono tutti. Ma il canto del gallo li sveglia perchè è ora di pigiare l’uva. Arriva addirittura Adriano Celentano che pigia ballando e facendo ballare tutti. Festa finale dopo che la topolina di città chiede di rimanere in campagna, dove la vita è più sana e divertente. Infine, tutti, in autostrada, virtualmente sul trattore, salutando con la canzone “Andiamo a comandare”.
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