IL PONTE – Periodico del Medio Friuli – giugno 2016
Conco. Donna per esigenza di Vita dopo che Madre Natura l’aveva imbrigliata in
un corpo non adatto a lei. In un corpo di uomo. Alice ha vissuto sessant’anni
in quelle forme che mai aveva riconosciuto ma che aveva accettato per convenzione
sociale. Per non essere diversa. Poi,
non ce l’ha fatta più. Dopo un percorso di vita coerente con l’essere uomo,
quindi con il matrimonio e un figlio, Alice ha preteso di uscire dalla prigione
fisica che la soffocava. Imperativo
categorico era l’abbandono del corpo di uomo. E così ha fatto. Da sola, andando incontro a
sofferenze indescrivibili, a livello fisico e umano, con rara tenacia e invidiabile
coraggio, ha deciso di far corrispondere
il proprio corpo alla propria anima di Donna.
E’ riuscita a superare esprienze profonde, molto dolorose eppure ricche ed
emozionanti, fino a raggiungere l’esatta entità che era sempre stata, ovvero essere
una vera Donna. Che ora è pulsante, creatrice di emozioni e di arte, di grande
umanità e generosa vicinanza a chi soffre, ai bambini, alle donne e alla
salvaguardia delle loro opportunità. Alice fa parte della Commissione Pari
Opportunità del comune di Udine, insegna catechismo, accompagna i malati terminali,
e molto altro. Ricca della sua storia
che ha tenuto fede al proprio Sé, ascoltato, cercato, ritrovato, Alice si
esprime con la pittura, la musica, la composizione musicale, poetica e letteraria
che sfociano anche in un musical, “Ali
di Ali”. Sono le ali di Alice che hanno preso il volo dopo una vita vissuta
chiudendo la porta in faccia al grido interiore di poter esistere. Dopo i due
libri in cui racconta la sua storia, ha in stampa il terzo nel quale la
protagonista è la vera essenza di Alice. Ora che il suo sogno e tormento si è
avverato, Alice è in grado di poterci
finalmente dire “Perseguite fortemente i vostri desideri, soffrite, sfidate e
lottate. Se lo vorrete, tutto sarà possibile, anche quando dovesse sembrare
tutto inutile. Nella durezza e aridità del deserto si possono trovare,
talvolta, i fiori più belli”. Alice rompe gli schemi e li ricrea, in un
susseguirsi di sogni, evocazioni, conquiste, sull’altalena del passato,
presente e futuro. Nei suoi libri c’è tutto. C’è la sua vita. Data la
delicatezza del tema, però, Alice si preoccupa di adottare sempre il giusto
approccio, in ogni espressione scritta, parlata, dipinta. La cultura pittorica,
infatti, è la prima forma espressiva matura che ha adottato: il simbolismo,
grazie al quale prendono il volo emozioni, sintesi, idealismo. La sua è una
descrizione talmente profonda e attenta all’indagine dell’anima, che è più
facile evocarla che descriverla. I suoi quadri parlano per lei, con sfumature
di pennelli delicati ma sempre in perfetta comunione armonica con il ricco
universo umano che le appartiene. Lei sale sul palcoscenico della vita per
defilarsi subito dopo, per lasciare che la nostra attenzione vada a chi ha
voluto camminare accanto a lei. E lei segue, guarda e sorride. Ci abbraccia e
si lascia abbracciare. Concedendoci il tempo dello stupore, delle domande,
delle perplessità. Ma anche dell’ammirazione del suo coraggio di mostrarsi, di
spogliarsi da ogni retorica e falsità. Regalandoci una dimensione di
completezza, serenità e gioia pervasa dalla voglia di conoscerla e starle
accanto. Provare per credere.
spettacolo musicale dal vivo saranno presentati nella sala teatro di Camino
Tag.to venerdì 16 settembre, alle ore 20.30 con ingresso libero.
CUORE DI GESÙ
al 12 giugno, a Camino e Pieve di Rosa troverà
vita la “Festa del Sacro Cuore di Gesù” originata dal ritrovamento nell’archivio
della Parrocchia di Camino di un documento del 1871, scritto a mano dal Mons.
Sante Moretti Pievano della Chiesa Matrice di S. Maria di Pieve di Rosa,
intitolato “Corporis Christi”. In quell’anno l’arcivescovo di Udine, mons.
Andrea Casasola, con una lettera pastorale dispose che tutta l’Arcidiocesi di
Udine venisse consacrata al SS. Cuore di Gesù. Anche nella Pieve di Rosa
domenica 11 giugno 1871, solennità del Corpus Domini, avvenne questa
consacrazione alla presenza della gente di tutte le Parrocchie della Pieve
assieme ai loro Curati e Cappellani di Camino, Bugnins-Straccis, Glaunicco, San
Vidotto e Biauzzo. Dopo aver celebrato i Vespri nelle chiese filiali, l’intera
popolazione si recò in solenne processione alla chiesa di Pieve di Rosa dove fu
eseguito l’atto di consacrazione al Sacro Cuore di Gesù.Il Consiglio Pastorale, assieme a Don Maurizio,
ha pensato di rinnovare questa Consacrazione con quattro giorni intensi di
preghiera e meditazione volti a riportare i veri valori cristiani di amore e
solidarietà.
tempo in cui l’Arcidiocesi conta oltre 80 Parrocchie senza Sacerdote, 260 con una
media alta di Sacerdoti anziani e poche prospettive di nuovi con la previsione
di grandi cambiamenti, c’è più che mai la necessità di unione nella Fede. In
questo contesto la Festa giubilare si colloca come forma privilegiata di
fiducia nella “Divina Provvidenza”.
DEL DONATORE
Pieve di Rosa, domenica 19 giugno, si svolgerà la “Giornata del donatore”,
promossa dalla locale sezione A.F.D.S. presieduta da Illario Danussi. Con
l’occasione verrà dato lustro alla chiesa matrice, oggetto di recenti e
importanti lavori di ristrutturazione. Il programma prevede alle ore 10.00 il
ritrovo dei donatori e, alle 10.30, la S. Messa solennizzata dal Coro S.
Francesco, diretto da Eliana Gallai. Dopo i discorsi di rito, alle 12.00,
pranzo comunitario per tutti i presenti. A seguire la dimostrazione
pratica, con l’ausilio dei propri mezzi,
a cura dei Vigili del fuoco, Polizia e Carabinieri. Inoltre sarà aperto alle
visite gratuite il museo militare di Giuseppe Zamparini.
YOGA DELLA RISATA
tu ridi tu cambi e quando tu cambi tutto il mondo cambia intorno a te” è lo slogan dello yoga della risata,
ideata nel 1995 dal dr. Madan Kataria in India e ora diffuso in tutto il mondo.
Il 25 e 26 giugno, sabato e domenica, dalle ore 9.00 alle 18.30, si terrà a
Bertiolo il corso tenuto da Rosa Fiume, leader e teacher di yoga della risata.
Il corso è rivolto a chiunque voglia portare più benessere, felicità e salute
nella propria vita personale e professionale. La risata diventa un nuovo
strumento che arricchisce la capacità di prendersi cura di se stessi e degli
altri dando spazio a nuove opportunità. Al corso si apprenderà come utilizzare
lo yoga della risata per ridurre lo stress, aumentare la gioia, contribuendo
così alla pace nella realtà più vicina e nel mondo. Nell’ultimo ventennio
questa tecnica si è sviluppata avvalendosi di studi scientifici medici,
economici e filosofici. Si applica nelle scuole, ospedali, palestre, aziende,
centri benessere, case di riposo, centri per disabili e malati di Alzheimer,
carceri e varie comunità. Per info e adesioni: cell 3498366737 – e-mail
fiume.rosa@libero.it
Baruzzini, Presidente UTE, i
coordinatori delle sedi di Bertiolo,
Codroipo, Lestizza, Rivignano con i sindaci di Bertiolo, Lestizza e l’Assessore
Tomada di Codroipo.