Isola di ALONISSOS – GRECIA dal 4 all’11 settembre 2015
Il mio primo viaggio in settembre. In Grecia. Io e Nevio. al Villaggio MARPUNTA della SETTEMARI.
ALONISSOS o Isola diversa. L’abbiamo scelta perché è diversa, appunto. Intanto è una riserva naturale e marina. Nel suo mare dimora la Foca monaca con i suoi piccoli e pure i delfini. Fa parte dell’ arcipelago delle Sporadi. Ha una superficie di 65 km² e poco più di 1600 abitanti.
4 settembre: Siamo partiti da Verona alle 14.25 ( aereo Meridiana, con un’ora e 30 di ritardo, annunciato dal comandante Giuseppe Bartoletti) e atterrati sul minuscolo aeroporto di Skiathos.
Poi il tramonto con matite scarlatte a disegnare feraglioni e azzurri desideri. Improvviso, un brufolo sull’acqua. dai riflessi dorati. Un biscione bianco, come Assisi. Alonnisos. Era quasi sera quando siamo sbarcati. L’impatto gradevole. Bandiere bianche svolazzanti a terra e figure rosse cantavano il benvenuto a suon di musica. E poi l’ingresso sull’isola. 1.42 minuti di tranquillo volo. Poi…alle 17.00, traghetto fino ad Alonnisos. 1.40 di percorrenza. Solo voci italiane (certo…il villaggio è di Settemari). Andando su quel mare perfetto pensavo all’immensità della Vita. Guardavo isole carsiche deserte, con piante guerriere per un posto al sole. Il mare cristallino. Calmo. Strada sterrata. Reception bianca, drink di benvenuto. Poi…la strada in ripida salita per le camere ovvero ex casette di pescatori abbellite. Che fatica. Ogni volta così? Sì.
Camera 207. Fronte mare. Valigia, e poi a cena. Grande buffet, aria a pale sul soffitto. Nanna. Comodissimo il letto.Animatori bravissimi.VIDEO
5 settembre: La sorpresa del mattino sul terrazzo: api e tanti insetti. “Fanno solo il solletichino” mi dice Nevio. Ora capisco perché ci sono le zanzariere.
Oltre l’erba e i gerani un po’ golosi d’acqua vedo il mare in un panorama da cartolina. Si svegliano tutti ed escono sulle terrazze fronte mare. Una signora esce sul terrazzo, si siede e fa la manicure. Cik cik delle forbicine. Vivo l’esperienza sconosciuta delle villette a schiera senza barriere.
La signora litiga con gli insetti e fa volare le mani senza una rotta precisa.
Ronzii, api solleticanti saranno da sopportare tutta la settimana? Sì sì. Ora la signora fa le parole crociate. Scrivo. sul foglio si appoggiano mosche, sul dito, sulle gambe. ok. Entro.
Meglio andare a fare colazione…
Colazione. Spiaggia. Di sassi grossi. Sdraio blu. Ombrelloni bianchi. Scegliamo la spiaggia tranquilla, senza animazione.
Davanti? Mare limpidissimo, brufoli di terra. Poche persone. Il silenzio è rotto solo dalle onde leggere. Api ronzano.
Nevio mi fa notare gli strati dell’isola rocciosa. Una fascia rossa di ferro, la striscia bianca calcarea di gesso. “Epoca di Atlantide? dice.
Giornata di mare e sole.
Fino al tramonto spettacolare. PALLA DI FUOCO INDUGIA. SALUTA IL CIELO CHE BACIA IL MARE E SI BEA DI TANTA BELLEZZA.
API VOLTEGGIANO.
CANTANO LA GIOIA D’ESSERE VIVE.
LUNGA STRISCIA DIVIDE LA TAVOLA AZZURRA.
FORSE CERCA LA RISPOSTA AL SUO ESISTERE.
E’ L’ORA PERFETTA PER FARLO. DA SEMPRE. PER SEMPRE.
La sera Francesco Mezzatesta e Franca (presidente del Parco naturalista dell’Isola d’Elba) spiegano le meraviglie naturali di Alonissos. Come la Foca Monaca.
6 settembre: Spiaggia con animazione. Giornata volata. Pisolino pomeridiano sulle poltrone imbottire, con venticello. Perfetto. Partecipo al gioco “Luna park” e totalizzo 63 punti. Non male dai. Poi ad aspettare il tramonto. Da prendere con le mani e con le pupille.
LA SINTESI DEL VIVERE E’ QUI.
7 settembre: Spiaggia senza animazione. Risacca del mare e nessuno in giro. Solo noi. Lo sdraio nell’acqua.
Delfini ci salutano.
Lascio pensieri sul quaderno rosso. E metto ad asciugare pensieri freschi di giornata.
SANNO DI SOLE, MARE E CIELO INCATENATI E DI VITA CONCESSA A PIENE MANI DA QUALCUNO DI MAGICO.
QUALCUNO CHE MI GUARDA CON AFFETTO E MI SCEGLIE COME TESTIMONE DI UNA BELLISSIMA VITA.
Parla solo il mare.
Risacca, risucchio, onda che va e viene, in un moto continuo e uguale. Vero, canto o preghiera? Acqua di milioni di anni, senza orologio né generale in divisa. Il mare è così, uguale e umorale, salato e popolato ovunque. Sotto. sopra. MA CHI L’HA INVENTATO IL MARE?
Arriva il sole sul mio lettino.
VENTICELLO ARROTONDA IL BEN STARE.
PARLA SOLO IL MARE.
LA SUA VOCE S’INFRANGE CON FINTI TUOI
E VIOLINI SUI SASSI.
SGRIDA, IRROMPE.
SINUOSO SI RITIRA, CHIEDENDO SCUSA.
RISUCCHIA PENSIERI
FINOA SVUOTARE IL CERVELLO
CHE, RASSEGNATO, RICONOSCENTE, RIPOSA.
Pioviggina. Decidiamo di andare a Patitiri con la navetta.
Un aperitivo verde locale è gradito Serata divertente con gli animatori. VIDEO
8 settembre: Giornata con il QUOD. Verde. Noleggiato per tutto il giorno. 35 euro ciascuno + assicurazione. Nevio bravissimo a guidarlo su strade difficili, strette, in salita e discesa. Strani incontri. Nel paese di PATITIRI…aiutooo. Ho paura ma mi fido di lui. Pioviggina. siamo senza benzina. Ma tutto si aggiusta. Trovato il distributore. Andiamo ad Alonnisos vecchia – Old Village – bellissima, con case bianche e negozietti in viola. Ci fermiamo in un caffè-Libri, dove conosciamo Cristina, giovane e bionda lituana che parla benissimo l’italiano imparato a Firenze. Ci fa il the e caffè greco. Ci vende un libro in italiano di racconti su Alonissos. Mangiamo in un ristorante vista vallata e mare. Io la MuSSAKA e Nevio l’agnello. 30 euro.Passeggiata. Saliamo in villaggio e in camera in quod. Gabbando la salita. Breve riposo e poi di nuovo in quod per la cena. Nevio vuole cenare ad Alonissos ma aprono i ristoranti alle 20.30. Sono solo le 19.30.
Di nuovo a Patitiri e cena fronte mare-porto. Spiedino di tonno. Birra Tix. 38 euro.
9 settembre: Escursione in caicco fino all’isola di Skopelos. Mare mosso in 2 ore di viaggio. Ma bellissima l’isola. Caffè e succo di limone su, in altissimo. Alle 12.30 ripartenza del caicco con mare più mosso. Bagno (Nevio è il primo a tuffarsi). Pranzo a buffet. Api ronzano, golose. Qualcuno vomita. Io no. Che fortuna. Ascolto lamentele e storie. Tante.
10 settembre: Ultimo giorno. Di mattina guardo il mare dalla finestra. E’ grigio, pieno di nubi. Su sei giorni, tre di nuvole con pioggerella. Dai, forse viene il sole. Nella camera accanto discutono. Porte sbattono. Il sole arriva. Stiamo in spiaggia fino alle 19.30. Siamo gli ultimi.
Andiamo sull’eliporto a salutare il sole che va a nanna. Nevio dice “Questa immagine me la porterò dentro per tanto tempo”. Musica New Age accompagna l’attesa con una sottile nostalgia per questo luogo. Così fuori dal mondo, dove le api accarezzano il cibo dell’uomo he le manda via. Anch’io.
UNA GENTILE EMOZIONE
E GRATITUDINE
PER QUESTO TEMPO
NEL SILENZIO DEL SENTIRE,
DELLO STUPORE,
DAVANTI ALLA GRANDE STELLA MI INCHINO
MENTRE PENSO CHE OGNI TRAMONTO
E’ UN PASSO IN PIU’ VERSO L’ADDIO
ALLA LUCE
CHE AFFONDA NEL BLUGRIGIO
DI UN MARE TINTO DI ETERNO.
PERSINO L’ACQUA SEMBRA FERMARSI
A RIMBOCCARE LE COPERTE ALLA STELLA
CHE SI ATTARDA
A GUARDARMI E DIRMI – FORSE – CHE MI AMA.
PALLA DI LUCE…PRENDI LA MIA INGENUA SENSIBILITA’
E FANNE LENZUOLO DI PACE.
PER IL MONDO.
PER L’UNIVERSO.
PER DIO. SE STA GUARDANDO.
11 settembre: Ore 5.00: sveglia. Ore 6.00 partenza in traghetto per Skiathos. Vediamo il piccolo aeroporto. Sembra quasi incredibile.
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