x IL PONTE GIUGNO 2014
a 0: SULLE STRADE DELLE FIABE… di Michele Polo e Serena Di Blasio
si legge di dritto, di rovescio e di
sbieco. Il chiarore inusuale della copertina fa subito aguzzare la vista.
Tre briganti minimalisti con fucile in spalla, un asinello dall’occhio strabico
e un cannoniere in marcia ferma chiedono di essere almeno considerati. Già.
Anche loro, cioè solo loro come immagini, stanno in copertina di un libro
strano davvero ma dall’anima antica. “
11 a 0” Undici a zero. Un libro di 11 storie che camminano sulla strada delle
fiabe segnata da Calvino e poi raccontate dai bambini per i bambini. Dalle
scuole friulane fino ad ogni lettore, al di là di ogni confine anagrafico. Scritto nella lingua regina delle lingue musicali, il
friulano, e fiorito dalle mani curiose
di due attori che molto ne sanno di
palcoscenici, trame, narrazioni,
posture e mimiche: Michele Polo, codroipese doc, nato a
Goricizza, e Serena Di Blasio, attrice udinese, nata nella culla culturale
della Nico Pepe. Un duo perfetto, ricco di
quella speciale semplicità disarmante e confortevole che fa star bene e
si fa annusare come un fiore appena colto o
l’erba appena tagliata.
Entrambi solcano palchi e recitano guardando il pubblico, adulto e
bambino, e pensano che “meno male che c’è. Meno male che qualcuno si è alzato
dalla poltrona, si è infilato le scarpe ed è arrivato fin qui”. Che ci sappiano fare con il pubblico e con i bambini appare chiaro alla
prima, sapiente, pausa dopo parole in fila su cambi repentini di posture e
timbri. Così loro narrano storie a chi non vede l’ora di sentirle,
vederle, gustarle. Incantano ed
incollano gli sguardi su bocche a uovo. Mettono
il turbo al tempo in cui
recitano, mettendo il freno alla fretta con la leggerezza della
comicità, sempre in equilibrio tra ironia
e tenerezza.
audio-albo illustrato in lingua friulana, nato dal progetto “Sulle strade delle fiabe –
Crescere Leggendo- 1° edizione” realizzato dalla Coop. Damatrà con il
contributo dell’Arlef. Punto di partenza
133 fiabe raccolte dai bambini durante
le numerose attività nelle scuole e nelle biblioteche della regione. Passaggio
attraverso la poesia delle illustrazioni di Emanuele Bertossi, la riscrittura
di Michele Polo e Serena Di Blasio di quelle che più li hanno sorpresi e
divertiti, le musiche originali di
Francesco Bertolini e la voce dell’attore
Massimo Somaglino. 11, fortunati,
racconti sono entrati nel libro, raccolti
dalla memoria transitando dalle orecchie.
«Partendo dal racconto dell’infanzia di Italo Calvino – spiega Mara
Fabro, per Damatrà – sono stati ricercati i motivi biografici che lo hanno
spinto ad appassionarsi al lavoro del “raccoglitore di storie”: il lavoro
scientifico e meticoloso della madre, ad esempio, che catalogava e studiava i fiori,
il padre e i suoi dirompenti ideali, l’amoroso rapporto con le prime letture
libere. Abbiamo portato l’attenzione dei bambini sui narratori, su coloro che
hanno traghettato la parola orale fino a noi, consegnandola poi alla memoria
della carta stampata. Quando le fiabe erano solo dette, chi e dove le raccontava? E oggi chi e cosa
racconta? Si è quindi affidato proprio ai piccoli il ruolo di raccoglitori
delle narrazioni odierne, per condividere con gli adulti un tempo prezioso
nello spazio immateriale di una storia».
sera e di Tempo sereno. Un Tempo che, il 3 maggio, ha trovato casa al teatro Benois ma si è
sparpagliato come un fringuello a cercare ugole consenzienti alla sua voglia di
cantare e di essere cantato. E ne ha trovate di tutte le fogge. Umane prima di tutto. Dalle disincantate
ugole bambine, anche piccole piccole, a partire dai tre anni di Tempo
vissuto. Ma ha scovato melodie anche nelle ugole adulte, cioè quelle coltivate da un Tempo più lungo, come nel Coro 5 e nel
magistrale Super Coro. E ne ha trovate
perfino di legno nell’orchestra d’archetti e nel naso rosso da clown degli allievi di Teatrando, anche
presentatori impeccabili. Il Tempo ha
sbattuto le sue ali portando nutrienti melodie dal palcoscenico fino all’ultima
poltrona del teatro, gonfio fino a scoppiare. Di gente e di gioia. Con il
rammarico di aver dovuto chiudere le
porte a tantissime orecchie affamate di armonia.
di quelli che entrano a far parte di un
patrimonio personale che non si può comprare ma solo Vivere.
sorprendente mix di parole che cantavano
Lui, in un ventaglio colorato di lingue,
dal friulano all’inglese, bulgaro, argentino e turco. Il Tempo delle stagioni ha rincorso i
tuoni, i lampi e le notti buie, e poi si è riposato
sull’ovale dell’arcobaleno. Il Tempo del
vento ha mosso i pini sotto la “Pioggia
che va” quando “Scende la pioggia” per poi sparire e nascondersi “Sotto questo sole”. Il Tempo della musica ha ballato il valzer, il tango e la samba, in braccio a
violini e dintorni. Il Tempo
dell’orologio, quello che vive di infiniti
“Tic Tac” senza sosta né vacanza ha fatto amicizia con il Tempo del
respiro, della luna, del battito di mani
e di piedi “crock, shock, brock, clock”.
Il Tempo di tutti i cori insieme, all’unisono, sul filo di un’ emozione
unica, ha chiuso il concerto con “Tieni
il Tempo” degli 883, dal sapore di adrenalina buona che solo il cantare fa
nascere ed esplodere senza paura di giudizio e di rifiuto.
appartenere a tutti.
l’opportunità pulsante della scuola di
Musica “Città di Codroipo”, in via 4 Novembre,
sempre aperta a chiunque voglia conoscerla, bandendo limiti anagrafici e di presunte
“stonature”.
l’attività con la speranza di accogliere nuovi coristi adulti. Info:
www.scuolamusicacodroipo.it Tel:
0432 901062
festeggia i suoi 35 anni di generosa attività e presenza costante sul
territorio. Per sottolineare il prestigioso traguardo il consiglio direttivo ha
organizzato una festa che prevede alle ore 9.40 il ritrovo dei donatori e delle
delegazioni in Via Chiesa. Alle 10.10 la partenza del corteo, accompagnato
dalla Banda Musicale di Bertiolo, verso la parrocchiale dove si svolgerà la S.
Messa, con il “Coro S. Francesco”, diretto da Eliana Gallai. Dopo i discorsi e
i saluti di rito sarà inaugurato il Monumento al Donatore di Sangue, cui
seguirà, alle 12.15, il pranzo per tutti
nel Centro Parrocchiale.
CIMOLINO
Sala Teatro “P. Clabassi” , al grande
Concerto lirico e strumentale per ricordare l’insigne figura di Suor Amelia
Cimolino, la “Madre Teresa dell’ovest”,
nata a Carpacco nel 1912 e scomparsa nel 2006.
del Circolo Musicale Clabassi, presieduto dalla signora Gianna Cuberli
Clabassi, , il concerto ha dato luce e risalto alla suora missionaria, quale
omaggio agli 80 anni di inizio della sua missione che la condusse in
India, dove nel 1974 diede vita al Villaggio dell’Amore, a Ollavina Halli. Qui
lei accolse ed accudì i lebbrosi e gli
abbandonati, in particolare le bambine destinate alla morte o a matrimoni
infantili.
Amelia Cimolino, che dai suoi lebbrosi veniva chiamata “Nai Cao” o “Mamma
bianca”. Una vita ricca di incontri umani, di avventure e storie inaspettate e
sorprendenti, di esperienze di tutti i generi a contatto con i poverissimi e i
diseredati di Birmania e India. Una vita
non facile, ma sempre serenamente
vissuta con il solo desiderio di fare del bene, nel dono totale di sé.
lustro al concerto hanno contribuito il Gruppo Corale di Mels di Colloredo di
M. Albano, diretto dal Maestro Liliana Moro, l’Ensamble di otto arpe della
Scuola di Musica “Città di Codroipo” diretto dal Maestro Serena Vizzutti, il soprano Elisabetta Jarc,
il mezzosoprano Ambra Gerussi ed il tenore Salvatore Moretti. Interpretazioni
di rilievo del Gruppo Corale hanno dato voce a Verdi, spaziando dalla Traviata,
il melodramma verdiano più rappresentato
al mondo, alla Forza del destino, con il celebre Rataplan, ai Lombardi alla 1° Crociata con il canto – preghiera “Oh Signor che dal tetto natio” a
Falstaff, l’ultima opera di Verdi che
egli compose a 88 anni. Gran finale con
il “Va pensiero sull’ali dorate”, tratto dal Nabucco. Molto
apprezzate le melodie popolari irlandesi ed inglesi del Gruppo di otto arpe che
hanno toccato l’apice con “Amazon Grey”,
con voce di Liliana Moro.
di Sedegliano Dino Giacomuzzi con
l’Assessora Elena Zanussi, il sindaco di Dignano, Giambattista Turridano e di
Colloredo di Monte Albano Ennio Benedetti, Piero Pittaro e suor Rita,
dell’ordine che fu di Suor Amelia, Maria Bambina di Fagagna. Il concerto è stato
promosso in sinergia con il Comune di Sedegliano, Provincia, Regione, Pic, Club
Unesco, associazione Polse Ollavina Halli, presieduta da Antonietta Cimolino,
nipote di suor Amelia.
6°
edizione “DAL COSMO ALLA PAROLA”, Poesie
sotto le stelle, in Osservatorio CAST
poesia, musica e osservazione delle stelle ideato e coordinato della poetessa
codroipese Marta Roldan e giunto alla 6° edizione. Troverà vita la sera del 5 luglio, alle ore 21.00, all’Osservatorio Astronomico in Via Cadorna a
Talmassons, all’aperto e a libero ingresso.
14 poeti friulani e veneti
presenteranno le proprie opere poetiche ispirate al Cosmo: Antonella Barina di
Venezia, Piergiorgio Beraldo di Mestre, Luigina Lorenzini e Fernando Gerometta
di Vito D’Asio, Alessandra Pecman Bertok di Trieste, Giorgia
Pollastri di Mestre, Viviana Mattiussi di Pozzecco, Marta Roldan, Patrizia Pizzolongo, Irene Urli e
Federico Burzo di Codroipo, Franco Falzari di Camino al Tagliamento, Elisa
Mattiussi e Giorgio Valentinuzzi di Udine.
Il saluto del Presidente del
Cast, Lucio Furlanetto, una breve conferenza astronomica a cura di Fabio
Mariuzza e le osservazioni con i telescopi sapranno conferire ulteriore lustro
all’evento che, in caso di pioggia, sarà
annullato. La mosaicista Marina Mariuzza
creerà un omaggio in tema con la serata
ai protagonisti della serata. Info: fama@friulinelweb.it