Le stelle cadenti – ovviamente – non sono stelle: si tratta dei detriti lasciati dal passaggio di una cometa, cioè uno sciame meteorico. Questo gruppo di detriti viene chiamato Perseidi e attraversa l’orbita terrestre durante il periodo estivo, portando nelle ore di maggiore attività a circa cento scie luminose osservabili ogni ora a occhio nudo dalla Terra.
La cometa che ha dato origine allo sciame delle Perseidi si chiama Swift-Tuttlee e venne scoperta nel 1862 in due osservazioni distinte da Lewis Swift e da Horace Parnell Tuttle. Le scie luminose sono create dai detriti rilasciati dalla cometa nel corso delle sue orbite precedenti. Questi detriti sbattono contro l’atmosfera a una velocità di 59 chilometri al secondo e si incendiano creando delle “palle di fuoco” che è possibile vedere dalla Terra. Il fenomeno è stato osservato per millenni e tra le prime notazioni su quanto accadeva nel cielo in questo periodo dell’anno ci sono quelle di astronomi cinesi, risalenti al 36 dopo Cristo.
Quest’anno il momento migliore per osservare le Perseidi sarà poco prima dell’alba. Il picco sarà raggiunto domani, quando sarà notte sull’Asia. Ma anche in Europa lo spettacolo sarà notevole. Chi si troverà nei luoghi adatti potrà vedere fino a 150 stelle l’ora. Il posto ideale è lontano dalle grandi città, che sono fonti di inquinamento luminoso. L’ideale sarebbe trovarsi in montagna, dove l’aria è meno inquinata e più limpida.
Un fenomeno simile a quello delle Perseidi accade ogni dicembre quando la terra incontra un altro sciame meteorico, le Geminidi. Il fenomeno avviene tra il 3 e il 19 dicembre e ha il suo picco il 13. A volte le Geminidi offrono uno spettacolo ancora più impressionante delle Perseidi, ma probabilmente quest’anno non sarà così. Durante il picco delle Geminidi la luna sarà alta e molto luminosa disturbando l’osservazione. Questa notte invece, durante il picco delle Perseidi, la luna sarà poco luminosa e tramonterà presto, permettendo di vedere anche la più piccola stella cadente.
Le scie luminose vengono anche chiamate “lacrime di San Lorenzo” perché un tempo il momento di massima attività si verificava il 10 di agosto, in corrispondenza del giorno in cui si commemora il santo cristiano. Secondo la tradizione, le stelle cadenti ricordavano anche i tizzoni ardenti su cui San Lorenzo era stato martirizzato.
La notte di San Lorenzo è ormai passata, ma questi rimangono i giorni migliori per tenere lo sguardo all’insù, osservare qualche stella cadente ed esprimere naturalmente un desiderio. Come ogni anno, lo sciame meteorico delle Perseidi sta attraversando l’orbita terrestre durante il periodo estivo, portando nelle ore di maggiore attività a circa cento scie luminose osservabili ogni ora a occhio nudo dalla Terra.
Il fenomeno avviene quando la Terra, nel suo moto intorno al Sole, attraversa l’orbita di una cometa che ha lasciato dietro di sé una scia di detriti. Questi entrano in contatto con l’atmosfera, solitamente a una velocità di diverse decine di chilometri al secondo, e a causa del forte attrito con gli strati atmosferici vengono bruciati illuminandosi, originando così le scie luminose che siamo soliti chiamare stelle cadenti.
Giovanni Pascoli nella poesia “X Agosto” parla di lacrime celesti:
«San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla… »
Per osservare al meglio le Perseidi è sufficiente guardare il cielo di notte (meglio se nell’emisfero boreale), possibilmente lontano dai grandi centri urbani dove l’inquinamento luminoso tende a renderle meno visibili. Il posto migliore per osservarle è solitamente in montagna, dove l’aria è meno inquinata ed è più probabile vedere il cielo limpido. La Luna piena di questo periodo potrebbe complicare le osservazioni in alcune ore della notte.
La NASA ha voluto semplificare le cose e ha puntato una telecamera sul cielo sopra il Marshall Space Flight Center di Huntsville, in Alaska. La telecamera si attiva automaticamente quando lì fa notte: i punti bianchi sono le stelle più luminose visibili in questo periodo e le scie che attraversano l’inquadratura sono le Perseidi. L’audio offre il rumore del loro passaggio, ovvero le interferenze che causano i detriti che impattano nell’atmosfera sulle onde radio captate dall’antenna del centro della NASA.
12 agosto 2013: TAGLIAMENTO a Belgrado (Varmo – Udine)
La luna è un puntino
ma le stelle sono in passerella per un pubblico d’eccezione…
pronto per lo spuntino con pan di …stelle
a guardar le stelle cadenti
che sciaaaaaaaaaa
e qualcuno ride invece di guardare su
Intanto la Luna si mostra in tutta la sua eleganza
fa freddo che c’è il fuoco? Ma nooo, è solo per divertirci.
parola di Sebastian e di papà Andrea!