VOLTERRA (PI) e CERTALDO (FI), il borgo di BOCCACCIO: due gioielli toscani
Volterra (Pisa) e la sua mappa. L’ultima città etrusca a essere assorbita dai romani e dai latini
Battistero
Terme romane del 1° sec. a.C.
Laboratorio dell’alabastro “Rossi Alabastri” in Via del Mandorlo (www.rossialabastri.com)
Assistiamo alla partenza del rally automobilistico. Ci piace l’auto n° 52
Palazzo Viti ( ingresso 5 euro): merita di essere visto. E’ una delle residenze private più belle d’Italia. Le sue 12 sale sono arredate con mobili ed oggetti artistici di notevole pregio, rappresentanti l’arte italiana, europea e orientale dal 1400 al 1900. Il regista Luchino Visconti ambientò qui alcuni suoi film. Visitare queste sale è come rivivere la fiabesca atmosfera dei tempi passati. Il palazzo è ancora abitato dai discendenti della famiglia Viti.
Mostra di fotografie “le Donne del Mediterraneo”
Camera di Vittorio Emanuele che nel 1861 dormì qui, dopo aver incontrato Giuseppe Garibaldi
Volterra e i suoi sbandieratori: sferzata di energia al ritmo dei tamburi
Verso Colle Valdelsa: distese di colline verdi di varie sfumature, mischiate con armonia
CERTALDO Alto (FI) il borgo di BOCCACCIO: Gioiello del medioevo nel cuore verde della Toscana.
Si sale con la funicolare (1 euro) . Nel morbido paesaggio della Valdelsa, percorso da vigneti e olivi e filari di cipressi, Certaldo rappresenta una delle mete più suggestive. Esempio raro di borgo medievale ancora intatto, sulla sommità di un colle. Luogo di memoria etrusca, come i fiancheggianti Poggio delle fate e Poggio del Boccaccio. Certaldo dista 40 Km da Siena e da Firenze e si affaccia su un territorio ricco di itinerari naturalistici e storici. Punto ideale per la visita alle maggiori città d’arte toscane.
Ristorante al castello con veduta panoramica
Museo della casa di Boccaccio ( 3 euro il biglietto per la casa e il palazzo Pretorio). E’ la ricostruzione fedele dell’originale che, durante la seconda guerra mondiale, fu colpita da una bomba che la distrusse quasi completamente.
Giovanni Boccaccio, nato nel 1313 a Certaldo, è considerato il padre della prosa volgare italiana e, insieme a Petrarca e a Dante, il più importante scrittore del XIV secolo sia in Italia che in Europa.
La sua opera capitale è il Decameron, terminato nel 1351. E’ in questi anni che stringe amicizia con il “glorioso maestro”, Petrarca, e si dedica allo studio dell’opera dantesca. Viene a mancare nel dicembre 1375.
C’è da dire che Boccaccio impone nel Decameron una poetica realistica che comporta, precisione di dettagli, descrizioni circostanziate, riferimenti “storici” a luoghi o persone reali. C’è assenza di questioni religiose, morali e politiche, e si individua nel naturalismo e nella rappresentazione realistica del mondo dei sensi il suo motivo ispiratore.
L’amore, uno dei temi principali del Decameron, è visto come un istinto irrefrenabile, come legge naturale.
Dalla torretta della casa di Boccaccio, dopo 92 scalini
Panorama dall’alto
Chiesa SS. Jacopo e Filippo: custodisce la Tomba di Boccaccio e l’urna della Beata Giulia da Certaldo ( 1319-1367) che si fece rinchiudere viva tra le mura dove visse per 30 anni. Si narra che a chiunque la salutasse e le mettesse da mangiare attraverso un minuscolo buco lei donava fiori sempre freschi.
Palazzo Pretorio o vicariale con il museo archeologico
Ambra e Nevio
Reperti etruschi ed ellenici
Laboratorio di ceramica artigianale e Ambra testimonial
Museo delle armi e degli arcieri
Cantine romane
Porta al Sole a Certaldo…con un arrivederci a Boccaccio