AGROPONTINO con il museo della Piana delle Orme E LA RIVIERA DI ULISSE
L’Agropontino per Te forse è soltanto un nome collegato all’opera di bonifica e…”basta”. Ma è da quel “basta” che affiora prepotente un territorio vergine che aspetta di essere letto come un romanzo scritto da uomini semplici che qui emigrarono e diedero tutto, perfino la vita. I loro cognomi, veneti e friulani, sono scolpiti su altrettanti mattoncini a Latina, la cui bellezza cittadina si nutre della loro storia e da lei risorge, sul filo della genialità umana. E rivive nell’incredibile Museo della Piana delle Orme, in groppa alla vita del 900 e ti lascia a bocca spalancata, al di là di ogni immaginazione. Un libro tridimensionale di 14 padiglioni dove entri e vivi gli eventi con tutti i sensi. Vedendo, ascoltando, annusando, tremando e sorridendo. Dalle povere capanne in scala reale, dimore degli angeli della bonifica, agli enormi trattori tedeschi ai tram olandesi. Dalla battaglia di El Alamein, Tripoli e Montecassino allo sbarco in Sicilia, Normandia e Anzio, alle guerre mondiali vissute dalla gente con tanto di simulazione dei bombardamenti e la voce di Mussolini alla radio che dichiara la guerra. Quel 21 giugno 1940! Un tuffo al cuore e ti senti figlio di gente sfollata o Sofia Loren nel film “La Ciociara”. Davanti al carro armato “Oscar” sei Benigni in “La vita è bella” e Ralph Fiennes nel “Paziente Inglese”. E hai il palmo della mano spalancato ad accogliere tasselli di emozioni e di ferri su ruote che han schizzato troppo sangue, dai deserti alle trincee. Ma hai ancora occhi per ammirare gli aerei Curtiss P40, lo Skipper, la Fortezza Volante, l’elicottero Nardi Breda, la locomotiva Tender. Pezzi unici al mondo. E i giocattoli scomparsi, le collezioni di bambole e di soldatini di piombo che hanno accompagnato i primi passi di tanti nonni, come i tuoi. Che ora ti chiedono di venire a conoscerla questa terra, a solcarne la pelle con curiosità e stupore. La terra imperiale dei latini, dei volsci, di Omero, di Ulisse e dell’amata Maga Circe ti attende per narrarti mille leggende e mostrarti i suoi borghi marinari e medievali, le riviere dalle acque limpide, giardini e parchi nazionali tra i più belli al mondo. Per condurti a Terracina, ancor più antica di Roma, dal clima stupendo come il suo mare. Prosegue a San Felice Circeo con l’acropoli e i resti delle ville romane, a Sabaudia, la città razionalista dove la natura si è divertita a lasciare i suoi segni più belli. E ancora a Sperlonga dove troneggia la Villa di Tiberio, alla medievale Sermoneta fino a Gaeta di cui hanno scritto anche Dante e Virgilio. Fin troppo avvenente la sua bellezza, in concorrenza leale con la magica Oasi di Ninfa, salotto letterario di grandi poeti, con il giardino più romantico al mondo. Uno dei tanti angoli di Paradiso che la Riviera di Ulisse attende pazientemente di porre ai tuoi piedi!