9 dicembre 2010: incontro con Paolo Maurensig da Ferrin
Ho rivisto molto volentieri Paolo Maurensig, scrittore friulano di chiara fama, dai mie amici Ferrin di Bugnins di Camino al Tagliamento, organizzatori in sinergia con l’Associazione “Il Cjavedal” e la sua presidente, Annalisa Guerra. Maurensig ha presentato il suo libro, fresco di stampa “L’oro degli immortali”. Le 408 pagine che compongono il corposo romanzo, sono il risultato del suo nuovo modo di fare narrativa. Maurensig, infatti, diventa scrittore di un thriller mozzafiato, con una trama avvincente, dinamica e trascinante in cui il mistero, l’esoterismo, la storia reale e l’azione soppiantano le atmosfere rarefatte dei suoi romanzi precedenti. Così Paolo Maurensig ha parlato della sua ultima creatura letteraria: L'”oro degli immortali”.
“Questo libro a me piace da un lato e non mi piace dall’altro. Quando scrivo traggo un certo piacere dalla scrittura ma non sempre lo stesso piacere è condiviso con i lettori che sono strani e molteplici. Mi diverto molto nel leggere i loro commenti sul web. C’è uno strano rapporto tra il libro dalla parte dell’autore e quello dalla parte del lettore… Questo libro tratta argomenti che esulano dalla letteratura italiana del momento. Parlare di alchimia sembra demodé, parlare di nazismo significa rimescolare il solito pentolone! Questo libro è uno di quei romanzi che avrei voluto scrivere a vent’anni ma organizzarlo sarebbe stato talmente difficile e complesso che ho accantonato l’idea fino a riprenderla soltanto un anno fa. Gli argomenti si riferiscono a mie letture degli anni 60 del “Mattino dei maghi”, saggio di cinquant’anni fa che parla di misteri legati all’antichità, di mutazioni della razza umana, degli alieni. E non tutto è stato detto sulle origini del nazismo, per esempio del fatto che abbia forte connotazione nel mondo magico, mistico, esoterico. Nel libro dedico un capitolo alle radici magico-esoterche del nazismo. Hitler è sfuggito a ben 32 attentati. Egli si considerava un medium dato che era nato in un paese sul confine con la Baviera che aveva il maggior numero di veggenti. Si considerava figlio di Dio ovvero Cristo. Queste cose non si studiano a scuola! Nel libro parlo di alchimia, una sorta di parascienza da cui è nata la chimica moderna, che riesce a trasformare il piombo in oro da cui ottenere l’elisir di lunga vita che prolunga di molto l’esistenza umana, evitando tante malattie. Artur Powel sosteneva che nel mondo sono esistiti migliaia di trattati alchemici, tutti spariti in quanto squadre di nazisti li hanno eliminati o usati a proprio beneficio. Non solo i nazisti ma anche gli alleati. I nazisti ricercavano l’energia atomica attraverso l’alchimia, la scienza che scopre il segreto della materia e della sua energia. Berger, fisico nucleare, subito dopo la fine della 2° guerra mondiale, scoprì che erano in possesso di una provetta che conteneva uranio. Inoltre, i nazisti spesero molto per cercare il Sacro Graal, nei luoghi mitici dove ritenevano vivessero ancora gli dei. In quetso libro non parlo di ebrei ma soltanto di Asvero, l’ebreo errante che attacca Cristo sul Golgota accusandolo di non aver mantenuto la promessa di immortalità, cedendo alla morte. Cristo lo condanna all’immortalità dicendogli “Tu vivrai in eterno”. Perchè Asvero viene condannato all’immortalità? Pentito, Asvero si rivolge, di notte, a Cristo sulla croce e vuole liberarlo ma, a mani nude, non riesce. “Toglimi la punta della lancia di Longino” gli chiede Cristo, dato che la punta gli ha spezzato le costole. Asvero si accorge che la lancia si è trasformata in oro… La lancia di Longino era una mania di Hitler ed egli ne comprò tante nella speranza di possederne l’originale, proteggendole poi in una cupola di cemento, a prova di bomba.
“Ma non vi voglio svelare nulla del libro” ha continuato Maurensig! “Ciò che ho detto corrisponde al 5% del libro le cui 400 pagine si leggono tutte d’un fiato”.
Alcune domande poste dal pubblico a Maurensig:
– ” Perchè il libro inizia a Basilea?” – “Basilea nasce da un mio vezzo. I miei romanzi iniziano da una città dove ho presentato miei libri. “L’uomo scarlatto” nasce a Buenos Aires, dove vissi una disavventura ed incontrai una persona metà giapponese e metà argentino che mi parlò di una montagna incantata. “L’oro degli immortali” iniza a Basilea perchè è città misteriosa e nelle vicinanze ho presentato un mio libro a casa di Hermann Hesse, il mio scrittore preferito. A Basilea c’è il famoso quadro “L’isola dei morti” che tanto aveva affascinato Hitler”.
– ” Questi argomenti l’hanno sempre affascinata? – ” Sì, ma non mi ero mai deciso ad affrontarli. Dovevo farlo scrivendo un libro fuori dal mio schema, un libro a sè stante che lascia aperto uno spiraglio”
– “Cos’è una porta alchemica?” – ” E’ la cornice di una porta d’entrata di una casa dove ci sono vari simboli, quasi un testo alchemico. La leggenda dice che tutti gli anni il 25 dicembre, nei pressi di quella porta si aggiri il Conte di St. Germain, di cui parla Casanova, a Piazza Vittorio Emanuele a Roma. Il Conte creava l’oro dal piombo. Oro purissimo che non si trovava in natura nè si poteva commercializzare. Lo scopo era l’elevazione ad uno stato di coscienza superiore, non capibile da chi si trovava ad un livello più basso”.
– “Considera il libro completo?” – “In effetti gli argomenti di questo libro sono tanti e mi sarebbe piaciuto approfondirli tutti. Non ho potuto farlo e mi dispiace. In 400 pagine non è possibile! No, non è un libro completo per quello che pensavo di dire. In effetti avrei voluto scrivere un centinaio di pagine in più ma le uscite sono legate a determinati periodi dell’anno”.
– “Qual è l’aspetto che l’ha coinvoltà di più?” – “L’aspetto letterario perchè sono riuscito ad agganciarmi a vari autori come lo spagnolo Peruz, il bulgaro Elias Cannetti, l’irlandese Lewis. Parlando di letteratura c’è sempre un substrato di realtà”.