CODROIPO (UD) GINO SAMBUCCO VINCE IL PREMIO PASOLINI per SPOLETO ARTE 21 luglio 2019
Gino Maria Sambucco ha ricevuto dal Presidente Spoleto Arte Salvo Nugnes
d’arte internazionale Spoleto Arte, quest’anno presentata dai professori
Vittorio Sgarbi e Francesco Alberoni e visitata da molti grandi
personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, è conosciuto per
le sue fotografie dedicate alle Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO. Già a
marzo, alla Milano Art Gallery, la sua mostra Oltre la realtà, la
fantasia, aveva dimostrato quanto forte fosse il legame tra Sambucco e
la sua terra, sollevando l’attenzione di pubblico e stampa, culminato lo
scorso 5 luglio con il conferimento del Premio Pasolini a Grado.
La
mostra “Oltre la realtà, la fantasia“, presentata dal curatore di mostre e
grandi eventi Salvo Nugnes, manager di grandi personalità, e
organizzata da Spoleto Arte, raccoglie tutto il percorso artistico di
Sambucco, partendo dall’idea iniziale di mostrare al visitatore un
“volto” diverso delle sue amate vette.
Questo perché immaginazione e
divertimento vanno a braccetto nella logica del fotografo, che, appena
può, immortala quei giochi di luci e ombre che si creano sui pendii,
quei profili e quei contorni delle cime che fanno credere di scorgere un
viso, un animale di roccia e neve.
2016, a coniare il titolo “Mitici&Dolomitici”, un nome a cui
ha affidato la fortuna di molte sue mostre e sotto cui raduna migliaia di
scatti e non solo, visto che c’è ora anche l’omonimo gruppo.
Sta di fatto che le
immagini proposte dal fotografo friulano suscitano forti emozioni e
destare nell’osservatore determinati ricordi, di suscitarne la
curiosità, di coinvolgerlo in un gioco di sogni e fantasia.
personale dal titolo ‘Oltre la realtà, la fantasia’ in piazza dei
Martiri 26/E, all’Hotel Astor di Belluno
apre anche all’ultimo frangente artistico esplorato da Sambucco: la
Pittografia. In tal modo l’orizzonte si amplia, includendo una natura
più varia, non limitata solo ai monti.
Per
maggiori informazioni è possibile chiamare lo 0424 525190, scrivere a
org@spoletoarte.it oppure visitare il sito www.spoletoarte.it.
meglio il codroipese Gino Sambucco, che molti immaginano lavorare dentro il suo
forno, a sfornare pane e dolci. Tutto vero, e lo fa continuando l’operato di
tante generazioni Sambucco, il cui capostipite è del 1665, come dichiara
l’albero genealogico.
tutti sanno che è famoso ben oltre Codroipo, per il pane biologico e per il
biscotto di Codroipo, ma anche per le sue fotografie.
mai tradita dal 1968, quando marinava la scuola per andare a immortalare le sue
amate montagne, in particolare quelle friulane prima e le Dolomiti del
bellunese poi. Andava a consegnare pane e si fermava, incantato, a osservarle.
E che cosa ha scoperto? Che le sue montagne hanno volti quasi umani, davanti ai
quali egli si intenerisce ancora.
archivio di tutto rispetto, con ben ventimila scatti digitali, senza contare i
precedenti.
storica della Codroipo di oggi e di altri tempi, appassionato di persone ed
eventi che hanno reso speciale questo comune e li ricorda tutti, documentandoli
con le sue fotografie.
spuntare nomi come “Checo Mat”, Giacomini con la casa piena di libri, lo zio
“Tarzan” e molti altri. Le sue passioni
spaziano dai canarini al calcio, dalle monete ai francobolli. Senza tralasciare
il ruolo di nonno, la cui quinta nipote, Alice, è nata proprio alle 18.00 del
29 maggio, quando iniziava l’incontro.
della natura per i quali Gino nutre ammirazione e rispetto, ora sono l’oggetto
di prestigiose mostre d’arte, tra cui la più recente è la Biennale di Venezia
curata da Vittorio Sgarbi.
quelle bellunesi, immortalate in
scatti capaci di esaltare la natura
alpina attraverso diverse angolazioni e in un’esplosione di colori.
chiarisce così il senso della sua arte
“Alle mie immagini cerco di dare un senso ironico, positivo, mai negativo.
Ecco, lo definirei giocoso. Vorrei poi che tutti quelli che verranno a visitare
la mostra capissero questo scopo. Alla fine è un po’ come inventare delle
barzellette e il mio desiderio rimane quello di far sorgere un sorriso, di far
divertire attraverso la fantasia. Perché tutti potrebbero vedere quello che ho
notato io o scorgere dei riferimenti storici oppure scoprire degli avvenimenti
del futuro “leggendo” le mie foto.”