LIBRO: THE JOURNEY OF JOY – AMAZZONIA – di ALBERTO CANCIAN febbraio 2019
E’ una fortuna incontrare un libro come quello che ha
scritto Alberto Cancian. Non solo per quella questione di felicità di cui è
permeato né per il suo viaggio in terre che difficilmente si potranno vedere.
parole preziose, di ricami verbali che conducono a una rara forma di saggezza,
orientata alla “soglia della culla del pianeta”.
pagina “Il viaggio della felicità” si avverte una urgenza istintiva di averlo
tra le mani e rubare il tempo alla luna per leggerlo.
compagne indispensabili degli occhi e del cuore.
parole e sottolineare quelle che colpiscono, che entrano autoritarie, pur con
gentilezza.
nutrono, che benedicono la scrittura in quanto “Elisir di lunga vita, rubinetto
della mente e del cuore.”
inesplorati di cui si diventa ghiotti fruitori. A costo zero.
apre le porte del “Supermercato della felicità” dove si compra e si vende solo
positività.
Felice, sempre dietro l’angolo e facilmente riconoscibile.
foresta amazzonica, si vestono di uno
speciale manto che sa tradurle in opportunità, incontri, scoperte, sempre
dirette verso la speranza e la gioia.
la sua storia, il suo essere bambino in un piccolo paese del Friuli genuino, fortunato
figlio di genitori che lo hanno mandato a lavorare d’estate, fin dai 16 anni.
fatica, del sacrificio. Lezioni di vita rivelatisi preziose, con il tempo.
Soprattutto dopo l’incontro con padre Bruno, un missionario in Colombia, nativo del suo paese.
che, dopo un anno, nel 2012, saliva su un aereo, deciso a farlo diventare
realtà.
dirgli che i sogni non si possono realizzare. Lui sapeva che forza di volontà e
impegno ne colmano la distanza.
ce l’aveva messa tutta e ce l’ha fatta alla fine.
missione nella foresta amazzonica di padre Bruno e dei suoi confratelli che, in
quelle terre, avevano costruito scuole, ospedali, case.
indigeni che “ con il denaro non si può né bere né mangiare”, che “tutto questo
progresso sta portando alla distruzione della nostra Madre Terra e presto non
ci sarà più acqua potabile e il suolo non offrirà più cibo.”
che “chi ha di meno dà di più”. Che “viaggiare
non significa posare lo sguardo ma
diventare parte della visione. Viaggiare per crescere, non per fuggire. Anche
nel viaggio della Vita. ”
riconoscenza se non altrettanta Felicità.
Perché l’ospite è sacro. Semplicemente.
la “palla infuocata, enorme e rossissima, scende delicatamente dietro agli
alberi maestosi, colorando le acque come un pittore di luce”.
difficile per l’uomo. Quel difficile guardarsi dentro per conoscersi, al di là
delle maschere e degli schemi sociali.”
sussurrano e il senso di appartenenza si incide come un marchio a fuoco
indolore.
coraggioso Alberto, escursionista di
pace dall’altra parte del mondo.
bolla di sapone e ricchissimo di un calendario che tutti dovremmo avere
sottomano: il calendario della Felicità.
soprattutto nelle prove e nelle difficoltà che si sanno superare.
annida proprio lì.
alberto
Carissima,
la tua è la prima recensione completa che ricevo, e mi emoziono davvero a leggerla. Sono felice, davvero felice, di essere riuscito a trasmetterti ciò che avevo dentro attraverso le mie pagine, è davvero una cosa bellissima. La ricezione avviene se il cuore ricevente è aperto tanto quello del mittente! Ti ringrazio tanto!