BANKSY, mostra a Trieste
Mostra “non autorizzata” di BANKSY, uomo simbolo senza volto, maestro di comunicazione. Uomo da 20 milioni di dollari. A Trieste, al Salone degli Incanti. 23 marzo 2023
Non si sa chi sia, Banksy. Non si sa il suo nome né il volto.
Dipinge con pennello, bombolette, stencil, ogni cosa utile che gli faccia mandare messaggi precisi e chiari e diretti, senza traduzione, attaccati ai muri nottetempo, a gran velocità, per non essere arrestato.
Nel mondo social decide di essere nessuno. Non è interessato alle critiche, a volte feroci.
Ha successo e soldi, senza farsi conoscere.
Si sa che è londinese. Ma chi potrebbe essere? Mister sciacquatore di cervelli di Filadelfia o il frontman dei Massiva Tackle?
In realtà si pensa non esista un solo artista, ma un gruppo controller, serio, segreto, e da 20 anni.
Banksy Si presenta al mondo con foto da dietro o nascosto
La mostra inizia con un quadro, grande: rappresenta l’Angelo caduto, con la scritta “le persone che sventolano bandiere non ne hanno una”.
Artista di strada, affronta le questioni attuali.
Prende quadretti da pochi soldi e li trasforma.
Per esempio, il quadro della Madonna con bambino con la bomba sulla pancia.
Messaggio: le religioni sono ordigni che uccidono chi non la pensa allo stesso modo.
Sul quadro del Giardino giapponese di Monet, poeta di luce, ci mette i carrelli del supermercato. Messaggio: il consumismo ci rende ciechi.
Quadretti: il cane che protesta, ma legato alla catena, segno di speranza svanita.
La Regina Vittoria che nasconde aspetti di orrore e perversione; dalla sterlina toglie la regina e mette Diana, la Regina Elisabetta con la faccia da scimmia, il cane amico fedele, ma, se non capito o represso, è rabbioso; il topo col cuore rappresenta la promiscuità sessuale come i ragazzi di strada, la scimmia non razionale, perché non in grado di fare salto di evoluzione; la bambina, anima bianca, che lancia il palloncino a cuore – tratta dalla “ Ballerina” quadro di Mirò; la bambina che abbraccia la bomba rosa.
Inoltre, Dismaland, paese triste. La nostra società è un grande parco giochi.
La carrozza di Cenerentola si rovescia e nessuno la aiuta, ma la fotografa. Gli animali nei circhi, aspettare eterno su panchina eiamo mangiati da colombi. Unica fine è morte dell’anima..
L’ossessione per i carrelli di spesa, Dio ciambella, oggetti schifezze, Gesù costretto a fare shopping prima di morire sulla croce.