CAMINO AL T (Ud) EMILIO SABATINI, artista del rame, con la storia nelle mani.
Emilio Sabatini, classe 1952, nasce a Camino al Tagliamento, da Alice Panigutti e Walter, il Cjaliâr.
Artista del rame per esigenza interiore, istinto e desiderio di lasciare una traccia di luce nella propria famiglia e nella propria terra, vive con straordinaria energia ogni fase del suo percorso creativo, affinato dalla personale tecnica, messa a punto studiando, provando, sbagliando, senza mai arrendersi.
Nemmeno lui sa spiegare come riesca a dar vita a una lastra di rame!
Obbedisce, semplicemente, all’ispirazione che lo cattura e obbliga, in qualsiasi momento del giorno e della notte, a prendere scalpello, cannello, martelli di vari pesi e a inciderla, quasi a possederla, mettendoci dentro l’anima.
Sono lastre di rame luccicanti, le sue. Pulsano e fremono alle carezze del martello e obbediscono, docili, ai precisi colpi prima di realizzarsi in forme armoniose e sempre garbate.
Fino a far risorgere scene di vita contadina, personaggi di un tempo, come il ciabattino, il mugnaio, l’arrotino oppure cavalli, uccelli, fiori e tanti altri decori.
Dalla sua profonda fede prendono vita i volti di Cristo e gli innumerevoli soggetti sacri.
Ogni volta un miracolo nuovo!
Quando l’opera è finita, infatti, Emilio è il primo a sorprendersi e a chiedersi come ci sia riuscito, avvalendosi solo delle proprie mani e di quella speciale forma di passione che conferisce spessore alle sue emozioni. A guardarle, le sue lastre appaiono dotate di un personale codice espressivo, molto vicino a quello umano.
In esse converge una straordinaria dinamicità: spirito e materia si intrecciano, idealità e realtà, radici e aspirazioni si fondono.
Mai per caso, ma sempre con il cuore della storia tra le mani.
Impossibile passar oltre alle sue opere senza focalizzare immagini e momenti di vita che se ne stavano sbrindellati, come ragnatele, nella soffitta dei ricordi più remoti.
Sculture documento, fotografie dell’anima, racconti intagliati e battuti e lisciati, si offrono, umili, giocando con l’ispirazione di un artista che continua – e da oltre un trentennio – a percorrere un cammino creativo sempre più apprezzato, e in tutto il mondo. Emilio, infatti, ama donare molte delle sue opere-creature affinché impreziosiscano le chiese nazionali e del mondo.
Innumerevoli sono quelle esposte in Canada, Argentina, Germania e in tutta Italia, isole comprese. Emilio stesso non saprebbe contarle, ma sa che sono tante. Le ama tutte, come fossero creature che contengono il suo stesso sangue. E continua a crearne, senza sosta.
Il progetto cui sta lavorando, riguarda i mestieri dimenticati, in vista dell’ennesima mostra cui è stato invitato. Il pescatore nel Tagliamento, la contadina che dà da mangiare alle oche con l’imbuto, il barbiere, la madre che allatta nella stalla, il pastore che beve insieme alla sua capra – solo per citarne alcuni – rappresentano uno spaccato di vita ormai desueto, ma che, grazie a Emilio, ritrovano la dignità che meritano.
L’atelier si trova a Straccis di Camino al T, in Via Belgrado, 14. Cell 3398263769 – mail emiliodiwalter@gmail.com