CAMINO AL TAGLIAMENTO – CODROIPO (UD): FUSIONE POSSIBILE?
22 gennaio 2016
Consiglio Comunale storico quello di oggi. Due ore cariche di tensione emotiva.
Approvata all’unanimità la delibera che dà il via all’iter per la fusione con Codroipo da parte della sola maggioranza.
La minoranza al completo ha abbandonato l’aula prima della votazione e il consigliere Ferrin Chiara ha rassegnato le dimissioni.
La minoranza aveva chiesto con appassionati interventi di Ferrin Chiara, Corrado Liani e Remo Panigutti di prendere tempo e informare i cittadini sulle varie opportunità percorribili.
Il Consigliere di maggioranza Bravin Cludio ” Bisogna decidere, non aspettare. Da troppo tempo aspettiamo”. Panigutti Remo” Tutti vogliamo bene a Camino. Non possiamo decidere di sospendere l’ODG? Vi chiediamo ancora una volta di ripensarci. Non ci costa nulla aspettare. La legge lo prevede. “
Liani Corrado: La minoranza non condivide il metodo, la convocazione urgente del Consiglio, la carenza delle informazioni ai cittadini, la sostanza. Non intendiamo essere corresponsabili di questa delicata e irrevocabile decisione. Abbandoniamo l’aula”.
Poi Frappa Beniamino, consigliere maggioranza ” La delibera 2603 del 29 dic 15 ci porta a scelte contro natura. Siamo davanti ad una strada obbligata, a senso unico. Non ci sono scorciatoie all’italiana. Siamo fieri ed orgogliosi del nostro campanile. Non è la dimensione a fare la differenza ma la passione. Spetterà ai caminesi confermare la scelta con il referendum”.
Sindaco ” Siamo tutti consapevoli del peso per la nostra comunità che non sarà più la stessa. Abbiamo deciso coscientemente e sapremo assumerci le responsabilità”.
All’unanimità è stata votata l’immediata esecutività della delibera.
Un Consiglio comunale difficile, il più impegnativo dal 1949, anno in cui nasceva il comune di Camino al tagliamento.
Ora non resta che aspettare cosa deciderà il consiglio comunale di Codroipo, slittato da oggi a mercoledì 27 gennaio, ore 20.00. Il Sindaco Locatelli ha assicurato che, qualora la stessa delibera non venisse approvata anche a Codroipo, convocherà il Consiglio Comunale a Camino per revocare la delibera approvata oggi. Come previsto dalla legge.
20 gennaio 2016
possibile?
primato per il mandato più breve in caso di fusione di Camino con Codroipo, di
fronte a caminesi e codroipesi, accorsi in massa per saperne di più
sull’eventuale accorpamento. Parole chiare quelle di Locatelli, dettagliata sintesi
di attente valutazioni e analisi, fondate su un tema trentennale che aleggia su
un comune di soli 1630 abitanti. Azienda piccola, quindi fragile. Che, da sola,
non può andare lontano. In più c’è la delibera del 29 dicembre 2015 della
giunta regionale che parla di obbligo per i comuni piccoli e grandi, di
organizzarsi in modo da dare gli stessi servizi, pur senza indicarne la
tempistica. Certo la fusione non è
urgente né obbligata ma si renderà necessaria. Già da anni, infatti, Camino ha l’assistente sociale pur non
avendola a libro paga, il segretario comunale a scavalco, la polizia municipale
associata, molti servizi in rete con Codroipo. La minoranza, a più voci, ricordando
come la fretta sia cattiva consigliera, ha invitato alla calma che porterebbe a
valutare altre soluzioni, magari abbinandosi a Bertiolo e Varmo, formando così un unico comune di 7.500 abitanti,
piuttosto che con la grande Codroipo. Alla palese paura che Camino possa diventare la
sedicesima frazione di Codroipo o che possa perdere la propria identità, altre persone hanno suggerito che la storia si perde solo se
si vuole e che Camino avrebbe tutto da guadagnare
dalla fusione con Codroipo, sulla quale verte quotidianamente. Inverosimile
anche per il consigliere regionale Boem che Camino rimanga orfano della
propria, ricca, peculiarità. Si tratta
di una scelta – ha aggiunto – e non bega politica. Se il referendum non dovesse
avere esito favorevole, ci dovrà essere grande impegno a costruire dopo la
lacerazione”. Il sindaco Locatelli ha
chiarito che, in caso di fusione, saranno garantiti a Camino la scuola
primaria, la biblioteca civica, il municipio, i cimiteri. Per lui e la sua maggioranza il momento buono per la
fusione è adesso. Per la minoranza e
alcuni cittadini è meglio aspettare. Ma “aspettare cosa” hanno detto altri? Che il treno passi? “Si
sappia bene – ha detto Locatelli – che se il referendum non avesse esito
favorevole i caminesi non farebbero un
dispetto a me. Essere sindaco è certo un privilegio ma facendo il sindaco di Camino non si campa. Se Camino
si fonde con Codroipo io non sarò più sindaco, convinto che ciò sia il meglio
per la comunità che amo, dove sono nato
e dove ho intenzione di rimanere.” Intanto venerdì 22 gennaio ci saranno
i consigli comunali a Camino – ore 17.30 – e a Codroipo – ore 19.30, con lo stesso
ordine del giorno e la discussione sull’obiettivo fusione. La macchina burocratica, che dovrebbe sfociare in
un referendum a Camino e Codroipo, è già attivata e l’indicazione popolare si
rivelerà molto importante ai fini della giusta scelta per il bene della comunità. Che vedrebbe
Camino tornare a Codroipo dopo quasi settant’ anni di autonomia comunale.