Casa “Tranquilla” a Codroipo (Ud), la vera storia
Casa “Tranquilla”, a Codroipo, sta all’ombra del campanile, a sei metri di distanza: solitaria, vissuta, disadorna.
Ma qual è la sua storia? Ne sa qualcosa il prof. Mario Banelli, illustre storico e autore di altre ricerche su Codroipo, diventati libri-documenti.
Ne ha parlato ampiamente, con dovizia di particolari – emersi durante le ricerche in archivi comunali, provinciali, statali e parrocchiali – al Teatro Benois, nella serata curata dal Caffè Letterario Codroipese, presieduto da Luisa Venuti.
A fargli da cornice, le letture del figlio Antonio e il chitarrista Raffaele Pisano, docente alla Scuola di Musica “Città di Codroipo”.
La prima curiosità sta nel nome:“Tranquilla”.
Si chiamava così la zia dell’ultimo inquilino della casa, Don Vito Zoratti, 1912-1979. Dal 1960 fino alla morte, a 92 anni, nel 1978, visse con lui nella casa. Era la sua perpetua, tranquilla, di nome e di fatto.
Banelli ha documentato, con atti notarili, fotografie d’epoca e mappe risalenti ai primi anni del 1700, tra cui la mappa Pantaleoni del 1706, ispiratrice per i progetti di Pre’ Vito Zoratti, fino alla mappa napoleonica del 1810, la storia della casa.
Un vero viaggio a ritroso nel tempo, certosino e appassionato, che conferma l’importanza di un edificio testimone di vicende familiari degne di odierne telenovele. Nome ricorrente, Stefano Fassini, 1754-1848, guardia carceraria della prigione collocata nel campanile. Egli, al terzo matrimonio, a 55 anni, aveva sposato la diciottenne Antonia Sambucco. Nel 1835, vendeva alla moglie i civici 137-138 ovvero la casa, abusiva, formata da tre stanze.
Di rogito in rogito tra i vari Fassini, compariva la parrocchia, che acquistata la casa, l’aveva trasformata in Casa della gioventù e dell’assistenza.
La casa “Tranquilla” ha visto Codroipo al tempo del regno d’Italia, nel 1866, la prima guerra mondiale del 1917 e l’occupazione austroungarica fino al 18, la ripresa del 20, il fascismo dal 33, la distruzione della chiesa e della cortina nel 40, i bombardamenti del 23 marzo del 45, la ricostruzione del 47, l’inaugurazione del municipio nel 56, la prima pietra della canonica nel 59 e il suo abbattimento nel 2023.
Testimone muta, casa “Tranquilla” continua a osservare la sua Codroipo all’ombra del campanile, costruito nel 1608, data impressa nella pietra.