CLAIRY, il vaso che purifica l’aria e conquista l’America. Paolo Ganis è uno degli inventori. E’ di Camino al T (UD)
Clairy, un vaso per piante molto speciale.
Inventori di Clairy sono tre
giovani scienziati del Nordest. Uno di loro è Paolo Ganis, 28 anni, figlio di
Teresa Francescutti e Nino, nato in Sud Africa il 4 settembre 1987 e residente
a Camino al Tagliamento. Esattamente in località Casali Majone. Dal Friuli, insieme ai colleghi Alessio
D’Andrea, 27enne di Rauscedo e Vincenzo Vitiello, 26enne di Riva del Garda, contitolari
dei Laboratori Fabrici di Pordenone, Paolo è approdato alla Silicon Valley,
passando per Las Vegas. Un viaggio improvviso e pieno di sorprese che da 4 mesi li trattiene in California per il lancio sul
mercato di Clairy, un purificatore che usa la tecnologia applicandola ad un
oggetto futuristico, con stile vintage e un’anima green. In sintesi, raccoglie l’aria impura di un
ambiente chiuso e la restituisce pura, grazie al filtraggio della terra. L’aria ricca di sostanze inquinanti viene
aspirata dentro al vaso, filtrata poi dalla terra e restituita pulita
all’ambiente. Le sostanze nocive restano quindi nella terra e a digerirle ci
pensa la pianta stessa. E’ proprio Paolo Ganis a chiarire l’esordio di Clairy in America “ il
problema dell’inquinamento indoor è sempre più attuale e abbiamo già trovato
importatori distributori in tutti i principali mercati del mondo, dalla Cina al
Giappone, dalla Russia agli Emirati arabi”. A inizio marzo il trio di
scienziati ha partecipato al Ces di Las
Vegas, la fiera dell’innovazione più importante al mondo, dove Clairy ha ottenuto molti consensi, attirando
l’attenzione perfino di Plug and Play, un acceleratore di start-up che ha
investito anche su colossi come Google, Paypal e Dropbox. Questa società ha
puntato sulla produzione in larga scala di Clairy, inserendo Laboratori Fabrici
in un programma di incubazione di tre mesi che durerà fino a fine marzo. Ma non è tutto. Ogni mercoledì i tre
scienziati presentano Clairy a tre potenziali investitori, fino al Demo Day, a
fine marzo, quando il vaso sarà spiegato
a 200 venture capitalist. Il futuro di Paolo, Alessio e Vincenzo, si decide in
questo periodo a Sunnyvale, città dove risiede Yahoo e a una manciata di minuti
da Mountain View, casa di Google. Ma non è tutto rose e fiori, come dice Paolo
Ganis “ Non siamo in vacanza. Questa esperienza costa tanti sacrifici e tanti
soldi. La Silicon Valley è molto cara. Prima di trovare un piccolo
appartamento, che ci costa oltre tremila dollari al mese, abbiamo dormito in un
motel squallido”.
Un “in bocca al lupo”
al giovane trio di scienziati e alla loro Clairy, che potrebbe davvero dare una
svolta la loro futuro, se non venisse venduta solo negli Stati Uniti ma in
tutto il mondo.