CODROIPO: Le lingue minoritarie aprono la mente e valorizzano le culture locali
Mauretta Brusutti, Dirigente Circolo Didattico Codroipo (UD)
Maggiore apertura della mente oltre alla valorizzazione delle culture locali sono le parole chiave emerse con sicurezza dal convegno-dialogo di tre giorni tra insegnanti, dirigenti ed esperti di tre regioni: Puglia, Calabria e Friuli. Griko, Arbereshe e Friulano, tre lingue che, secondo le risultanze degli esperti, sono dotate di dignità e importanza tali da consentire loro di essere inserite nei curricoli delle scuole, dall’infanzia alla secondaria. “Come valutare l’insegnamento nelle scuole delle lingue minoritarie” era l’obiettivo del convegno improntato su lingue il cui insegnamento non deve essere più affidato alla buona volontà dei docenti, non soggetto a scelta, non relegato a ruolo minoritario bensì degno di costituire materia di studio trasversale. Ciò è emerso anche dal confronto del gruppo tecnico, coordinato dalla docente di didattica delle lingue moderne e di educazione plurilingue all’Università udinese Silvana Schiavi Facchin e dal docente della facoltà di Scienze della Formazione triestina, Bruno Forte. L’imperativo è che le lingue meno diffuse debbano essere organismi viventi in grado di adattarsi ai tempi moderni e saper circolare, dimostrando in ogni modo la propria ricchezza. Un segnale preciso a quanti, spesso anche nella realtà friulana, tendono a sminuire gli sforzi dei docenti che da anni si battono in questa direzione. Dal sindaco Boem come dai relatori e dai dirigenti è stata ribadita la necessità di tenere duro e difendere con convinzione le lingue minoritarie, così definite perché parlate da un numero minore di persone e non di scarso valore. Nonostante le difficoltà. “ E’ importante che il mondo della scuola formi bambini ricchi di strumenti, in grado di affrontare il mondo nella complessità, non semplificata come vorrebbe l’adulto” ha affermato il primo cittadino in apertura, dopo aver ammirato le classi quarte della primaria “Candotti” di Codroipo, coordinate dalla docente Lorella Moretti, cantare e comunicare divertenti contenuti in lingua friulana. A dimostrarne le doti di “apri cervello” di gran lunga maggiore della lingua italiana o inglese, grazie al superiore numero di combinazioni lessicali possedute. Dal convegno è emersa anche la necessità di inserire le lingue minoritarie nella scheda di valutazione degli alunni, al pari delle altre materie di studio.