Mi è stato chiesto di parlare di ciò che ci sta accadendo e lo faccio nel modo che mi è più congeniale. Concordo con Sgarbi che alla Camera ha votato no al decreto sull’emergenza urlando “Questa è una finzione, è una finzione, è una finzione. È una presa per il culo che umilia l’Italia davanti al mondo. Non c’è nessuna emergenza, la peste non c’è. Chiudere i musei è una violenza contro la cultura, contro il buon senso.” Chiedo a nome mio e di molte persone di RIAPRIRE LE SCUOLE, LE CHIESE, I LUOGHI PUBBLICI E PRIVATI, nel nostro Friuli, dove abbiamo ZERO contagi di un virus fantasma e per nulla diverso da quelli che abbiamo conosciuto ogni anno, ma di cui non abbiamo mai saputo il nome. Che ci ha dato tosse, raffreddore, polmonite, morte. Nell’accettazione totale, con la tv che annunciava i picchi con milioni di italiani a letto. Quest’anno tutto è precipitato nell’assurdità. Autoisolamento, vergogna per un colpo di tosse, razzismo contro i cinesi, chiusura delle porte di mezzo mondo a noi dell’Italia del Nord. Anche a noi friulani che non c’entriamo nulla, che siamo a 200 km dai paesi del Veneto coinvolti in quella che viene chiamata emergenza. Penalizzati anche loro.Sull’orlo del fallimento. Sì, perchè, con negozi e fabbriche chiuse, mica si va avanti. Le spese ci sono e vanno pagate, le tasse, le forniture, i dipendenti. Lo stato promette solo dilazioni del pagamento delle tasse e bollette e solo per i paesi coinvolti. E gli altri? Noi? Chi pagherà per noi il danno all’immagine, alle attività, alla paura e ansia accumulata? Chi riempirà alberghi, ristoranti, chi darà lavoro a guide, musei, pullman, autisti e molti altri? Se già il lavoro scarseggia, ora si rischia il lastrico. Adesso, finalmente, dopo settimane di “bombardamento” mediatico con morti di ben altra natura, tutti aggiustano il tiro, dai giornali, denunciati dalle Associazioni di categoria, ai politici. Oggi la parola chiave è “NON E’ NULLA DI GRAVE” oppure “E’ SOLO UN’INFLUENZA” . Oggi, e i giorni prima? Allora l’esagerazione c’è stata, eccome. Anzi, peggio, una montatura distruttiva. E’ giunta l’ora di RISTABILIRE LA NORMALITA’.
E a Codroipo, nel Medio Friuli, cosa sta succedendo?
Un benzinaio, ieri, mi ha detto che in tutto il giorno aveva incassato 80 euro. Negozianti in panciolle. Un’estetista lamentava l’alto numero di disdette per madri e nonne impegnate a tenere i bambini a casa da scuola. Due signori codroipesi, camminando su Via Roma, hanno visto un cinese in senso contrario avanzare verso di loro. Uno dei due uomini ha detto all’altro “Spostati, svelto, non stare vicino a quell’impestato di cinese”. Persone decedute in attesa del funerale per giorni e giorni, sperando nella riapertura delle chiese. Bambini e adulti privati di ogni tipo di attività e socialità. Autisti di camion provenienti dal sud che si rifiutano di entrare in Veneto e Friuli. Mezzo mondo che non ci vuole. Da Dubai al Messico. E da chi ci vorrebbe come l’India non ci si arriva perchè altri paesi non permettono lo scalo aereo. Anche se siamo perfetti, con 37° di temperatura. Siamo pericolosi noi del nord. Con un danno pazzesco all’economia e al turismo di tutto il mondo, con rischio di fallimento di numerose attività già in affanno con le cancellazioni spesso ingiustificate ma dettate dal panico.
Ecco, dunque, il mio e nostro appello: RIDATECI LA NOSTRA LIBERTA’. SUBITO.