CODROIPO (Ud) FRIULI di MEZZO, storie e racconti
4 marzo 2022 – Auditorium di CODROIPO, Friuli Mezzo, CODROIP, Friul di Mieç: Storie e racconti, esperienze e sogni, spiriti liberi del Friuli di Mezzo. Pronotore: Patto per l’Autonomia
Codroipo e il Friuli di Mezzo, con le sue storie, i personaggi, tra saggezza e qualche sana risata, sono stati protagonisti di una serata – promossa dal “Patto per l’Autonomia” – in un auditorium gremito e attento e in lingua friulana. L’attore Claudio Moretti – in veste di presentatore – ha dedicato l’introduzione all’Ucraina, facendo notare come il logo di “Patto per l’Autonomia” sia molto somigliante alla sua bandiera. Vicinanza a quei “fratelli che si fanno la guerra” è stata espressa anche dallo scrittore Angelo Floramo: “ I colori della bandiera sono i colori dell’identità. Tutti siamo sulla terra e dovremmo avere la stessa bandiera. La dignità è la prima cosa da far vedere per non perdere di umanità. Quando si manda in esilio la letteratura e la poesia e si uccide l’identità, è già, tragedia. La cultura vale molto di più di una pistola: deve avere sempre l’ultima parola. Facile è vincere la guerra, più difficile è vincere la pace. Lo si può fare solo con la cultura, che non è il titolo di studio. Mi sembra strano il grande interesse per i profughi: se avessero il viso più colorato sarebbe la stessa cosa? L’umanità ha perso il senso dell’appartenenza, perdiamo il senso dello stupore. La biblioteca Guarnieriana di San Daniele potrebbe diventare una birreria. Se così fosse morirebbe il senso della storia, per un mondo plastica. Diventeremmo “Pipinots” o Bambolotti, coloro che non devono fare niente, stanno in pace e serenità, senza bellezza, non soffrono, perché stanno in una realtà ideale. Alla domanda: “l’uomo è stupido o cattivo oggi?” Floramo ha risposto di no, che l’uomo non è stupido, bensì creatura straordinaria, perché ha la possibilità di trasformare la vita in poesia, in astronomia, in ciò che vuole, perché ha tutto, dentro. Ognuno è galassia da esplorare. Invece preferisce il buio e perde le occasioni. “Io credo ancora nell’umanità!” ha concluso.
Sul palco, poi, preziose figure codroipesi: Fabiola Tilatti Ferrin, titolare dell’omonima azienda vinicola, capace di abbinare l’attività familiare a quella culturale, aprendo le porte a ogni esperienza artistica, dalla letteraria alla pittorica alla ricreativa; Monica Aguzzi, appassionata regista teatrale giovanile, attenta esploratrice di un mondo, che l’adulto, spesso, non riesce a vedere né a percepire; Giacomo Trevisan, scrittore e attore e impegnato nel sociale, oltre alla performance teatrale su Agnul Baldus, ha sottolineato come, a Codroipo, la cultura – che dovrebbe esserne locomotiva – non sia tenuta in debita considerazione; Massimo Moretuzzo, segretario del Patto per l’Autonomia, è entusiasta interprete di un modo nuovo di essere politica, quella che crede e si basa sulle persone e sulle loro potenzialità, quelle che sanno dipingere un sogno. Un esempio, tra i tanti, è il panificio di comunità, il Pan dal D.E.S. o economia solidale di Udine. “Oggi è saltato tutto. Bisogna mettere in atto il cambiamento, convinti del sogno di essere, che parte dal superamento dei confini”, ha concluso.
La preziosa occasione culturale ha goduto di brevi, ma incisivi, interventi del Teatro Incerto – Moretti, Fantini, Scruzzi – da 40 anni sulle scene. Le sane risate sono state la risposta all’oggi, faticoso per tutti, ma che, grazie all’impegno e alla cultura, potrà e dovrà essere valicato.