CODROIPO UD): GUSTAVO ZANIN, VITA DA FILM SULLE CANNE DI 400 ORGANI 21 settembre 2017
Letterario e del Rotary di Codroipo, insieme a rendergli il giusto e meritato omaggio.
Da sx: Dott. Luigi Canciani, Luisa Venuti, Tiziana Cividini, Gustavo Zanin. Foto Enrico Otto
“Non vi voglio annoiare” ha ripetuto più volte.
Quando mai,
dottor Zanin, lei ha corso questo rischio?
Un vero incanto ascoltarlo narrare
aneddoti di vita e di incontri leggendari come quello con Papa Bergoglio,
all’epoca arcivescovo di Buenos Aires o l’”inciampo” con la moglie di Ciampi, Presidente
della Repubblica Italiana.
C’è poco da
fare. Codroipo è talmente fortunata ad avere un cittadino così illustre, così
competente e ricco di umile semplicità, che dovrebbe farne monumento.
Il Caffè Letterario, presieduto da Luisa Venuti, e il Rotary Club di
Codroipo, presieduto dal dott. Luigi
Canciani, gliel’ha eretto.
Con quel mix
di garbo ed eleganza intonati alla personalità del maestro organaro che ha girato il mondo soffiando sulle canne
dei suoi oltre 400 organi.
traspare dal sorriso amichevole e sempre aperto con chiunque gli si avvicini.
Un uomo di sole 87 primavere dalla vitalità di un ragazzino che ringrazia
sempre e pubblicamente la sua sposa, signora Marinella, e tutte le spose delle
sette generazioni che han dato vanto e lustro alla sua Azienda. Che continua
con il figlio Francesco e il nipote Carlo.
per sette generazioni.
Con “Il vecchio seme deve
marcire perché ne nasca uno nuovo”, egli ha inteso sottolineare la difficoltà
che ogni passaggio generazionale porta
in sé.
Perle di saggezza le sue, miste a racconti dalla schietta ilarità,
svelate con l’abilità di un cantastorie provetto.
cugini.
di casa, eravamo un’orchestra di otto strumenti. Sopra di noi, il suono del nonno che
accordava le canne”.
Famiglia Zanin. Gustavo è il 2° da destra, in piedi. |
Fotografie di un tempo andato, partendo dalla più antica del suo archivio, ma ancora pulsante e vivo ha
fatto da eco alle sue parole espresse in un italiano perfetto, sapientemente
intrecciate in trama di favola teatrale.
ancorato alla propria terra. La stessa solcata dalle delle sue sette generazioni
e dei suoi nipoti, di cui va orgoglioso.
ritraggono con Gazzelloni, flauto d’oro, Principe Ranieri di Monaco, Mario Del
Monaco, cantante lirico, i presidenti Ciampi, Spadolini, Andreotti,
Heider, il giornalista Vespa e molti
altri.
Del ballerino russo Nureyev ricorda quanto amasse fare il minestrone con
la signora Marinella, a Codroipo e come cercasse qui la famiglia che non aveva
mai avuto.
suo amico si fosse sacrificato per permettergli di scappare. Sembrava di
vederlo il piccolo organo di metallo con il canto degli uccelli che Gustavo costruì
per lui, affinché potesse sentire il bosco che tanto amava.
E, ancor di più,
l’abbraccio di gratitudine con cui Nureyev lo ringraziò.
rimanere a bocca aperta, col sapore di fiabe antiche raccontate in una sera di
fine estate, all’ombra della villa dogale di Passariano.
fiore di un organaro gentiluomo chiamato GUSTAVO ZANIN.