CODROIPO (UD)_ IN GIRO PER IL MONDO: VIAGGIO in MADAGASCAR con Manuela e Luca Turco – 6 aprile 17
6 aprile 17, ore 20.30: Oratorio Codroipo (UD)
Manuela Miculan e Luca Turco hanno trasmesso tanta emozione nel narrare il loro viaggio di nozze in Madagascar. Perchè andare proprio là? Per vedere con i loro occhi il luogo dove erano nate le bomboniere che avevano donato ad amici e parenti, un cuore di acciaio riciclato, il giorno del loro matrimonio, nel settembre 2015.
Ci sono andati e quel viaggio – effettuato subito dopo le nozze – ha cambiato loro la vita. Letteralmente.
Ne ha cambiato i punti di vista, priorità, al punto da far loro prendere decisioni radicali.
A introdurre la serata Anna di Equazione, o Bottega del Mondo, di cui Manuela e Luca sono collaboratori.
La serata ha preso avvio con la proiezione del filmato, narrato da Luca in persona.
” Madagascar è isola paradisiaca africana, sottoposta a vari colpi di
stato che ne hanno lacerato l’economia e la scolarizzazione. Chi governa, infatti, si disinteressa della gente.
Ora ci sono i cinesi che, rispetto ad altri, almeno lasciano infrastrutture. Oggi le attività redditizie in Madagascar sono il brigantaggio
e la ricerca delle pietre preziose. Ma i ricercatori hanno devastato il territorio e
lasciano dietro di loro terra bruciata. Hanno abbattuto foreste di palissandro e saccheggiato.
Ciò che funziona è la telefonia.
Tutti hanno il cellulare che usano per spendere e comunicare. I cellulari costano
poco e la Telecom locale è capillare e fornisce
servizi a poco prezzo. La religione più diffusa è la cristiana. Il Madagascar
è terra piena di contrasti e contraddizioni, dagli spazi dilatati. La AN7 è l’unica strada lunga mille km.”
Ed è proprio su quella strada che Manuela e Luca hanno viaggiato, fermandosi nei vari laboratori collegati alla Bottega del Mondo.
Hanno visto costruire i loro cuori in acciaio riciclato, piccole biciclette, oggetti con le corna degli zebù. hanno visto famiglie spaccare pietre e bambini costruire mattoni per tante ore al giorno. Hanno capito la fatica che sta dietro ogni oggetto fatto a mano e in condizioni spesso poco consone all’umanità.
Hanno conosciuto persone che si prendono cura della popolazione.
Sono entrati in un grande orfanotrofio e lì
hanno lasciato il cuore.
” La cosa più dolorosa è che non si può
salvare tutti e
ciò vuol dire che gli altri sono condannati.
“Difficile uscire dall’orfanotrofio lasciando andare le piccole mani
fiduciose.
Ancor più difficile dire “No” a occhi supplichevoli e pieni
di speranza.
Chiudere il cancello, girar loro le spalle lasciandoli
dentro, come prima, da soli… sensazione impossibile da trasferire.
L’emozione di Luca è diventata l’emozione di tutti noi presenti.
Quel colpo al cuore che ha il sapore dell’impotenza, della tenerezza, e dell’istinto di prendere quei bambini e tenerli con sè.
Sapendo bene come sia impossibile.
E’ necessario essere
prudenti nelle iniziative di sostegno che possono diventare un
boomerang.
Se si manda denaro c’è solo da sperare che finisca nelle
mani
giuste.
Esseri umani di sesso maschile depredano le donne se solo si
accorgono che hanno soldi.
Se di mandano container di vestiti e
medicinali il governo chiede un dazio improponibile e il materiale
viene depredato”.
Cosa si può fare allora? Comprare nei negozi
equosolidali è l’unico modo per garantire uno stipendio equo e la
scolarizzazione dei bambini.
Parola di Manuela.
Parola di Bottega del mondo.