CODROIPO UD) L’ALZHEIMER NON VA IN VACANZA, serata a cura dell’Associazione di sostegno alle famiglie – 21 sett 17 - Pierina Gallina news

CODROIPO UD) L’ALZHEIMER NON VA IN VACANZA, serata a cura dell’Associazione di sostegno alle famiglie – 21 sett 17

Focus sulla demenza più diffusa
nel mondo
, in Auditorium, rallegrato dalla Obba Oboe Band, diretto da Serena
Gani,  il morbo di  Alzheimer. Presieduta da Fortunato Tonin,
l’Associazione che sostiene le famiglie ha voluto parlarne, fornendo modalità
concrete di convivenza, testimonianze e progetti di prevenzione. 

Perché l’Alzheimer è una malattica che sta aumentando a percentuali da
brivido.  

30mila in Friuli su un milione e duecentomila abitanti. Ora sta
colpendo le generazioni più giovani.  Mogli assistono i mariti e viceversa. Genitori
che assistono i figli non sono più rarità.  

 I numeri indicano un aumento del 250 per cento
di casi di demenza entro il 2030. Ogni tre minuti, nel mondo, si concretizza un
nuovo ammalato. 

L’Italia è la nazione più anziana e il Friuli la seconda nella
classifica.

Non esistendo un farmaco magico,
è necessario agire sulle persone, sulla prevenzione, sul comportamento da
adottare per lunghi periodi, a volte per sempre.

Un piano di prevenzione è stato illustrato
dalla dott.ssa  Anna Scalise,  Presidente del progetto Dina Scalise ONLUS,
riguardante l’invecchiamento attivo e patologico. Propone lo scambio
intergenerazionale tra giovani e anziani, combattendo l’ageismo o
discriminazione degli anziani dovuta alla loro età.
Molte scuole hanno già
aderito con risultati favorevoli dopo gli incontri  attivi 
e condivisione di esperienze e attività. Indispensabile è non lasciar
stare chi è ammalato ed evitare di far sentire gli anziani privi di un futuro.

                                                                                    

Non mettere in pensione il cervello è il
comandamento base per un invecchiamento di successo.
  Oltre al movimento fisico, gestione dello
stress, buon riposo, cura delle relazioni, gioco. 

Anche la prevenzione è
basilare
, come il controllo della pressione, colesterolo, dieta, attività
fisica, vista, udito, cura della depressione, evitare l’alcol.  Oltre a prestare attenzione ai segnali di
allarme, quali il deficit di memoria e la difficoltà a
eseguire attività quotidiane.

Ma quali sono le principali demenze?
 

Il più diffuso è il morbo di Alzheimer,
più frequente tra le donne,  con il collasso,
diminuzione di peso e aspetto di gheriglio di noce rinsecchito del cervello. 

La
prospettiva di vita è di otto -dieci anni. Poi ci sono altre demenze con potenziali
reversibilità. Le terapie non sono risolutive ma servono a rallentare la malattia
e a trattare il paziente, a controllarne i comportamenti e l’ambiente.  

Ma è chi assiste ad aver bisogno di
aiuto. Ecco allora intervenire le reti di servizi e sostegno psicologico per le
famiglie.  

 Ne ha parlato Massimiliana
Menossi
portando l’esperienza del Gruppo A.M.A. la rete che sostiene le famiglie con colloqui personali, gruppo di auto mutuo aiuto e lo sportello, su appuntaento, per informazioni utili. Toccanti le  testimonianze di alcuni familiari, realistiche e commoventi.

“ Se i giovani sapessero e i gli
anziani potessero”,  “Ama la tua età
perché ogni età può essere fantastica”, “Vivi la vecchiaia come un crepuscolo
rosa del sole che tramonta” sono saggi cui credere per prevenire le demenze e
vivere ogni anno come un dono prezioso che sa dare altrettanti, preziosi,
frutti.
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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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