CODROIPO (UD) NEL TEMPO: 22 gennaio 2017 “La Diretta” in Auditorium
ovvero guardare come era Codroipo dal 1878 al 1914. Si è trattato della prima puntata, come hanno promesso i promotori e ricercatori delle
preziose immagini d’epoca, Egidio Moro e Maurizio Zorzini, instancabili curatori di
quello che è diventato un archivio storico di tutto rispetto e valore.
evidente.
Bastava guardare chi entrava
orgogliosamente con il pass personalizzato in mano che dava diritto a sedersi
in platea.
volta seduto, ha ascoltato, focalizzando
date, nomi, episodi fin dall’introduzione, affidata a Pierino Donada, esperto
di storia e di quella codroipese in particolare.
1° parte a cura di Egidio Moro.
Ecco apparire una
Codroipo inedita e ai più sconosciuta in una sorta di corsa all’indietro nel
tempo. Dall’ultimo quarto dell’ 800 alle soglie della prima guerra mondiale.
risultano due famiglie importanti a Codroipo: i
Rota nel Borgo di Sotto, fino al macello, che hanno alienato le loro proprietà agli inizi del 900, e i Cossio in Borgo di Sopra.
Moro
Nel 1881
la popolazione di Codroipo conta 5834 persone e rivolto 3654.
1883: vengono inaugurate due lapidi fisse in onore di Garibaldi e Vittorio Emanuele.
Il 31 ottobre 1886 si inaugura 1a sede della Banca Cooperativa , dove ora ci sono i Servizi sociali in Piazza Garibaldi.
1890: arrivano i fratelli Savoia da Flambro, in Vicolo della
Roggia. Capostipite Giuseppe, tre figli, nove operai.
Nel 1890 chiedono di posizionare una nuova ruota per la forza
motrice dell’acqua acqua. A Pozzo, nel 1908, costruiscono i pozzi.
1892: caseificio a Zompicchia diretto da
Giuseppe De Tina.
1894: alla Trattoria
al Cacciatore si costituisce il Club Ciclistico Codroipese per gare in bicicletta, affiliato al Touring Club Italiano. Viene istituita la fanfara ciclistica unica in Friuli e il velodromo sta in Foro Boario.
Il problema delle bici sono i fori provocati dai chiodi dei carri.
1894: inaugurazione campane. 1897: primo vigile urbano, Michele Del Fabbro, cui viene riconosciuta la percentuale sulle multe. 1899:
numerazione case e denominazione delle vie su ordine del prefetto Germonio.
1902: sistemazione piazza dei grani. 1903:
disastro ferroviario di Beano.
27 agosto:
elettricità a Codroipo con 16 fanali a petrolio a riverbero. L’ultimo treno a Codroipo arrivava alle 23.39, gli alberghi
chiudevano alle 23.
Chi camminava non vedeva niente.
1904: Scuola elementare Goricizza-Pozzo, con il maestro Piccini. 60 allievi per ogni maestro. In 4 aule 230 alunni.
1904: inaugurate le Scuole elementari di Biauzzo, su progetto di Ongaro Giulio De Rosa.
1905: all’Albergo Roma, geestione Marcassa, la società telefonica
apre il servizio telefonico interurbano con la prima cabina telefonica.
1905: Approvato il progetto del nuovo macello comunale 1907: approvato il progetto della nuova pescheria
comunale in via nuova, con l’impresa Flaminio Cengarle, per 4mila
lire di spesa.
1908: In Filanda lavorano 250 persone
1909: inaugurazione albergo alla Stazione, realizzato da G. Battista D’Aronco di Udine.
1910: Inaugurazione scuole elementari di Piazza Dante, per 102mila lire, costruttore Flaminio Cengarle proprietario di
villa Flaminia
1911: nuova sede per la Banca
Cooperativa.
1911: Il teatro Bellini
viene alienato per lasciar posto al Pastificio Quadrivium.
1912: giuramenti classe1891 in Viale Duodo
1913: caserma di Viale Duodo in
costruzione per una spesa di 300 mila lire. 13mila mq per 300 soldati artiglieri e
12 ufficiali.
1913: inaugurazione del poligono attivo fino a fine anni
60. Sergio Pezzi ingegnere progettista.
1914: vecchia torre o
torrate, due torri gemelle. Una abbattuta nel 1855, l’altra a fine anni 50.
1914 : la giunta municipale approva la nascita della cucina economica per i bisognosi.
2° parte a cura di Maurizio Zorzini.
Funerale di Liliana Campanelli di via mulini. Foto in Via Friuli, appena piantati i tigli. La balilla all’altezza dell’odierna Oasi Informatica.
1963: Via Roma allagata
“ Ogni
foto è un tuffo nella storia lunga 40 anni che va valorizzata. Va bene
l’archivio digitale ma non deve rimanere tale. Bisognerebbe tradurla in dvd o libro così da essere fruito da un numero maggiore di persone.
E’ necessario sensibilizzare alla raccolta di ulteriori
immagini.
Diventa così un patrimonio che deve rafforzare
il senso di appartenenza al territorio“ha dichiarato Tiziana Cividini, assessore alla cultura di Codroipo.
Altri
appuntamenti seguiranno l’ordine dei decenni.
Questa la promessa di Egidio Moro e Maaurizio Zorzini.
Con la soddisfazione del folto pubblico e della stampa codroipese.