CONCERTO Vocale e strumentale in memoria di Suor Amelia Cimolino – SEDEGLIANO (UD) – Teatro Plinio Clabassi 17 aprile 2016
teatro “P.Clabassi” di Sedegliano, grande Concerto lirico e strumentale per ricordare l’insigne figura di
Suor Amelia Cimolino, la “Madre Teresa dell’ovest”, nata a Carpacco nel 1912 e scomparsa nel
2006. Missionaria in India, ha fondato il Villaggio dell’Amore ed è stata
insignita di importanti riconoscimenti internazionali.
Copernicoro, diretto dal Maestro Serena Vizzutti, formato da allievi,
insegnanti, personale ATA del Liceo Scientifico Statale “N.
Copernico” di Udine, elementi dell’orchestra “VariEtà d’Arco” diretta dal Maestro
Elena Allegretto, che riunisce allievi di diverse età provenienti da alcune scuole di musica private
dell’hinterland udinese, il mezzo soprano Elisabetta Jarc, il tenore Salvatore Moretti, il soprano Laura Ulloa. Il
concerto è promosso dall’Associazione
“Amici del Teatro Plinio Clabassi”,
presieduto dalla signora Gianna, in
sinergia con il Comune di Sedegliano, il patrocinio del Club Unesco di Udine e
dell’ Associazione Polse Ollavina Halli.
le numerosi partecipazioni a concerti sia in Italia che all’estero e i vari
riconoscimenti ottenuti, si è esibita a
Trieste nell’Ave Maria tratta dalla Buona Novella di Fabrizio De Andrè.
La
sua carriera lo vede studiare canto solistico fin dal 1999 ed esibirsi come
solista in numerosi concerti anche fuori
regione, e in collaborazione con l’Orchestra dell’Opera Giocosa del Friuli
Venezia Giulia. Un’interpretazione sempre sicura la sua, a dimostrazione di una
non comune passione per il canto.
ELEMENTI
dell’ORCHESTRA VARIETA’ D’ARCO fondata
nel 2010 dalla violista Elena Allegretto, titolare della scuola di musica
“E.M.M.A. di Treppo Grande e anche direttrice. Riunisce
allievi dai 7 ai 55 anni e vuole essere opportunità di condivisione e
aggregazione musicale. Ha vinto il 2° premio al primo concorso nazionale per
giovani musicisti “Città di Palmanova”.
Presentano opere di Schumann, Thomas, Beethoven, Bach. Violino e pianoforte la Prof. Elena
Allegretto.
Esecutori: Al violino Barbieri Aurora, Buttazzoni Emma, Milan Arianna. Pianista Elena Allegretti
LAURA ULLOA, soprano: Nata
a L’Avana (Cuba), diplomata con merito al Conservatorio Amedeo Roldán, è solista
presso l’Opera Nazionale di Cuba. Grand Prix del celebre concorso di canto Raúl
Camayd 2014 (Cuba) e Premio di Interpretazione in Germania nel 2015. Il debutto
nel ruolo di protagonista avviene nella Zarzuela cubana più prestigiosa,
Cecilia Valdés, e poi nell’Opera contemporanea Cubanacan. Ha interpretato Cavalleria Rusticana, opere sacre come Requiem
e Stabat Mater. Attualmente sta perfezionando i suoi studi di canto al
conservatorio Tomadini di Udine.
Dalla
zarzuela cubana, Laura Ulloa interpreta
CECILIA VALDES
Cecilia Valdés è il più osannato romanzo cubano.
Scritto da Cirilo Villaverde a metà del
1800. Protagonista è Cecilia Valdés, mulatta quasi bianca dalla bellezza
straordinaria, con un’unica aspirazione: sposarsi con un uomo bianco e poter
godere di quei privilegi che suoi natali le negano. Porta con sé il sigillo di
una nobiltà negata, incarnata dal celebre cognome Valdés, prova di una
paternità illegittima, frutto della relazione tra la madre, Charo Alarcón, e Don
Cándido Gamboa immigrato spagnolo arricchitosi con il traffico di schiavi e con
una redditizia piantagione di zucchero. Cecilia si innamora di Leonardo Gamboa,
figlio di Don Cándido. Nonostante la sua ardente passione per Cecilia,
Leonardo, decide di sposare una giovane della
sua classe sociale. Cecilia, condannata ad un amore illecito in nome di una
ingiustificabile purezza di sangue, chiede al fedele amico, il musicista
mulatto José Dolores Pimienta, di evitare il matrimonio. Il giovane, pazzamente
innamorato di Cecilia, uccide Leonardo. Poi Cecilia si ritira in convento.
appartiene né al mondo dei mulatti, né a quello a cui è ingiustamente
ricondotta, quello dei bianchi. Cecilia si sente diversa rispetto all’universo
che la circonda. Si comporta come una bianca, crede di essere una bianca,
eppure può amare ma solo in una condizione di illegittimità. Cecilia è metafora
della Cuba della transizione, splendida mulatta violata dalle ignobili mani del
governo e amata teneramente da un popolo, il suo popolo, paradossalmente senza
voce. L’epilogo finale, ovvero l’omicidio di Leonardo, è un atto estremo, eccezionalmente
non punito, per riappropriarsi della Terra/Donna, ingannata, sfruttata e usurpata
dall’Altro, ridonandole una dignità rinnovata nel riconoscimento nazionale di
Repubblica.
Copernicoro, formazione di 70 tra allievi, professori, personale Ata dell’Ist. statale “N. Copernico” di Udine.
brani eseguiti sono tratti dal repertorio tradiz. friulano, classico e popolare
di varie regioni italiane ed estere e da colonne sonore di film. Oltre a
esibirsi in varie iniziative regionali, ha partecipato per 3 volte alla
Rassegna Internazionale di cori presso il Municipio di Vienna; ha tenuto
concerti a Budapest, Monaco di Baviera, Praga, e in vari luoghi d’Italia. Nel 2003 è stato scelto come migliore coro
studentesco della provincia di Udine. Ha ottenuto premi in numerosi concorsi
nazionali e internazionali. E’ in partenza per Bratislava, in Slovacchia, dove
parteciperà a un prestigioso concorso di
cori.
Al
pianoforte: Lucia Zavagna e Michele Trevisan – Dal 2002 dirige: il maestro Serena
Vizzutti Diplomata in arpa con il
massimo dei voti presso il Conservatorio Tomadini di Udine, si è perfezionata
con la prof. israeliana Judit Liber. Oltre al Copernicoro, dirige i Pueri et
Juvenes Cantores del Rojale. È docente di arpa presso la scuola di musica “città
di Codroipo”. Il Copernicoro è in partenza per Bratislava, per partecipare ad un prestigioso concorso pe cori.
Gianna Cuberli Clabassi e Antonietta Cimolino