CROCIERA COSTA DIADEMA ai FIORDI NORVEGESI con Abaco Viaggi

CROCIERA COSTA DIADEMA ai FIORDI NORVEGESI con Abaco Viaggi 9-16 ag 24

CROCIERA COSTA DIADEMA ai FIORDI NORVEGESI con Abaco Viaggi 9-16 ag 24

Crociera ai Fiordi Norvegesi?  Viaggio dall’andamento lento, illuminato dal sole che non tramonta mai, alla scoperta delle coste , tra mare e cielo.

Dal 9 al 16 agosto 2024, ho avuto il piacere di vivere questa esperienza, con 21 viaggiatori. Nella mia ventesima crociera, 7 con Costa e 13 con Msc. Ancora mi piace dormire dondolata dalle onde, e scendere nei vari porti, e ammirare paesaggi sempre nuovi, ogni giorno. Già, che sia questo il bello della crociera? Prima di rivelarlo, vi racconto questa, organizzata da Abaco Viaggi – Fino in capo al mondo.

9 agosto 24: Primo giorno.

Partiamo, in pullman, da Palmanova, Codroipo, (Ud), Portogruaro (Ve), San Stino di Livenza (Ve) e Mestre (Ve) per Bologna, aeroporto. Volo Neos e Costa: partiamo, volo NO 5090, ore 11.30 per Amburgo (Germania) Arrivo ore 13.30 ad Amburgo. Ore 14.00, in Bus verso Kiel (Germania) , 98 km, per imbarco su Costa Diadema.

In strada, verde a distesa libera, pale eoliche in parata. Pioggerella e diluvio schizzano sull’asfalto. Ore 15.00 siamo aKiel: qui bici, caschetti, felpe, monopattini verdi. E pioggia e cielo plumbeo e caseggiati senza saracinesche, forse non hanno nemmeno le tende. Eh già, devono prenderselo tutto il raro sole! ore 15.30, in fila per imbarco. E, poi, di prassi: cabina 6239 con balcone, prove di emergenza con punto di riunione da raggiungere, poi cena al ristorante Corona Blu (inserito nel buffet) al 10°piano. Tutti sono gentili, qui. Intanto aspettiamo le valigie.

Giusto, dimenticavo: abbiamo lasciato la valigia a Bologna e l’abbiamo ritrovata in cabina. gran comodità!

2° giorno – 10 agosto 24: Copenaghen – Danimarca, il paese del VENTO

I primi popoli venivano dal Danubio, impauriti da Attila. Erano i DANI del Danubio o la MARCA dei Dani: da qui il nome Danimarca. Il primo imperatore – Harald –  è noto a tutti, perchè si chiamava BLU TOOTH o Dente Blu.   I primi popoli erano i Vikinghi, da Vik -Fiordi, quindi, Uomini dei fiordi. Conoscevano 28 alfabeti, ma non sapevano scrivere. L’imperatore Harald ha introdotto la nuova religione cattolica romana e l’alfabeto romano.

Copenaghen è nata dall’isolotto o porto dei mercanti di aringhe.

Copenaghen è una città che si svela a poco a poco, come un segreto raccontato in un sussurro.  Le case color pastello si specchiano nell’acqua, creando un quadro vivente che cambia con la luce del giorno. È una città che ti accoglie con un abbraccio sottile e ti invita a esplorarla senza fretta.

La bellezza di Copenaghen non è solo nei suoi edifici eleganti o nelle sue strade pulite, ma nelle piccole cose: una bicicletta appoggiata a un muro, un fiore che sboccia in un giardino urbano, il sorriso di un passante che sembra voler condividere con te un po’ della sua serenità. Qui, tutto sembra al proprio posto, come se il tempo avesse trovato il suo ritmo perfetto.

E poi c’è la Sirenetta, piccola e silenziosa, seduta sulla sua roccia, che guarda il mare con una malinconia che ti entra dentro, raccontandoti storie di desideri e speranze non dette. Costruita nel 1913, oggi ha la testa in bronzo pieno, ma, nel tempo, è stata devastata e mutilata più volte.  Nasce da una delle fiabe di Hans Christian Andersen, nato nel 1805 a Odense, scritta in Svizzera.

Si ispira a una storia triste, autobiografica, per adulti, in cui una ragazza avrebbe dovuto uccidere l’uomo che amava. Ma non ci riuscì.  Copenaghen è una città che ti invita a vivere lentamente, a goderti il viaggio più che la destinazione. È un luogo dove ti senti a casa anche se è la prima volta che ci metti piede, perché ti accoglie con la sua calma, la sua bellezza discreta e la sua atmosfera unica. E quando alla fine te ne vai, sai che una parte di te rimarrà sempre lì, tra quelle strade tranquille e quei canali scintillanti.

E, poi, c’è la piazza con il Palazzo Reale, in stile italiano, pure con la copia di San Pietro. I reali vivono in modo semplice e modesto: sono la Regina Benedetta, e le sorelle principesse Margherita e Isabella. Vi troneggia la statua  di Re Federico 5° a cavallo. Egli fu il re che non voleva essere un re, ma era innamorato di Roma, dove avrebbe voluto vivere per sempre. Per questo fece costruire la copia della cupola di San Pietro.

E, la sera, dopo lo spettacolo in teatro, “Un MARE DI STELLE”, nel buio del Mar Baltico, ad ammirare pianeti e costellazioni, condotti dal comandante IGNAZIO GIARDINA. Peccato che il vento e la pioggia non mi abbiano attratta al dodicesimo ponte!

Il comandante Ignazio Giardina

3° giorno: 11 agosto 24: Navigazione nel Mare del Nord, attraversato dalla corrente atlantica, linea di energia, che muove l’intero oceano. Serata Elegante, con foto insieme al comandante e presentazione staff.

comandante su nave Costa Diadema

il comandante Ignazio Giardina

4° giorno: 12 agosto 24: Geiranger, fiordi patrimonio Unesco dal 2005.  Tra architettura iconica e fiordi da cartolina

La punta assomiglia a una freccia. La strada panoramica o Strada delle Aquile è aperta tutto l’anno, fin dal 1954.  Ha 12 tornanti, 9 ponti, 11 fattorie pochi animali: mucche, cavalli, pecore, capre, lama. Tanti gli alberi di sorbo, dalle bacche rosse, betulle nane, rose della gente povera e di cotone. I boschi hanno la mappa dei sentieri segnalati con lettere.

Si tratta di un angolo di paradiso protetto e preservato, con imponenti scogliere montuose e le famose cascate delle sette sorelle, che si si riversano nelle acque del fiordo, una vicina all’altra, a forma di bottiglia.  Perché le sette sorelle? La triste storia narra che sette bellissime principesse troll, in fuga da un corteggiatore indesiderato, un principe innamorato, da ubriaco, di una delle sette sorelle, ma da savio, non si ricordava di quale. Così era diventato alcolizzato. Le sette sorelle furono sorprese al sorgere del sole, trasformandosi nelle sette splendide montagne. In pullman fino in cima, a 1495 metri sul livello del mare, da dove ammirare  un panorama fatto di più di 200 cime montuose ricoperte di fiori di tutte le tonalità del rosa.

Montagne come giganti appisolati sull’acqua a specchio verde, salmoni saltellanti, casette rosse in miniatura e musica celtica sulle barchette, rosse. Curve verdeggianti spalancano sipari da cartolina e le pupille danzano sul solo immaginato, finora. La giornata è gradevolmente fresca. In cielo, nuvole pittrici ammirano la tela e giocano a nascondino. C’è sole, tutto il giorno. Spettacolo raro! Ci si ferma su tre punti panoramici: la prima terrazza è a 675 metri  sul livello del mare.

I TROLL:  Sono creature mitologiche spesso raffigurate come giganti o esseri mostruosi che vivono nelle foreste, montagne e grotte remote. Sono noti per essere selvaggi e malvagi, ma anche ingenui e stupidi, con una particolare avversione per la luce del sole, che può trasformarli in pietra. Questi esseri fanno parte del folklore norvegese e sono stati tramandati attraverso storie e leggende, rappresentando le forze della natura e il mistero dei paesaggi nordici. Hanno il naso lungo per mescolare la minestra. Quando è troppo calda, con il naso la si raffredda. Hanno 4 dita sulle mani e sui piedi e il sederee a coda di cavallo. Si narra che portassero nei boschi i bambini nati diversamente abili.

5° giorno:  13 agosto 24  BERGEN, 300 mila abitanti, circondata da 7 montagne, è la seconda città norvegese per importanza. Significa Molo. Città studentesca, ospita 30mila studenti dall’estero e dalla Norvegia, ha dato i natali a Edvard Grieg, pianista, il 15 giugno 1843. Ha molti edifici in pietra, tra cui il castello e la torre. Città della Lega anseatica, deteneva potere commerciale e politico, finoa  quando, nel 1600, i governi stufi del loro potere, li tagliarono fuori dalle rote commerciali. Da allora, Bergen ha perso la sua importanza.

6° giorno: 14 agosto 24  Stavanger e dintorni. 148mila abitanti. Nel 2025 compirà 900 anni.

Città internazionale, è la capitale del petrolio. Nel 1969 è stato trovato  e, da allora, tutto il territorio si è arricchito.  Fino ad allora era un paese poverissimo. Il porto è caldo, per effetto della corrente del Golfo. La Regina Sonia ha inaugurato, nel 1990, il museo del petrolio, unico al mondo.

Sosta panoramica alle tre Spade e alla Fattoria del Ferro del 1300.

A Stavanger, il cielo sembra dipinto a mano, con le sue sfumature di blu che si riflettono nel mare cristallino, un luogo dove la natura abbraccia l’anima. Passeggiare per le strade di Stavanger è come vivere in una cartolina, tra casette colorate del 1700 –  di legno, isolate con carta di vetro e catramata, a liste 5 x 5, in modo da asciugare il legno bagnato –  e l’aria frizzante del mare.  Con 260 giorni di pioggia all’anno, abbiamo trovato perfino uno spicchio di sole.

Stavanger è un angolo di paradiso dove la bellezza selvaggia dei fiordi si incontra con la quiete rassicurante della natura, regalando emozioni che toccano il cuore. Ogni tramonto dipinge il cielo di colori caldi e avvolgenti, come un abbraccio della natura che invita a sognare e a lasciarsi trasportare dalle emozioni.

E, poi, in nave, la serata in bianco, con spettacolo, festa fino a tardi e magnifico buffet in piscina…

7° giorno: 15 agosto 24: Navigazione verso Kiel, Germania e serata italiana.

Tra tante opportunità, per tutti i gusti, anche il momento del saluto in teatro, con indicazioni sullo sbarco e presentazione dei vari staff di bordo. Una stra-ordinaria direttrice di Crociera, Daniela Di Croce, ha messo cuore ed emozione in ogni sua parola, coadiuvata anche dal comandante Ignazio Giardina. Ora serale, ci siamo vestiti da bandiera itlaiana, per la serata dedicata alla nostra nazione.

8° giorno, 16 agosto 24: Sbarco e rilascio cabina ore 8.00. Partenza in bus ore 9.30. Partenza NEOS NO 5091 ore 16.00 (un’ora e 30′ di ritardo) posto 22 F ed E. Arrivo a Bologna ore 17.30.

Il primo saluto? Quello del gabbiano: forse è abituato o, forse, aveva voglia di viaggiare lontano dai lidi conosciuti. Chissà!

Intanto, scendendo dalla nave, tra la folla, ho visto un bambino piangere, girandosi indietro. “Voglio la nave!” ripeteva. Lacrimoni sinceri rigavano il viso cinquenne. Fa effetto, in effetti, sbarcare dalla nave da crociera, dopo una settimana di mare negli occhi e ogni agio possibile.

Lo ha fatto anche a me, nonostante la ventina di volte in cui sono sbarcata. Stavolta da Costa Diadema, che mi ha portata ai Fiordi Norvegesi.
Certo che il fascino di essere, ogni giorno, in un luogo sconosciuto è innegabilmente potente.
Quali sono stati?
Copenaghen, in Danimarca, Mar Baltico, Mare del Nord, Geiranger, con le 7 sorelle – cascate – il Nordfjord, la gola di Flydal, Bergen, Stavanger, con le casette di legno del 1700.
Dove? In Norvegia.
In più, la nave, con ogni ben di Dio a livello culinario, gentilezza, spettacoli, libertà di fare ciò che si desidera, in buona compagnia di venti crocieristi Abacoviaggi.
Ok. Quasi quasi copio quel bimbo. E, sì, perché invidio la sua naturalezza sincera.
E, vorrei anche io girarmi e dire “Voglio la naveeee”…

La prossima crociera? Capo Nord e Tromso… Intanto mi godo i ricordi e le meraviglia che ho avuto la fortuna di ammirare. In compagnia di un bel gruppo: Abacoviaggi, naturalmente!

www.abacoviaggi.com

Costa Diadema: itinerari, cabine, foto e ponti

Costa Crociere
https://www.costacrociere.it › navi › diadema

 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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