Dal “Nostro giornalino” – Assoc. Down Fvg di Udine – Qualcosa sta cambiando
Questo giornalino è la realizzazione di un sogno di Carlo Andrea Paroni. Con le offerte libere raccolte con il libro “Da e per Carlo Andrea” è stata resa possibile la stampa e una serie di incontri operativi.
A pagina 19: TEATRO “QUALCOSA STA CAMBIANDO” in un DILUVIO DI EMOZIONI
Tra i titoli in cartellone della rassegna “Uno per tutti, tutti per il teatro” eccone uno inusuale: “Qualcosa sta cambiando”. Sì, ci vai. Andare a teatro a Bertiolo è sempre una bella esperienza, perciò…
Già nell’atrio l’atmosfera che respiri ti fa gioiosamente pensare che qualcosa di speciale stia per accadere. Le prove degli attori si prolungano e sono quasi le 21! Aspetti con pazienza. Ecco, si apre la porta che ti vede entrare in teatro. Scegli un posto…quello che ti piace…quello che ti fa star bene. Non sai ancora che “Qualcosa sta cambiando” cambierà, in meglio, anche te. Buio in sala. Una voce di uomo, dolcissima, sapientemente dosata nelle pause, ti incanta. “E’ meglio essere o apparire?” chiede.
Bella domanda! Tranquillo, nessuno si aspetta da te una risposta così difficile! “Meglio saper aspettare, meglio mettersi in ascolto” continua quella bellissima voce. Poi, silenzio. Pesante, come masso nell’aria. Immobile. “ Si può giocare con una sedia a rotelle? Può danzare chi ci sta sopra? Cosa si può creare con una ruota?” “Sì, perché se Io sono diversamente abile, Tu sei diversamente sano, ed entrambi abbiamo un cuore che pulsa, cellule che girano, corpi che respirano, anime che creano. Ognuno diverso. Ognuno libero. Di ascoltare il silenzio o dirigere l’orchestra del cuore che pulsa.”
Ancora una domanda: “Ti sei mai chiesto quale funzione hai?”
Sul palco ammiri attori in libera espressione, al ritmo di musiche magnificamente appropriate. Tutti vestiti di nero. Cosa succede? Alcuni di loro scendono e vengono verso di te. Senza distinzione tra “diversamente abili e diversamente sani” ti danno la mano. Qualcuno si ferma, ti dona un sorriso ed una calda carezza.
Ed è cambiamento! E’ emozione calda e buona! La dolcissima voce di Marco invita il pubblico a salire sul palco. “ Oh! Dio, sul palco? No, non ci vado io. Mi vergogno. E poi, cosa ci vado a fare?” La voce ti dice, quasi con pudore “Vai. Non ti capiterà più un’occasione così”. E d’istinto ti alzi. Anche tu, come tanti altri. Non te ne accorgi ma sei sul palco, e vedi la tua sedia vuota. Tocchi chiunque incontri. Accarezzi e sei accarezzato. Ami e sei amato. Che miracolo! E ti senti anima che respira e che ha voglia di esprimersi e che non ne può più di tutte le maschere che ha addosso. “Basta maschere! Mettiamo in luce quello che siamo veramente. Tutti siamo stati bambini ma ce ne siamo dimenticati”. Balli, sì, anche tu balli e ti muovi e ti diverti perché non ti chiedi più se sei goffo, se sei brutto, se sei mal…cosa?
Anche tu sei attore di un’esplosione umana che qualcuno chiama semplicemente “Teatro”, di un gruppo che incontra il singolo e gli dà la possibilità di esprimersi. Così il gruppo…cresce!
E’ difficile mettersi in gioco, lo sai, eppure ci stai riuscendo. E capisci che il Teatro, alla fine, non è che una cosa: un RESPIRO DI GRUPPO dopo aver spaccato l’ultimo muro che ti divide dagli altri con il CORAGGIO DI AVER PAURA. E mostri la faccia, l’anima, con fiducia e rispetto per chiunque ti sia accanto. Con lui passeggi in un sogno perfetto nei magici attimi di un teatro o, meglio, di un’opera d’arte, che ricalca la VITA di tutti gli esseri umani.
Con la gratitudine per chi ti ha donato la possibilità di “cambiare qualcosa nell’assoluto dentro”: Le compagnie teatrali “Oltre quella sedia” di Trieste e “Tortulini in brodo” e, naturalmente, “Clâr di Lune” che le ha invitate a Bertiolo. Per Te. Per tutti quelli come Te.
Oltre quella sedia
..parole tanto sentite riempiono di motivazione l'intero gruppo, Pierina, credimi!
lo dico a nome della compagnia tutta! GRAZIE
gianna