Fiaba Il Fantasma PuzzaPuzza
6 agosto 2021, ecco la fiaba nata con la collaborazione di Sebi e Vinc, 10 e 7 anni.
Ci siamo divertiti – e molto – a farne i versi e a spaventare i nostri nasi con le …puzze di PuzzaPuzza!
Ecco la fiaba: consigliata per bambini da 3 a 6 anni
Tanto, tanto tempo fa, in cima a una montagna, c’era un castello.
Con i portoni e le torri e le ragnatele e i fantasmi.
I fantasmi?
Ecco perché nessuno voleva andarci, nemmeno gli orchi pancioni e gli stregoni dormiglioni.
E nemmeno gli abitanti del paese, che stava lì sotto.
Avevano sentito dire che, nel castello, viveva un fantasma, tutto solo. Non l’avevano mai visto, ma sapevano che puzzava di una puzza puzzosissima: per questo lo chiamavano PuzzaPuzza.
Lui, invece, avrebbe preferito essere “il Signor Fantasma del castello” e invitare la gente a pranzo o a cena o, almeno, a una partita a scacchi volanti.
Per questo si teneva pronto, profumato, pettinato e vestito col lenzuolo più pulito che aveva: quello lavato cento anni prima.
Una notte, proprio nel mezzo del fracasso dei tuoni, sentì bussare.
“TOC TOC.” “Che ci sia qualcuno che viene a farmi compagnia?” pensò, tutto contento.
Non credeva alle proprie orecchie mentre scendeva dal letto e correva giù, ad aprire.
“TOC TOC.”«Frrrrr… che freddo!» si sentì dire da…
Da?
Da un vecchierello col naso a pomodoro e il viso di neve che si era perso nel bosco.
Lo fece accomodare, ma, proprio mentre andava in cucina a preparargli una camomilla calda, ecco che gli scappò un PRRROOOTTT!
Una nuvola di puzza grigia invase il castello e il vecchierello stava per svenire. PuzzaPuzza si chinò per aiutarlo ma… gliene scappò un altro e un altro e un altro ancora.
“PRRROOOTTT… PRRROOOTTT”
Il vecchierello tossiva e tossiva e non riusciva a respirare nemmeno un filo d’aria.
Così, si mise a entrare e a uscire da ogni stanza, ma PuzzaPuzza lo seguiva con: «Scusa, scusa» e, più correva, più PRRROOOTTT faceva e pure PRRUUUTTT e PRRIIITTT e PRRRRRRRR.
Insomma, un concerto per sederino fantasmino quasi famoso!
A un tratto, il vecchierello, trovata la porta di uscita, sparì nel fitto bosco.
Respirata l’aria fresca si fermò e pensò a PuzzaPuzza. Era stato carino con lui, puzza a parte.
Lo aveva fatto entrare e gli avrebbe offerto la camomilla se…
Quel vecchierello era buono e pure mago. Cioè, lo era stato, prima di andare in pensione, ma si ricordava ancora qualche formula magica.
Così decise di tornare al castello, ma, questa volta, con una maschera antipuzza sul viso.
“TOC TOC”
Il Fantasma PuzzaPuzza, in un sol volo, gli aprì. Non credeva ai suoi occhi – e nemmeno alle sue orecchie – perché mai nessuno era tornato al castello per ben due volte.
Il vecchierello soffiò sulla polvere del librone delle formule magiche e lo aprì a pagina seimilaventitre.
Sì, proprio lì, c’era scritto che il Fantasma PuzzaPuzza aveva mangiato solo fagioli stregati, per tanti e tanti giorni. Cioè, da quando era nato, poverino. Tutta colpa del tristristristrisavolo che, golosone com’era, aveva rubato i fagioli nell’orto del Re dei fantasmi.
Quel re, per punizione, aveva deciso che tutti i figli e i nipoti e i trisnipoti di quel tristristrisavolo avrebbero mangiato solo fagioli stregati.
E PuzzaPuzza era proprio il trisnipote!
Ecco perché i PRRROOOTTT gli scappavano in continuazione.
Ecco perché puzzava!
Bastarono solo pochi giorni di erbe del bosco per farlo guarire.
Potè, allora, invitare tutti gli abitanti del paese a una mega festa al castello, che ora era pulito e profumato, come piaceva a PuzzaPuzza.
Ops, scusate, al “Signor Fantasma del castello!”
Pubblicata – a pagina 114 – sull’antologia “Ninna Nanna…ti racconto una favola” Apollo editore.
La puoi ascoltare su www.pierinagallina.it/audio-fiabe