FORTE & CHIARO – Mensile del Medio Friuli – maggio 2017
solidarietà e volontariato
di volontariato ( Madagascar, Kenia e
Bolivia) si è aperto con Manuela Miculan e Luca Turco che hanno narrato il loro viaggio di nozze in
Madagascar. Perché andare proprio là?
erano nate le bomboniere che avevano donato ad amici e parenti, un cuore di
acciaio riciclato, il giorno del loro matrimonio, nel settembre 2015.
Letteralmente.
loro prendere decisioni radicali.
Bottega del Mondo, di cui Manuela e Luca sono collaboratori. La serata ha preso avvio con la proiezione
del filmato, descritto da Luca in persona.
vari colpi di stato che ne hanno lacerato l’economia e la scolarizzazione. Chi
governa, infatti, si disinteressa della gente. Ora ci sono i cinesi che,
rispetto ad altri, almeno lasciano infrastrutture. Oggi le attività redditizie
in Madagascar sono il brigantaggio e la ricerca delle pietre preziose. Ma i ricercatori hanno devastato il
territorio e lasciano dietro di loro
terra bruciata. Hanno abbattuto
foreste di palissandro e saccheggiato. Ciò che funziona è la telefonia. Tutti hanno il cellulare che usano per
spendere e comunicare. I cellulari
costano poco e la Telecom locale è
capillare e fornisce servizi a poco prezzo.
La religione più diffusa è la cristiana. Il Madagascar è terra piena di
contrasti e contraddizioni, dagli spazi dilatati. La AN7 è l’unica strada, lunga mille
km.”
viaggiato, fermandosi nei vari laboratori collegati alla Bottega del Mondo.
piccole biciclette, oggetti con le corna degli zebù. hanno visto famiglie
spaccare pietre e bambini costruire mattoni per tante ore al giorno. Hanno
capito la fatica che sta dietro ogni oggetto fatto a mano e in condizioni
spesso poco consone all’umanità.
popolazione.
grande orfanotrofio e lì hanno lasciato il cuore. ” La cosa più dolorosa è che non si può
salvare tutti e ciò vuol dire che gli altri sono condannati. Difficile uscire
dall’orfanotrofio lasciando andare le piccole mani fiduciose. Ancor più
difficile dire “No” a occhi supplichevoli e pieni di speranza. Chiudere il cancello, girar loro le spalle
lasciandoli dentro, come prima, da soli… sensazione impossibile da
trasferire”.
i presenti. Quel colpo al cuore che ha il sapore dell’impotenza, della
tenerezza e dell’istinto di prendere quei bambini e tenerli con sé. Sapendo bene come ciò sia impossibile.
c’è solo da sperare che finisca nelle mani giuste.
chiede un dazio improponibile e il materiale viene depredato”. Cosa si può fare allora?
Comprare nei negozi equosolidali è l’unico modo per garantire uno stipendio
equo e la scolarizzazione dei bambini.
il riso abbondi sulla bocca degli stolti.
velocemente si arriva a produrre una risata vera attraverso il contatto
oculare, la giocosità e la gioia tipiche
dei bambini. La ragione per cui è chiamato Yoga delle risata è perché si
combinano esercizi respiratori dello Yoga.
Ridere fa buon sangue, dicevano i
nostri saggi vecchi. Ma oggi si ride sempre meno. Ed è un peccato, perché
ridere non è sinonimo di assenza di problemi e di vita paradisiaca, alquanto
improbabile, ma è voglia di ridere nonostante i problemi di tutti e di sempre.
In soccorso arriva lo Yoga della risata, un metodo unico, che sta diffondendosi
rapidamente nel mondo, dove ognuno può ridere senza barzellette, senza umorismo
e gags comiche. Insomma, è un metodo rivoluzionario per RIDERE SENZA MOTIVO.
Ridendo come forma di esercizio,
corpo non avverte la differenza tra una risata reale e una indotta (se fatta
volontariamente) e si producono gli stessi benefici sia a livello fisiologico
che psicologico. In pratica, il
cervello non sa distinguere tra la
risata vera e quella indotta e, quindi, produce gli ormoni del buonumore.
indiano, il Dr. Madan Kataria, cominciando con 5 persone nel 1995 in un parco
di Mumbai, e si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, contando attualmente
migliaia di Club della risata in oltre 65 paesi del mondo. Il Dr. KATARIA porta
avanti un importante messaggio pacifista. Egli afferma che : “ RIDERE non
conosce confini, non fa distinzioni di razza, credo religioso o colore ed è un
LINGUAGGIO UNIVERSALE che può unificare il mondo”.
medicina”.
applica lo Yoga della risata grazie a Teacher certificati, tra cui Rosa Fiume,
già insegnante e ora testimonial e docente di questa disciplina.
workshop alla “Casa dei suoni” durato otto ore, che è valso il diploma di 1°
livello ai frequentanti.
finiva nella giornata insieme ma è continuata per 21 giorni. A un’ora
stabilita, ogni coppia di Buddy, o amici conosciuti al corso, si è sentita per ridere insieme per un minuto.
successivo è quello di ridere, anche da soli, per 10-15 minuti al giorno, continuativi.
risata questa deve essere forte e fragorosa e provenire dal diaframma.
essere, insomma, una risata di pancia.
immaginare.
seria.