IL NUOVO PAESE, Magazine del Medio Friuli, ottobre 2024

IL NUOVO PAESE, Magazine del Medio Friuli, ottobre 2024

IL NUOVO PAESE, Magazine del Medio Friuli, ottobre 2024

Il Nuovo Paese è un magazine di cultura, società, turismo del Medio Friuli. Ecco gli articoli che ho scritto per il numero di settembre-ottobre 2024

GLI ADOLESCENTI OGGI, TRA SFIDE E OPPORTUNITÀ

Vivono in un tempo di luci e ombre, gli adolescenti di oggi. Un tempo in cui tutto sembra scorrere troppo in fretta, in cui il presente è già passato e il futuro è un foglio bianco da riempire, ma con troppa fretta. Cresciuti a stretto contatto con la tecnologia, navigano in un mare d’informazioni infinite, dove tutto è a portata di mano e, allo stesso tempo, sfugge via in un istante. Sono figli di smartphone e connessioni globali, ma il loro cuore è sempre alla ricerca di qualcosa di più autentico, di quel senso che si trova oltre lo schermo, oltre i “like” e i follower.

La tecnologia ha trasformato la loro vita in una danza tra la libertà di esplorare e il peso delle aspettative. Sanno molto di più rispetto alle generazioni precedenti, hanno accesso a mondi che i loro genitori potevano solo immaginare. Eppure, quella stessa tecnologia che li rende protagonisti del mondo, li confina spesso in un luogo silenzioso, dove l’ansia si annida tra le notifiche e il confronto con gli altri diventa un giudice implacabile.

Ma chi sono davvero, questi adolescenti? Sono come gli altri, come noi una volta. Sono esseri umani in cammino verso la scoperta di sé, sfidati da un mondo che li osserva e li spinge verso modelli spesso irraggiungibili. La loro ricerca d’identità è un viaggio accidentato, in cui si trovano a dover navigare tra molteplici aspettative, quelle della famiglia, della scuola, della società, e non ultime, le loro stesse aspettative.

Eppure, c’è in loro una scintilla nuova, una luce che illumina le loro lotte. Sono più aperti, più disposti ad abbracciare la diversità in tutte le sue forme. Non temono di mettere in discussione le norme che da sempre sono sembrate immutabili. Si alzano in piedi, si fanno sentire, parlano di equità, di giustizia sociale, di diritti, temi che per loro non sono astratti, ma carne e sangue, futuro e speranza.

È vero, c’è un aumento preoccupante di ansia, depressione e disturbi alimentari, e molti di loro si sentono sopraffatti. Ma c’è anche una nuova forza in questa generazione. Sanno chiedere aiuto, non hanno paura di dire che qualcosa non va. E questo è già un cambiamento profondo, perché riconoscere la fragilità è il primo passo verso la guarigione.

L’istruzione rappresenta un altro campo di battaglia. Essere sempre all’altezza, sempre in corsa per un successo che sembra sfuggire di mano. Il mondo del lavoro li aspetta, ma con un volto che cambia continuamente. Le professioni del futuro sono ancora da scoprire, e la necessità di prepararsi ad un domani incerto può essere schiacciante. Tuttavia, anche qui, gli adolescenti sanno trasformare le sfide in opportunità. Sono pionieri del digitale, creano contenuti, danno vita a nuove forme di comunicazione, e molti di loro già sognano di lasciare un segno attraverso l’innovazione e l’imprenditorialità.

Ma, forse, ciò che li rende davvero straordinari è la loro consapevolezza di essere parte di un tutto più grande. Sentono la responsabilità verso il mondo, verso il pianeta. Lottano per l’ambiente, per i diritti umani, per un futuro più giusto e sostenibile. Si uniscono, fanno rete, dimostrano che la forza di un ideale può superare ogni confine.

Gli adolescenti di oggi sono come il vento: invisibili, ma con una potenza straordinaria. Solcano un mare di incertezze, eppure non perdono mai la rotta. Le sfide che affrontano sono grandi, ma altrettanto grandi sono le opportunità. Hanno il potere di cambiare il mondo, e lo sanno. Il loro viaggio è appena iniziato, e già si intravedono le prime scintille di un futuro nuovo, sorprendente e pieno di promesse.

ERIKA E JESSICA: il primo matrimonio al femminile a Codroipo

L’aria del Municipio di Codroipo, sabato 14 settembre, era intrisa di emozione, di attesa, di quella speciale vibrazione che si avverte quando l’amore si manifesta in tutta la sua forza. Nella sala consiliare, gremita di amici e familiari, alle 11.00 in punto, sono entrate, felici e luminose, mano nella mano, Erika e Jessica.

Erika Ottaiano, 32 anni, di Codroipo, vive a ritmo di passione. Da ballerina di danza classica e moderna fino ai vent’anni, è insegnante di Zumba e agente di viaggio. Al suo fianco, Jessica Mariotti, 28 anni, originaria di Romans di Varmo, commessa di professione e giocatrice di basket nella squadra amatoriale Basket Time di Udine. Due anime apparentemente diverse, ma legate da un legame profondo che le ha portate a scoprire insieme il senso più autentico dell’amore.

Erika, con il suo abito avorio, sorrideva sicura, come chi ha già scelto la sua strada. Jessica, in camicia bianca e pantaloni avorio, con lo sguardo pieno di dolcezza, rifletteva la serenità di un amore senza incertezze. Il sindaco Guido Nardini, visibilmente emozionato, ha citato Platone: “La persona giusta per te non è solo chi ti accetta, ma chi ti fa sviluppare il tuo massimo potenziale in questa vita.” Parole che sembravano cucite addosso a Erika e Jessica, perché il loro amore è proprio questo: un sostegno reciproco, un abbraccio che dà forza, che accoglie e spinge verso il meglio di sé.

Si erano conosciute nel 2019, e quella che, inizialmente, era solo un’attrazione giocosa si è presto trasformata in qualcosa di più profondo. “Non ci sono state difficoltà né critiche come ci aspettavamo,” racconta Erika. “Anzi, abbiamo ricevuto sostegno, incoraggiamenti, complimenti per il coraggio di vivere la nostra relazione apertamente. Oggi, questo matrimonio non è solo una conferma dei nostri sentimenti, ma un passo naturale verso la costruzione della nostra famiglia.”

Jessica, con un sorriso sereno, aggiunge: “Il nostro matrimonio è un traguardo che abbiamo voluto e costruito insieme, passo dopo passo, con amore.

Dopo la cerimonia a Codroipo, Erika e Jessica hanno raggiunto Trieste, la città che custodisce i primi ricordi della loro storia. Lì, davanti al mare, con il caro amico Domenico Zamburlini come officiante, hanno celebrato una cerimonia simbolica. Il mare è rifugio per entrambe. Per Erika, è un ritorno all’inizio, un luogo di serenità che richiama i primi momenti del loro amore. Per Jessica, è pace, una sensazione di calma profonda che accoglie e lenisce.

La loro famiglia si allarga anche a Kalì, la loro adorata cagnolina Amstaff, che riempie le loro giornate di affetto e gioia. Kalì è parte integrante del loro piccolo mondo, un simbolo di quella vita condivisa che hanno deciso di costruire insieme, giorno dopo giorno.

Ma il messaggio di Erika e Jessica non è solo per loro. È un messaggio rivolto a chiunque si trovi nella loro stessa situazione e abbia paura di mostrarsi per quello che è. “Abbiate il coraggio di essere ciò che siete – dice Erika – e non lasciatevi condizionare dal giudizio degli altri. La vita sa sorprendervi, e spesso, in positivo.”

Il futuro? Per Erika e Jessica non può che essere luminoso. “Felici, come oggi,” rispondono in coro, con un sorriso che dice tutto. Il loro futuro sarà fatto di amore, di rispetto reciproco, di una vita piena di affetti e di persone che le sostengono. Un sogno che si realizza un passo alla volta, con la certezza che, insieme, possono affrontare qualsiasi tempesta, proprio come dice Platone.

 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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