IL PAESE LUGLIO 2015: QUELLA BENEDETTA DATA X e TIMPANI A SC. MUSICA Città di Codroipo (UD)
capitato di avere una data x sul vostro calendario che vi aspetta come un
avvoltoio per cambiare la vostra vita, che mai vi è parsa più positiva e rodata? Prima appare come lontana poi, man mano che
si avvicina, ecco che i dubbi grattano e pizzicano e fanno venire
quell’insostenibile crampo allo stomaco.
E quella sottile voglia di girarsi dall’altra parte e dire… “Non mi riguarda”.
tutto andasse in qualche modo in peggio?
x è stata il 30 giugno 2015. L’ultimo giorno di una vita lavorativa lunga 42
anni meno tre mesi, di cui 36 nella Scuola
d’Infanzia- “Asilo” di Rivolto, che mi ha visto felicemente approdare a 27 anni e uscirne a 63. Sempre nutrita di
bambini, fiabe, colleghe meravigliose, genitori e nonni carinissimi. Fino all’ultimo giorno, con la stessa voglia
di stendermi sul prato a guardare le nuvole o dondolare sulla giostra con loro,
i Bambini. Queste creature capaci di comandare eserciti di adulti ma,
sotto sotto, bisognosi solo di essere ascoltati. Perché il loro mondo è meno incantato di ciò
che si tende a credere. Ebbene, il 1° settembre sarà il primo giorno della mia
nuova vita. Da… pensionata. Solo la parola mi lascia incredula e, sì, lo
ammetto, un po’ triste. Il pensiero vola
a quando la porta di quella che, per 36 anni è stata la mia seconda casa, sarà
chiusa per me. Come è giusto che sia.
anche io lo dico spesso, che ci si abitua a tutto. Colleghe che ci sono passate
mi assicurano che… “ Ogni tanto vai lì, fai contenti i bimbi, sei contenta tu, e poi
sei libera. Potrai fare cose che adesso
nemmeno immagini”. Oppure “ Goditi la pensione. Te la sei meritata”.
proverò, consapevole della fortuna che mi è riservata. Primo, non a tutti è
concesso arrivarci. Secondo, bisogna lasciare spazio ai giovani. Nulla è
per sempre, lo so, eppure… ancora il groppo mi sorprende e mi fa rivedere film
di un tempo privilegiato giunto al
fatidico “The end”.
come un condannato a morte che sa che gli resta poco da vivere, questi ultimi
tre anni regalati dalla Fornero, mi son
goduta splendide opportunità, fatte di
cose belle, di momenti cercati, piaceri rincorsi, emozioni gustate intensamente.
loro bacini morbidi. Nessuna attività è stata più importante dei loro giochi, i loro disegni, il loro bisogno
di coccole e di… poter parlare. Li ho ascoltati. Ho riempito pagine e pagine delle loro
parole, delle loro “Frasi famose”. Ebbene sì, sono la cosa di cui mi sono imbevuta fino al midollo.
Alternando momenti di groppo in gola a
momenti in cui facevo finta che il
calendario non esistesse. Ce l’ho fatta, complici le mie colleghe che hanno
sempre capito.
visto cose bellissime, abbiamo inventato cuori con le ali e volato nello
spazio, atterrando sui pianeti, con
aerei di carta e picnic sull’erba. Momenti di ogni colore
sono fissati nella mente, da ricordare nei momenti difficili. Perché
sicuramente ce ne saranno.
di togliere dal mio vocabolario la parola “Lavoro” con orari e obbligo di presenza. Ma con il
pensiero sarò ancora lì, dentro quelle mura che conosco in ogni
centimetro, come la loro storia, e quella di
centinaia di Bambine e Bambini,
ora Donne e Uomini, dei loro genitori, ora nonni. Ma quel che è stato non è stato invano e
quel che voglio per me e per loro è che
quella serenità- bambina possa durare.
Farò di tutto perché duri, magari chiedendo in prestito a Bobby Solo un pezzo dalla canzone “Non c’è più niente da fare”… “ LA VITA CI HA
REGALATO QUALCOSA CHE IL TEMPO NON CAMBIERA’ MAI”.
da sx: Manuela Sartore, Sandra e Franco Scaini, Barbara Tomasin