IL PAESE – Magazine di cultura e informazione del Medio Friuli – luglio 2017
“Città di Codroipo” A RITMO DI BLUES
dei saloon dove si suonava il blues, quello disperato ma anche goliardico. Quello di “Sweet Home Chicago” o
“St Louis Blues”… che già all’ingresso del teatro Benois, il 7
maggio, la faceva da padrone.
solo un assaggio perché il bello sul
palco era totale. Bello lo scenario, i fiori, i presentatori, i musicisti di
ogni età e la Big Band.
popolazione africana sui campi di cotone verso il 1870, come aspra denuncia di
una vasta comunità di neri che trova all’improvviso la forza e il coraggio di
esprimere la propria angoscia. Un lamento di dolore, un grido provocato dalla
miseria, dal vuoto.
dolore che si tramuta in speranza di
miglioria e si esprime originariamente con canti accompagnati dal solo battito
delle mani e non dalla musica, conservando il caratteristico aspetto di poesia.
punto da diventare la forma di musica
popolare più registrata, fino a far nascere molti degli stili della musica popolare
moderna e influenzando, a partire dagli anni 1960, la musica pop.
insegnanti Geremy Serravalle e
Alessandro Dri, Elsa Martin, Marko
Cepak, Marco Locatelli, Cristian Colusso, Alessandro Turket, Nevio Zaninotto,
anche direttore della Big Band.
umiltà e altrettanto impegno dagli allievi della scuola, cui la Direttrice
Elena Blessano ha espresso plauso e apprezzamento. I presentatori, Marco Locatelli, insegnante di
chitarra ed Elsa Martin, insegnante di canto, hanno snocciolato il perché sia
stato scelto proprio il linguaggio del blues.
campi di cotone ai locali – dove c’era sempre il pianoforte – fino alle linee
melodiche, trasformandosi in Rock and Roll
forgiandosi al padre della chitarra
elettrica, Jimmy Hendrix. Ciò che affascina del Blues è la semplicità. Se la
musica blues fosse poesia sarebbe un aforisma
fatto di poche parole.
accordi.
dodici battute e usa, nella melodia, le ” Blue note”, che associano
il colore blu al senso di nostalgia e
tristezza tipico della musica afro-americana.
Maiero alla voce, “Feeling Good” con Jody Bortoluzzi alla voce, “Boom Boom”, At Last” ,
“Sir Duke”, “Story of the Blues”, con la voce di Anna Tamburlini.
Grind”, “Green Onions”, “Maybe” con la voce di Monica
Commisso, “Georgia on my mind” e “What I Say” con la voce
di Damiano Maiero, hanno dato filo da torcere all’energia scatenante che ha gemellato
i concertisti e il pubblico. Poi il
ballo tra le note e i cambi di strumenti e musicisti, con quel dinamismo che fa
volare il tempo e ne rende meraviglioso ogni istante.
Chicago” versione Blues Brothers. I quattro cantanti insieme nella famosa canzone popolare blues, scritta nella
sua prima versione da Robert Johnson nel 1936, una delle più diffuse canzoni blues su Chicago.
allegra passerella che sa unire le generazioni nel nome del bene universale
chiamato MUSICA.
DI CODROIPO” SI FA SPETTACOLO
saggio-spettacolo ha visto sul palco del teatro Benois cento allievi
della scuola Danceart, diretta da Alessandra De Marchi, Astrid Tomada,
Valentina Cengarle.
incalzante, ma anche della favola e del circo, magistralmente interpretati in
danza, presentato da Elisa Padovani.
brani emotivamente toccanti della Foresta Incantata dal “Sogno di
mezza estate”, la “Dimora di Titania e le fate”, “Le
fourmis rouges e les papillons”, “Sweet Embrace”,
“Stamina”, “Paquita” con i grandi passi classici, i
corroboranti “Proud Mary” con la voce di Tina Turner e
“Military”.
del ventre con il gruppo guidato da Costanza Brancolini, “Relazioni”
e “Credi” interpretati dal pluripremiato Gruppo Dettagli. Le
coreografie sono state curate dalle insegnanti Alessandra De Marchi, Valentina
Cengarle, Katia Bertolini, Alberto Tondolo, Elena Barberino
dato forma a uno spettacolo degno di lode, vetrina di una indiscussa
professionalità docente che insegna, oltre ai passi di danza, anche i valori
dell’impegno e del sacrificio.
fonte di grandi soddisfazioni.
devolute a Yurimaguas in Perù di cui Pierangelo Defend è il portavoce.
Cividini, ha espresso il plauso alla Danceart
e l’emozione nel ricordare come
lei stessa, nel 1977, abbia fondato la scuola di danza codroipese, per un
ventennio punto di riferimento di competenza e
serietà nel mondo delle scarpette rosa. Che ancora continua raccogliendo
entusiasmanti consensi.
AARON, duettano insieme in un nuovo brano Dance in terra friulana
profonda amicizia e stima reciproca, si sono uniti in un duetto per ‘Russian
Ladies’, un brano dance di sicuro impatto, che promette successo di pubblico e
critica.
da anni vive ad Aviano ed è molto legato al Friuli, non ha certo bisogno di
presentazioni.
inconfondibile è riduttivo. Arriva a Sanremo nel 1964 con Una lacrima sul viso,
il 45 giri italiano più venduto di tutti i tempi, e da allora la sua carriera
non si è più fermata. Una collana di successi, due vittorie a Sanremo e canzoni
indimenticabili, tantissimi concerti, sia in Italia che all’estero.
di giovani, che lo cercano per il suo realismo, ben noto alla gente.
consiglia senza illuderli né disilluderli.
Time, è legato al Friuli per merito
della nonna originaria della Carnia. Egli conta quattro dischi d’oro, costantemente nelle classifiche
di Italia, Europa e USA la vittoria al ‘Un disco per l’estate’ del 1984. George è apprezzato da sempre per il suo
stile e la sua voce dal timbro molto particolare. Non si ferma mai e non conta
i concerti live in tutto il mondo. E’
appena rientrato da un tour in Messico dove si è esibito davanti a
ventimila persone.
sicuramente ballare e parlare di sé.