Articoli
20 Marzo 2015
.
pierina gallina
iL PAESE – MARZO 2015
SALVIAMO IL SALUTO?
Quanto costa un saluto? Zero.
Perché, allora, ci si saluta sempre meno?
Costa forse fatica fisica? Sembrerebbe proprio di sì, a giudicare da
come le persone si salutino sempre meno.
Si passano accanto, di striscio, guardano avanti, quasi con imbarazzo, o
peggio, con una sensazione di fastidio.
come le persone si salutino sempre meno.
Si passano accanto, di striscio, guardano avanti, quasi con imbarazzo, o
peggio, con una sensazione di fastidio.
Spero che qualcuno mi smentisca ma a me pare che il
saluto sia in una fase calante.
saluto sia in una fase calante.
Chi saluta di più sono le persone baciate
dall’anagrafe ma lo fanno, a volte, in modo timido, quasi con il timore di
invadere spazi privilegiati che non competono loro.
dall’anagrafe ma lo fanno, a volte, in modo timido, quasi con il timore di
invadere spazi privilegiati che non competono loro.
Che il saluto sia passato di moda è evidente
perfino nelle scuole, il luogo principe dell’educazione e delle buone
maniere. Genitori che guardano la porta
prima e l’armadietto del proprio figlio poi. Come se attorno a loro non ci
fosse nessuno. A volte sono le persone adulte, perfino tra gli educatori, a salutarsi poco. Come
possono imparare i bambini il piacere del saluto se crescono in assenza di
questo rituale che vuol dire riconoscimento, accoglienza, rispetto,
augurio?
perfino nelle scuole, il luogo principe dell’educazione e delle buone
maniere. Genitori che guardano la porta
prima e l’armadietto del proprio figlio poi. Come se attorno a loro non ci
fosse nessuno. A volte sono le persone adulte, perfino tra gli educatori, a salutarsi poco. Come
possono imparare i bambini il piacere del saluto se crescono in assenza di
questo rituale che vuol dire riconoscimento, accoglienza, rispetto,
augurio?
Può accadere anche nel luogo più felice per
eccellenza, l’Asilo Nido che, ad esempio,
una madre educata saluti con un “Buongiorno” e trovi, come risposta, l’indifferenza.
eccellenza, l’Asilo Nido che, ad esempio,
una madre educata saluti con un “Buongiorno” e trovi, come risposta, l’indifferenza.
La stessa che si respira entrando in qualche negozio o ufficio dove ci si meraviglia se qualcuno fa un
sorriso, saluta, accoglie e si arriva addirittura a ringraziarlo per la gentilezza. Ma non dovrebbe essere un
consuetudine normale?
sorriso, saluta, accoglie e si arriva addirittura a ringraziarlo per la gentilezza. Ma non dovrebbe essere un
consuetudine normale?
Nel corso dei
secoli, dai primissimi segni lasciati sulle pareti delle grotte, fino al
celestiale saluto dell’angelo a Maria di Nazareth, il saluto ha sempre avuto un grande significato
nella comunicazione umana.
secoli, dai primissimi segni lasciati sulle pareti delle grotte, fino al
celestiale saluto dell’angelo a Maria di Nazareth, il saluto ha sempre avuto un grande significato
nella comunicazione umana.
E’ il segno per eccellenza con cui entriamo in
relazione con il nostro prossimo e il
proverbio “Il saluto non si nega a
nessuno, nemmeno a un cane” la dice lunga a tal proposito.
relazione con il nostro prossimo e il
proverbio “Il saluto non si nega a
nessuno, nemmeno a un cane” la dice lunga a tal proposito.
Non dico che si debba dover necessariamente
salutare chiunque e dovunque.
salutare chiunque e dovunque.
Ma, semplicemente, impegnarsi a ridare dignità a questo gesto
antico che accompagna l’uomo dalla notte dei tempi. Ritengo
meriti ancora di essere un segno di riconoscimento insostituibile e mi
rattrista constatare che lo sia sempre meno.
antico che accompagna l’uomo dalla notte dei tempi. Ritengo
meriti ancora di essere un segno di riconoscimento insostituibile e mi
rattrista constatare che lo sia sempre meno.
Mi sembra
che il saluto stia scomparendo nel silenzio dei nostri paesi e dalle città.
che il saluto stia scomparendo nel silenzio dei nostri paesi e dalle città.
Sta
scomparendo, e nel silenzio, un segno di
civiltà. Certo, i problemi più gravi sono altri, ma credo
che salvando questi valori di base ,
semplici quanto efficaci, possiamo
sperare in una società migliore.
scomparendo, e nel silenzio, un segno di
civiltà. Certo, i problemi più gravi sono altri, ma credo
che salvando questi valori di base ,
semplici quanto efficaci, possiamo
sperare in una società migliore.
Il semplice
augurarci “buongiorno”, segnala che ci siamo accorti della presenza dell’altra
persona.
augurarci “buongiorno”, segnala che ci siamo accorti della presenza dell’altra
persona.
Le abitudini cortesi ci semplificano la vita,
distribuiscono minimi segnali di quel riconoscimento di cui tutti abbiamo
bisogno. Perché mai dovremmo privarcene?
distribuiscono minimi segnali di quel riconoscimento di cui tutti abbiamo
bisogno. Perché mai dovremmo privarcene?
Pierina
Gallina
Gallina
Tags:rassegna stampa