IL PONTE – dicembre 2014
IL PONTE, periodico del Medio Friuli – Dicembre 2014
Rivolto premiata “Prima della Classe”
Concorso “LA PRIMA DELLA
CLASSE” promosso dalla Iper di
Città Fiera di Udine, la scuola è
risultata la più votata dai clienti e si
è aggiudicata un buono spesa da 500 euro. Ricevere il comunicato dalla Iper è
stata una doppia sorpresa dato che
nessuna delle insegnanti era al
corrente del concorso.
Teatro “E nell’attesa…Kabarrett” con la Compagnia “La Risultive” di Talmassons
nell’attesa…Kabarrett”, tratto dal
Tingeltagel di Karl Valentin per la regia di Andrea Chiappori, ha trovato vita
nella Sala Teatro dalla Compagnia “La Risultive” di Talmassons, promosso dalla
compagnia filodrammatica “Sot la Nape”
di Roveredo di Varmo, in sinergia con il
Comune di Camino, assessorato alla cultura.
passeggeri in “noiosa” attesa di un treno in un terminal, giusto per passare il
tempo, trova il suo perché un originale
spazio teatrale. In modo scherzoso ma sottile, viene proposto una sorta di
spettacolo della vita in cui ogni personaggio offre due facce della propria
esistenza per far passare allegramente il tempo rivisitando alcune immagini del
Kabarrett, alla tedesca, spostando la scena dai locali fumosi della Baviera di
quasi cento anni fa a una situazione più moderna. Un’ambientazione dove si muovono
personaggi pensati ed esasperati dalla creatività degli attori che arrivano
da un tempo non tempo dove alternano gioco, improvvisazioni, momenti di
gioco e clownerie. In bilico tra la lingua italiana e friulana.
NEGLI OCCHI” di IBRAHIM KANE ANNOUR: presentazione a Codroipo (UD) sede della
Cooperativa “Aurora”
raffinata espressività la prof. Viviana Mattiussi, speaker radiofonica, pubblico attento e curioso di ascoltare la storia di un Tuareg
del deserto del Teneré, già guida turistica e dal quale, contro la propria
volontà, è dovuto fuggire. Spezzoni di filmati sul deserto e la vita dei
Tuareg ha introdotto l’incontro con Ibrahim, nato l’11 agosto 1966, e
ancorato all’anima che lo chiama e lo vorrebbe nel suo deserto. “Il
deserto ti plasma e dà il dono raro della sensibilità” – ha esordito
Ibrahim – uomo blu, vestito d’indaco, Tuareg,
che significa “Abbandonato da Dio”. E poi i racconti a onda lunga e carichi di
immagini al sapore di fatica, sole, tradizioni di un popolo che chiede solo di
esistere.
I Tuareg sono dignitosi, fieri, sempre con il sorriso accogliente, con
grande capacità di dialogare, amanti del
lento rito del tè. Il primo forte come la vita. Il secondo dolce come l’amore.
Il terzo soave come la morte.
La nazione dei Tuareg, che vivono con la libertà negli occhi e negli spazi
aperti, è divisa in cinque stati: Libia,
Mali, Niger, Burkina Faso, Algeria. Cinque nazioni e una stessa lingua.
“Una cosa sbagliata – ha detto Ibrahim”. Nel 1960 il Niger è
diventata colonia francese. Nessun Tuareg ha un atto di nascita né carta
d’identità né passaporto. Niente presidi medici per loro. Non accesso all’acqua
potabile. Non scuole. Questo popolo rischia l’estinzione.
Il Niger, ricchissimo di uranio, è pieno di centrali termonucleari. L’uranio
viene pulito con l’acqua che va nelle falde. 2.700 miliardi di litri d’acqua
sono inquinati per 500 volte oltre la norma. E la gente fa tutto con quell’acqua,
ammalandosi di tumori (ufficialmente Aids). Nel 1990 le prime rivolte a sangue
dei Tuareg in Niger. I Tuareg vengono imprigionati senza motivo e torturati in
maniera disumana. Il padre di Ibrahim è fra questi, per otto mesi. Nel 2007,
cambiato il governo, vengono firmate le concessioni di uranio alle
multinazionali. Il deserto diventa una miniera e i Tuareg si ribellano. Ibrahim
viene sospettato di fomentare la rivolta in quanto guida e profondo conoscitore
del deserto”. La scelta obbligata è fuggire e venire in Italia, dato che
egli parla bene l’italiano, oltre a numerose altre lingue. Ibrahim vive a Pordenone, con la moglie e
quattro figli, nella comunità Tuareg, composta da circa 50 persone. L’interessante incontro si è concluso con la degustazione del cibo dei Tuareg, il cus cus con verdure e the.
PREMIATE POESIE IN LINGUA FRIULANA
ALL’ACCADEMIA CITTA’ DI UDINE
dall’Accademia città di Udine e dalla presidente Francesca Rodighiero, due
poetesse codroipesi sono risultate vincitrici per la sezione in lingua friulana
e uno scrittore codroipese per il racconto in lingua italiana. La poesia
“Jenfri” di Marisa Gregoris si è aggiudicata la segnalazione di merito. La
poesia “Tas tu che no tu capissis nuje” di Pierina Gallina il primo premio con
la rseguente motivazione della giuria: “Si tratta di una efficace e vivace sintesi, tra ricordi privati e ironia,
della educazione alla sudditanza impartita alle donne in una società
conservatrice e statica. Per contrasto dalla pagina si effonde una forte
determinazione di libertà e di autonomia”. Segnalato il racconto breve di Gino Monti “Per sempre”. La qualificata giuria,
presieduta dal professor Gianfranco Scialino, era composta da Renata Capria
d’Aronco, Presidente Club Unesco di Udine, dal giornalista Mario Blasoni e
dallo scrittore di romanzi storici Alberto Frappa.
la vita dei Tuareg ha introdotto l’incoCODROIPO
Commercio” in Sala Ajace a Udine. Questa la motivazione del premio conferito a
Jole De Crignis dalla Camera di Commercio di Udine “ Per aver magistralmente
operato nel settore del commercio, turismo e dei servizi”. Cinquanta gli anni
in cui Jole ha seguito in contemporanea i tre settori, gestendo un negozio di
abbigliamento a Ravascletto, un’attività turistica ad Eraclea Mare e
collaborando, in qualità di socia, alla Casa Matta di Biauzzo di Codroipo. Nemmeno la pensione l’ha fermata. Infatti
gestisce, e con successo, il sito di
vendita di materiale per gli appassionati delle freccette, www.freccette.it.