IL PONTE -periodico del Medio Friuli – Maggio 2016
LIBRI GAIA MIRACOLO D’AMORE
sedicenne? Può continuare ad andare
avanti sentendo profonda pace nel cuore? La risposta è “sì”, se si crede
che la morte non sia assenza ma un cambiamento di presenza, abbandonando la
razionalità per riuscire a vedere oltre. “ E’ innaturale che un figlio muoia
prima del genitore. Oggi ringrazio Dio per ogni cosa che mi ha dato, anche il
trapasso nella luce di Gaia, mia figlia” così testimonia Rita Callegari, madre friulana,
di Colloredo di Prato (Ud)che ha voluto scrivere questo libro, facendosi aiutare dalla cugina Daniela De
Stefano, per portare un aiuto a chi si trovi nella stessa situazione. Messo a
punto in nove mesi, non è un libro di morte ma di speranza, dalla prima
all’ultima pagina. Non è patetico ma fa sgorgare lacrime che riempiono il
cuore. Dove trova mamma Rita la forza per essere serena, con la sua famiglia,
il figlio, il marito, i tanti amici, il lavoro? Nell’aver sperimentato il
divino, nell’avere segni veritieri e ripetuti che Gaia Vuan è viva e felice, in un
aldilà più vicino di quanto la ragione possa ammettere. “ Dall’aprile 2013 Gaia
vive nella luce – racconta Rita – e io
sento pace e serenità perché durante i nove mesi di malattia nulla è rimasto in
sospeso e lei mi ha lasciato in eredità una grande riserva d’amore. L’aldilà
esiste e loro sono più vivi di prima. Gaia, durante la prima notte di terapia
intensiva, ha avuto un regalo: le è
apparso Gesù. L’ha accarezzata sulla ferita e le ha parlato all’orecchio. Ho
assistito alle sue visioni. Grazie a lei sono cresciuta spiritualmente e so che
Gaia continua a esserci. E’ apparsa anche a suo fratello di dodici anni. Ha
lasciato un grande segno e continua a
fare “miracoli” come quello di farmi parlare in pubblico, cosa che ho avuto
sempre difficoltà a fare, fin da piccola. Il titolo e i contenuti del libro
sono stati ispirati da Gaia, che ha vissuto la malattia come una cosa speciale,
al punto da essere fiera anche della sua cicatrice”. Il rimasuglio di incredulità verso il
soprannaturale è svanito ormai, convalidato dalla presenza che si concretizza
tramite sms sul cellulare nel momento in cui mamma Rita va a dormire o quando una signora sensitiva, di
nome Manuela, le telefona per dirle che Gaia le si è presentata dicendole “Voglio
parlare con mia mamma”. Questo è ciò che Gaia ha detto poi alla sua mamma “ Sai
che sono sempre con te. Basita sei in questo momento ma felice, lo so. Siamo
tutti qua – riferendosi ai nonni – ma solo io comunicherò perché ho un compito
anch’io da svolgere e tu lo sai. La luce che emana dal tuo viso risplende
gioiosa e contagi anche chi ti sta vicino perché è un’energia positiva che
viene da Lui. Non devi piangere, io sono felice e so che anche tu sei felice.
Queste sono lacrime di gioia. Tu sei la mia luce. La luce che dovrai portare
alle anime che non credono. Il vostro compito è di trasmettere la fede in Dio.
L’aldilà esiste. Da voi c’è la morte, qua c’è la vita. La vostra è
un’esperienza di un tratto breve dell’eternità. Il mio compito è quello di
proteggere bambini e ragazzi dagli incidenti e dalle malattie. Vi bacio tutti e
vi mando un fascio di luce azzurra, la luce Divina”. Il 30 giugno Gaia “compirà” 20 anni e si farà
festa con lei, in spiaggia, dove verranno lanciate venti lanterne dalle sue
amiche e da tutti coloro che la amano. A lei è intestata una borsa di studio che, ogni anno, verrà conferita al migliore allievo della classe frequentata da Gaia, all’Ist. “B.Stringher” di Udine. Il libro è stato presentato in
Biblioteca a Camino T. il 22 aprile 2016.
intervenuta a Camino. Sono state effettuate 9 donazioni di plasma e ben 18 di
sangue, grazie alla consueta e puntuale generosità dei donatori. Il presidente
Illario Danussi, a nome della sezione AFDS, li ringrazia.
SICUREZZA E DIFESA PERSONALE con l’istruttore Claudia Civran
istruttore della nota Federazione Scuola Italiana Krav Maga. In pratica insegna
le tecniche di difesa. Che l’allarme
sicurezza sia ovunque, si sa. Imparare a
difendersi può essere un’esigenza personale dettata dal timore di aggressioni ma
qualcosa sta cambiando. L’allarme arriva direttamente da chi fa sicurezza
nei locali pubblici e dai loro
proprietari che, sentendo parlare di difesa personale, tendono l’orecchio e
mettono a disposizione i loro locali a chi di sicurezza se ne intende. La discoteca che ha fatto questa scelta è la
Queen Theater Discoteca di Tavagnacco. Per la prima volta un proprietario con i collaboratori della sicurezza, i vecchi
“buttafuori”, di un locale così grande ha messo a disposizione i suoi spazi per
sensibilizzare giovani e non sull’importanza della difesa personale. L’istruttore codroipese Claudia Civran è stata
chiamata in discoteca per trattare temi attualissimi come Sicurezza e
Responsabilità personale,
prevenzione alle aggressioni, sicurezza in caso di pericoli imminenti e
difesa personale. Lei si è resa disponibile ritendendo importante sensibilizzare
la cittadinanza, partendo dai giovani e, in particolare, di quelli delle scuole
del territorio, in un incontro-lezione dove proporre simulazioni di pericolo in ambiente
realistico, in situazioni di poca luce, in mezzo alla gente che si accalca
nelle piste, nei corridoi, nei bagni, davanti alle porte di emergenza. Tutto
ciò per allenare la mente umana a riconoscere il pericolo. “ Il lavoro che propongo – chiarisce l’istruttore Civran – passa
attraverso più passaggi, come osservare
l’ambiente circostante, scoprire quali siano le cose importanti da fare,
adottare strategie per essere in vantaggio,
imparare tecniche di difesa personale che si attengano alle leggi
italiane. “Io sono un istruttore di
difesa personale disciplina Krav Maga – chiarisce la Civran – nata esclusivamente per difendersi da una
reale necessità. Ho trent’anni e, prima
di intraprendere questa missione, ho vissuto sulla mia pelle una spiacevole
situazione. Ora lavoro per aiutare la
cittadinanza, di tutte le età, conformazione e sesso a partire dai 16 anni a
imparare a vivere in Sicurezza. Punto molto sul fattore fuga. Su come si scappa, cercando di evitare gli
scontri. L’obiettivo è tornare sempre a
casa. L’evento al Queen Theater
Discoteca a Udine rappresenta un evento
particolarmente sentito e di assoluta necessità visto cosa accade ogni giorno
anche vicino a noi”. Per altre info 3481838810.
TONIZZO di Codroipo è tra i migliori diplomati italiani e nel CD di “Suonare news” di aprile 2016
2016) c’è il CD che contiene esecuzioni
di tre tra i migliori diplomati italiani nell’anno a.s.
2014/2015, è presente anche l’organista
Elisabetta Tonizzo, di Codroipo, insieme a Alberto Idà (pianoforte) da
Palmi (Reggio Calabria) e Marco Molino (percussioni) da Montorio (Campobasso). Orgoglio tutto codroipese, Elisabetta è
nata nel 1994 e già da giovanissima ha
dimostrato talento e predisposizione per
la musica. A 7 anni inizia gli studi musicali
presso la Scuola di musica “Città di Codroipo” con il M° Giorgio Molinari.
Prosegue gli studi presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine e si diploma
con il massimo dei voti nel 2014. Ha seguito corsi di perfezionamento e
interpretazione organistica con docenti di fama, tra cui L.Lohmann, M.Imbruno,
L.Rogg e M.Radulescu. È membro dell’orchestra giovanile “Città di Codroipo”,
diretta dal M° Giorgio Cozzutti, con la quale svolge numerosi concerti. È stata
inoltre corista nel Coro polifonico “Sant’Antonio Abate” di Cordenons, diretto
dal M° Monica Malachin, con cui ha approfondito la musica corale sia antica sia
moderna e contemporanea. Da oltre dieci anni è organista liturgica e, dal 2013,
a Codroipo. Collabora con diverse corali del Medio Friuli e svolge concerti
come solista all’organo in diversi strumenti del Friuli e all’estero.
tradizionale Concerto lirico e strumentale per ricordare l’insigne figura di
Suor Amelia Cimolino, la “Madre Teresa dell’ovest”, nata a Carpacco nel 1912 e scomparsa nel
2006. Missionaria in India, ha fondato il Villaggio dell’Amore ed è stata
insignita di importanti riconoscimenti internazionali. A dar lustro al concerto
Hanno contribuito il Gruppo Corale Copernicoro, diretto dal Maestro Serena
Vizzutti, formato da una settantina di
allievi, insegnanti, personale ATA del Liceo Scientifico Statale
“N. Copernico” di Udine, pluripremiato e in partenza per Bratislava
ad un concorso per cori, elementi dell’orchestra “VariEtà d’Arco” diretta dal
Maestro Elena Allegretto, che riunisce allievi di varie età provenienti da scuole di musica private dell’hinterland
udinese, il mezzo soprano Elisabetta
Jarc, il tenore Salvatore Moretti, il soprano Laura Ulloa proveniente da Cuba,
il maestro accompagnatore Dimitri Candoni.
Ad aprire il concerto il video che ha proposto stralci di esibizioni
originali del basso Plinio Clabassi, figura di spicco della lirica
internazionale e nativo di Gradisca di Sedegliano. Il concerto ha incollato per
due ore il pubblico, attento e partecipe, che ha apprezzato tutte le esibizioni
e ha accolto con calore I’ospite Laura Ulloa, giovane soprano cubano, ora a
Udine per perfezionare lo studio del canto in Conservatorio “J. Tomadini”. Il concerto è stato promosso
dall’Associazione “Amici del Teatro Plinio Clabassi”, presieduto dalla signora Gianna, in sinergia con il Comune di Sedegliano, con il
patrocinio del Club Unesco di Udine e dell’ Associazione Polse Ollavina Halli.
Sedegliano e apprezzata tradizione è l’annuale rassegna in Teatro “P.
Clabassi”. Così è stato anche per l’edizione 2016, la 31esima, che ha visto
sfilare sul palco formazioni corali che hanno dato prova di autorevoli
competenze canore ed espressive. Ad aprire la rassegna il Coro della Scuola
Primaria con parole d’acqua e “Colors”,
il Coro della Scuola primaria e tutti i cori diretti da Fabrizio Giacomo Fabris. Il Coro
della Scuola Secondaria, diretto da Ilaria Tuniz con Geremy Serravalle al
pianoforte, ha deliziato con le note melodie di Morricone tratte da “Nuovo
cinema Paradiso”. Il Coro “Ploe di Rosis”, diretto da Nada Minuzzi e Gabriele
Cecco alla tastiera ha spaziato da “Caresse sul l’océan” a “O nuit”. La
Cantoria Santo Stefano, diretta da Fabiola Venier, con un gruppo di ragazzi di
Gradisca ha “volato” sulle note di Vola vola vola e del celebre The lions
sleeps tonight. La Cantoria di Sedegliano, diretta da Benigno Moratti e
Gabriele Cecco alla tastiera, ha spaziato dall’Halleluja di Cohen a “Daur San
Pieri”. La Cantoria di San Lorenzo, formazione tutta al maschile, diretta da
Lionello Baruzzini, con Giovanna Pagnucco e Fabiola Venier alla tastiera, ha
interpretato un’ autorevole “Libera me domine” dal Requiem di Perosi e “Evviva” di Verdi.
Sorprendente il gruppo vocale femminile “Euterpe”, diretto da Fabrizio Giacomo
Fabris che ha celebrato Adoramus Te e Spirtitual.
La Cantoria di Rivis, diretta da Giorgio Molinari e Giovanna Pagnucco alla tastiera
ha deliziato con What a wonderful world e Contraponto bestiale. A dare libertà
alle ugole ci ha pensato il coro “Voci libere”, diretto da Carlo Zorzini e
Francesco Zorzini alla tastiera, che ha conferito alla rassegna una nota di
colore e freschezza interpretando sigle di cartoni animati anni 90, per indurre
poi alla quiete interpretando “Someone like you” di Adele. Come ha detto il
sindaco Ivan Donati “ Questo è un evento di restituzione incredibile della
cultura del canto, con investimento nullo. Questi cori, durante l’anno, hanno
innalzato la cultura corale e ci restituiscono tutto il cuore di un percorso
formativo per loro e per la comunità”.