Il POnte, pridodico del Medio Friuli, giugno 24

Il PONTE, periodico del Medio Friuli, giugno 2024

Il PONTE, periodico del Medio Friuli, giugno 2024

Il Ponte è un periodico del Medio Friuli. Ecco gli articoli che ho scritto nel numero di giugno 2024 

CODROIPO (Ud)

FAMIGLIA, FEDE, MANGIARE POCO: LA RICETTA CENTENARIA DI MAFALDA, OLIVA, GUERRINO  

Da sx  Sindaco, Guido Nardini, Oliva Zoratto – Guerrino Defend, Mafalda Venuto

302 anni e 9 mesi snocciolati in poco più di un’ora, quasi fossero una fiaba vissuta con pienezza e gratitudine. I protagonisti dello storico incontro sono stati Mafalda Venuto di Rivolto, nata a Passariano il 10 febbraio 1924, Oliva Zoratto, nata a Codroipo il 9 aprile 1924, e Guerrino Defend, nato a Codroipo il 25 agosto 1921. In Sala Abaco, accolti da un folto pubblico, non senza emozione, ma con padronanza e invidiabile lucidità, hanno raccontato la loro infanzia, vissuta in famiglie numerose, dove “si litigava per sciocchezze”, la miseria, tanta, ma dignitosa, il lavoro, la guerra, i matrimoni senza soldi, ma con tanto amore, i tanti viaggi. Hanno affrontato i temi dell’attualità, facendo la differenza tra il loro tempo e quello dei giovani di oggi, che “vogliono tutto subito e conoscono poco il senso del sacrificio e della fede”.

I punti in comune, che condensano la ricetta di lunga vita, sono collegati al valore della famiglia, importante per tutti e tre, come il volersi bene, stare in pace e aiutarsi a vicenda. Altro punto basilare è la fede, il valore della preghiera, anche per chi non prega, e dell’andare a messa almeno alla domenica. Cosa che tutti e tre continuano a fare, volentieri, e con gioia. Il cibo è stato un argomento su cui si sono trovati ancora d’accordo. Per arrivare a cent’anni, e più, bisogna mangiare poco e bene, fare ginnastica, almeno mezz’ora al giorno, e privilegiare ciò che dà armonia al vivere.

Mafalda, per esempio, che vive da sola, ama guardare la televisione, in particolare il programma dei quiz di Amadeus, da cui impara molto.  Il suo segreto della longevità è vivere serenamente, in pace con tutti, e avere accanto la famiglia. I suoi paesani hanno istituito, in suo onore, il “Mafalda Club Rivolto”.

Oliva Zoratto, sempre vissuta a Codroipo, vive da sola, legge molto, soprattutto romanzi gialli e rosa, e i libri del Papa e della Gruber. Attratta da Forum, dal 1950 è abbonata a Famiglia Cristiana. La sua ricetta centenaria è “stare contenti nell’anima e nel corpo, mangiare poco e bene, stare in pace con tutti, amare la propria famiglia e pregare”.

Guerrino Defend vive a Codroipo con la figlia Paola. Campione di briscola, è molto presente nella vita sociale, dalla messa agli eventi culturali, dal teatro alla musica. Da molti anni legge il Messaggero Veneto e la Vita Cattolica.  Il suo messaggio centenario è “Abbiate la fortuna che ho io, tanta salute e la forza di affrontare la vita”.

Il sindaco, Guido Nardini, intervenuto insieme al vicesindaco Giacomo Trevisan, all’assessore Giorgio Turcati, ai consiglieri Daniele Corsin e Graziano Ganzit, ha ricordato i centenari codroipesi che non hanno potuto essere presenti, e ha invitato il pubblico ad ascoltare e a imparare da chi ha vissuto tanto e ha ancora molto da offrire.

CODROIPO RIVOLTO      

INAUGURATO IL GIOCO DONATO DALLA PRO LOCO  

400 sono gli abitanti di Rivolto, e moltissimi sono volontari delle varie associazioni. Tra le tante spicca la Pro Loco APS, costituita il 15 giugno 2012 trasformando il Circolo Culturale Proposta 3, il cui ultimo presidente è stato Loris Molinaro, meglio conosciuto come “Pisto”.

Sotto la guida dell’attuale presidente, Mariangela Malisani, che può contare su un esecutivo entusiasta e propositivo, la Pro Loco ha dato vita all’ennesima iniziativa generosa.  Donare qualcosa di utilizzabile da bambini e adulti nel parco-giardino, ubicato in centro paese. Oltre al monumento ai caduti e quello a ricordo di una persona molto attiva nel volontariato paesano, Renzo Cressatti, il parco ospita già alcuni giochi.   Dall’idea di donare un moderno dondolo a due posti alla realizzazione è passato poco tempo. È la stessa presidente a movitarne la scelta: “Dopo gli alberelli piantati nel periodo natalizio, abbiamo voluto integrare il parco giochi, in modo che sia ancor più attrattivo e dia la possibilità di trascorrere tempo rilassante al fresco, soprattutto d’estate”.
Ha speso parole di gratitudine per i volontari della Pro Loco, impegnati a promuovere eventi per raccogliere fondi, e per  il supporto logistico comunale.

Il sindaco di Codroipo, Guido Nardini, presente insieme al consigliere Giovanni Soramel, ha avuto parole di plauso e di complimenti per l’operato della Pro Loco, che ha dato un bellissimo segnale di amore per il proprio paese, rendendo ancor più dignitoso e usufruibile lo spazio comune, posizionato di fronte alla chiesa parrocchiale.

Molti i bambini presenti, di cui numerosi frequentanti la locale Scuola dell’Infanzia, accompagnati dalle loro insegnanti, genitori e nonni.

CODROIPO                                                                                   

Cerimonia di intitolazione a Gustavo Zanin (1930-2021), dell’edificio che ospita la Scuola di Musica “Città di Codroipo”

L’organo portativo davanti al monumento dei caduti, sotto la statua della Vittoria Alata – ristrutturata dall’orafo Piero De Martin, dopo la bufera dell’agosto 2017 – i familiari, i figli Annamaria, Francesco, Giovanni, il pubblico delle grandi occasioni, con le massime autorità civili, religiose, militari. Oltre ai sindaci, passati e odierni del Medio Friuli, presidenti di associazioni, di Pro Loco, Rotary e i tanti amici ed estimatori.

Coordinatore, il Vicesindaco Giacomo Trevisan. Parole sentite di gratitudine e stima quelle del sindaco di Codroipo, Guido Nardini “Gustavo, artista, artigiano, uomo concreto, del fare e di intelletto, innamorato dell’arte, determinato, un signore, esempio di stile e di amore per la famiglia, in primis per la moglie, signora Marinella Sonego.

Il sindaco di Udine, Felice De Toni, ha ricordato la Laurea “Honoris causa in beni culturali” conferita dall’Università di Udine nel 2017, oltre alla passione, all’ingegno imprenditoriale e alla spiritualità.

Per l’Assessore regionale, Riccardo Riccardi, Gustavo Zanin è stato un vulcano, un ambasciatore del mondo, capace di trascinare nel suo sapere.

Il Vicario del prefetto di Udine, Giovanni Maria Leo, ha chiarito come la legge del 1927 permette di intitolare un luogo pubblico, prima dei dieci anni dalla scomparsa, solo a chi ha meriti di divulgazione internazionali, come Zanin. Per Mauro Bordin, Presidente del Consiglio regionale, la cerimonia attesta il giusto onore a un uomo che ha scritto la storia del Friuli e l’ha portata nel mondo.

Per il musicologo Alessio Screm, Zanin era un filantropo umile al passo con i tempi, cultore del bello, maestro in una arte artigianale rara, di nicchia, che avvicina a Dio, quella della costruzione e del restauro degli organi. Fin dai suoi cinque aveva imparato, dal nonno Beniamino a dal padre Francesco, tutta la complessa filiera di lavorazione. Perché “un organo è persona”, sosteneva.

E agli oltre 400 organi costruiti, dai portativi ai monumentali, sparsi nel mondo e ai molti recuperati e ristrutturati, egli voleva bene. Nessuno ha fatto un percorso come lui.

Emozionante il momento dello scoprimento della targa, della benedizione di Don Ivan Bettuzzi e del saluto della famiglia, da parte di Francesco Zanin, che, insieme al figlio Carlo, continua la tradizione, giunta sull’orlo dei 200 anni di storia e alla settima generazione.

A rendere toccante la cerimonia l’organo. A dargli voce alcuni allievi della Scuola di Codroipo (Elena Toso, allieva di Elisabetta Tonizzo), dei conservatori di Udine, con  Tommasi Del Ponte e Cristiano Brusini, allievi dei  M° Davide Mariano e Carlo Beltrami, e di Trieste, con Gabriele Darù, allievo del M°  Manuel Tomadin.                                            

CODROIPO

CODROIPO HA OSPITATO LA SCIAMANA COLOMBIANA TIKUANA TACHA

È una vera sciamana d’Amazzonia colombiana.  Tikuana Tacha è il suo nome.

È la 24sima figlia di uno sciamano d’Amazzonia, Aureliano, capo della tribù Tikunas, nato nel 1915.

È stata scelta da lui per diventare sciamana, cioè una guida per il bene e l’armonia tra Dio, l’uomo e la natura, nonché guaritrice in modo naturale, a quattro anni.

È nata il 12 agosto, data in cui nella selva colombiana piovono stelle. Viene educata nel rispetto delle antiche saggezze. Incoronata principessa e sciamana esce dalla selva amazzonica, si trasferisce nel mondo civilizzato per studiare e si laurea come medico chirurgo.

Si distingue negli studi di psicotronica mentale, naturismo, botanica, omeopatia e scienze affini.

Colleziona onorificenze ed encomi. Nel 1987 apre il Centro Botanico «Tikuana» nella città colombiana di Fusagasuga.

Fonda e dirige la “Fondazione Amore Senza Frontiere” senza scopo di lucro.

Le sue esperienze e le conoscenze mediche la portano a continuare i suoi viaggi all’estero.

Scrive libri per trasmettere parte delle sue conoscenze ed esperienze sia materiali che spirituali.

Parla di Tikuana bambina seguire ovunque il padre sciamano.

Di Tikuana moglie e madre vivere esperienze incredibili, dettate dalla cattiveria umana.

Come l’uccisione di due mariti e di un figlio ancora in grembo.

Dell’esperienza di 40 giorni vissuti nella foresta, completamente sola dentro un buco stretto e alto come lei, bimba di sette anni, lasciata appositamente a superare ogni tipo di prova per poter essere degna di diventare sciamana.

Da Tikuana si impara che il reale cammino della libertà e della felicità per l’essere umano è quello dell’Amore.

Insieme a Tikuana, ha presentato i suoi libri anche Alberto Cancian, viaggiatore e scrittore pordenonese, in una intensa e affollata serata in Sala Abaco.

 

 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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