Il PONTE, periodico del Medio Friuli ottobre 2023
Il Ponte è un giornale mensile del Medio Friuli. Qui, gli articoli che ho scritto per l’edizione di ottobre 23.
CODROIPO
Dorina Sambucco Moretuzzo al traguardo secolare
La bontà, l’altruismo, la mite saggezza, l’ascolto, sono le doti di Dorina Sambucco Moretuzzo. Codroipese dalla nascita e primogenita di 5 fratelli e sorelle, era figlia di Ermanna Valoppi, di Goricizza, e di Guglielmo, noto per aver gestito una officina di carpenteria metallica leggera, un distributore di benzina e una osteria in Via Candotti.
Negli anni 40, Dorina aiutava in osteria e seguiva corsi di cucito e ricamo dalle suore, presso l’asilo in via 4 Novembre. Crescendo, era diventata collaboratrice insegnante.
Dalla madre, bravissima cuoca, aveva appreso l’arte della cucina dove eccelleva, in particolare nella preparazione dei dolci.
Nel 1951 aveva sposato Vittorio Moretuzzo, bancario, conosciuto nel rifugio, durante la seconda guerra mondiale. Era un giovane garbato, che l’aveva conquistata subito. Negli anni del dopoguerra, recitava in una compagnia teatrale nei panni di attore comico. Dal loro matrimonio sono nati due figli: Giorgio nel 1952 e Carlo nel 1953.
Per loro, mamma Dorina è stata, ed è, ineguagliabile. Entrambi ricordano quando, ormai adulti, rincasavano a tarda sera da impegni sportivi e di lavoro e, lei, preparava loro la cena espressa, mai riscaldata.
Fino al 2018, quando la frattura del femore le ha ridotto la mobilità, ogni domenica mattina, si recava in bicicletta alla messa delle ore 8.00.
Oggi è accudita, nella sua casa, dal figlio Giorgio, con l’aiuto del fratello Carlo e la costante presenza degli amatissimi nipoti Enrico, Gianmarco ed Eleonora. Per tutti, nonna Dorina ha sempre un dolce sguardo e un bacio di commiato.
FIABA I FOLLETTI DEL SORRISO Acquerello di Sandra Di Lenardo – Basagliapenta (Ud)
Età suggerita: da 6 a 11 anni
tanti anni fa, ma quanti non si sa, in cielo scoppiò un gran litigio tra tutti i colori dell’aria. Ognuno di loro si sentiva il più importante, il migliore e voleva apparire per primo a salutare i bambini, i nonni, i prati, i fiumi, tutta la natura, insomma.
Per primo, guarda caso, si fece avanti il colore Azzurro: «Il più importante sono io, perché sono il colore del cielo, il più allegro, quello che tutti salutano con gioia quando si svegliano al mattino. Quindi, devo essere io il primo a farmi vedere».
Subito, il colore Rosso ribatté: «Uhe, Azzurro, non stare a vantarti troppo eh, perché anch’io sono un colore allegro e molto vivace. Regalo il sorriso a chi è triste, io, e ogni pittore vorrebbe avermi sulla sua tela, hai capito?»
A dir la verità, il colore Giallo, convinto di essere il più potente di tutti, non voleva certo rimanere indietro e, con voce grossa, esclamò: «Io e solo io sono il colore del sole. Illumino la terra, la scaldo, do vita a tutto, sono insostituibile, io. Porto la luce e la vita, io».
A quel punto, in coro, ecco intervenire le stelle: «Eh, no, caro amico Giallo! Siamo noi le regine del cielo, nessuno si accorgerebbe della luna, se non ci fossimo noi. Noi ascoltiamo i poeti e gli innamorati. Noi siamo le più fedeli, sempre al nostro posto, noi».
La luna, che non credeva alle proprie orecchie: «Mie carissime stelle, voi potete pure considerarvi delle principesse, ma io sono la regina, perché so fare anche le magie. Una volta sono tonda, un’altra magra, a culla, a sorriso, intera, mezza e senza bisogno di diete. Se il mare fa ginnastica su e giù, è per merito mio. Io ispiro pittori, poeti e musicisti, altroché!»
La luna continuava a parlare sempre più arrabbiata.
Incuriosito da un tale baccano, arrivò il colore Nero: «Preziosissimi signori colori, signorine stelle, opaca signora Luna, brillantissimo Messer Sole, io sono il Nero, pittore del cielo di notte, io, il più elegante di voi tutti messi insieme. Non sono mica il colore della morte, come dite voi!» sentenziò sdegnato.
Dopo di lui, un po’ impacciato, ecco il colore Rosa ribattergli, quasi balbettando: «Ascolta, importantissimo fratello Nero, non ti do torto, no, no. So che parlano male di te e di tuo figlio, il viola, perché sa di lutto e di dolore, ma guarda com’è gioioso e bello il mio colore. Scusami se te lo dico, ma a volte fai paura sai? Io sono benvoluto, sono il colore delle bambine appena nate e trovo giusto essere io a presentarmi per primo al mondo».
Non aveva nemmeno finito di parlare che arrivò il colore Verde, con il figlio Verde chiaro per mano. Con molta calma, iniziò: «Caro color Rosa, anche il mio colore porta serenità. Quando le persone mi vedono pensano ai prati, ai fiori, alle piante. Non offenderti ma, se tu non ci fossi, nessuno se ne accorgerebbe, mentre, se mancassi io svanirebbe il colore della terra».
«Cosa? Colore della terra? Ma io sono il colore della terra – esordì, con fare altisonante, il color Marrone – spetta di sicuro a me presentarmi per primo».
Intanto, gli altri colori continuavano a litigare.
Per fortuna, dopo giorni di inutili battibecchi, arrivarono i piccoli Folletti del Sorriso. Sembravano dei Puffi, sorridevano sempre e portavano gioia e allegria ovunque.
Ascoltarono con molta attenzione i colori, che poterono parlare, ma solo dopo aver preso il numero e a un metro di distanza. I Folletti del Sorriso si riunirono per molti giorni ma, alla fine, trovarono la soluzione che potesse accontentare tutti: «Ci siamo, cari amici colori. Tutti siete importanti, tutti utili e belli e avete diritto ad apparire per primi. Ma ciò non è possibile».
I colori ripresero a litigare: «Tocca a me. No, tocca a me!»
«Ma noi abbiamo la soluzione» sentenziò Frin, il Folletto del Sorriso più saggio.
«Apparirete tutti insieme, l’allegria e la tristezza, la gioia e la malinconia, tutti indispensabili, perché fate parte della vita». A quelle parole, i colori si presero per mano, fecero un bellissimo girotondo e giurarono di non litigare mai, mai, mai più.
«Vi chiamerete Arcobaleno, o Iride, o Arco in cielo e formerete una curva colorata, che rallegrerà tutte le creature del mondo».
A queste parole seguirono grandi applausi, baci e abbracci, mentre il sole sembrava un potente riflettore.
La luna, rossa di vergogna insieme alle stelle, dopo aver chiesto scusa, se ne andò.
Sai dove? A Recanati, per aiutare Giacomino, un giovane poeta, a scrivere belle poesie su di lei.
Ancora oggi, quando in cielo appare l’arcobaleno, sembra che i colori vogliano dire agli uomini: «Siate buoni, vogliatevi bene, state in pace. Imparate da noi».
E, quando arriva la sera, anche l’arcobaleno se ne va a nanna.
A proposito, sai dove va a dormire l’arcobaleno?
Dietro nuvole di carta velina? No!
Sotto i tetti dei campanili con l’angelo in cima? No!
Dietro la luna quando è piena? No!
Senti, io te lo dico, ma è un segreto, non raccontarlo a nessuno…
Quando ha sonno, l’Arcobaleno fa un tuffo nel mare dei sorrisi, dove lo aspettano i folletti azzurri. Ora che i colori non litigano più e scintillano felici, possono stare insieme fino al prossimo temporale.
“I folletti del sorriso” fa parte del libro “UN ANNO DA FIABA” www.pierinagallina.it
CODROIPO
15 settembre 23: Presentato il libro “In Bicicletta sono libero. In viaggio con il Parkinson”
In Sala Abaco, con il pubblico delle grandi occasioni, è stato presentato il libro-testimonianza “In bicicletta sono libero. In viaggio con il Parkinson” del friulano Simone Masotti, di Pradamano.
Da 18 anni ha il Pk o Parkinson e, di anni, lui, ne ha solo 48.
“Non sono malato. Non tremo. Corro in bicicletta e sfido il mio scomodo inquilino. Lo vinco, perché voglio vivere. Come tutti” dice, con sorriso disarmante.
Racconta e si emoziona.
Ringrazia.
Emoziona.
Racconta le incredibili avventure in bici: l’Eroica a Siena, la corsa più pazza del mondo in Aiowa – America, la Croazia, la Pradamano-Roma.
Simone supera la fatica del parlare.
Elenca i suoi caposaldi: famiglia, amicizia, accettazione.
Sorride e abbraccia le tante persone accorse.
Per ognuna ha una parola, una dedica, un consiglio.
“Non mi fermo. Non fermatevi nemmeno voi. Fate ciò che vi piace e vivete.
Perché la Vita è qualcosa di meraviglioso “.
Altroché acqua gym, come gli era stato predetto dai medici!
Per chilometri, sulle strade del mondo, ha pedalato e gioito. Sofferto e incantato.
Ora, l’Italia lo aspetta.
Anche con il libro.
Perché Simone dà forza, coraggio, con quella virgola di pazzia che lo rende molto simile a un eroe.
Evento voluto dall’Assoc. 50&più di Udine, con il presidente Guido De Michielis e dal vice Franco Cristofoli. Patrocinato dal Comune di Codroipo – rappresentato dall’Assessora alla sanità Paola Bortolotti, dai consiglieri Tiziana Cividini e Graziano Ganzit – e dal Club Unesco di Udine, con la presidente Renata Capria D’Aronco.
CODROIPO
OTTOBRE ROSA A.N.D.O.S. COMITATO DI CODROIPO
Da anni, ottobre è il mese mondiale della prevenzione del tumore al seno. Lanciato in Francia nel 1994, l’Ottobre Rosa si svolge dal 1° al 31 ottobre di ogni anno. La campagna è simboleggiata da un nastro rosa, utilizzato in tutto il mondo. Questa importante campagna di prevenzione è, già, riuscita a salvare molte vite.
Anche il Comitato codroipese – presieduto da Patrizia Venuti – ha messo in cantiere numerose iniziative volte a sensibilizzare alla prevenzione e al benessere in rosa.
Il 1° ottobre parteciperà a Gocce di benessere, presso l’Agriturismo “Da Morson” a Camino al Tagliamento, dalle ore 9.00 alle 18.30. Alle 18.30, Villa Manin si colorerà di rosa, siglando, così, l’apertura ufficiale degli eventi.
Il 7 ottobre, sarà presentato il calendario ANDOS 2024 e della mostra degli artisti partecipanti alla sua realizzazione, in un incontro con le senologhe Cedolini e Marcuzzi.
L’8 ottobre, parteciperà alla “Aviano corre in rosa” a sostegno del CRO.
Il 9 ottobre presenzierà all’autoemoteca, promossa da AFDS, sezione di Lonca, Passariano, Rivolto
Il 15 ottobre, nell’ambito di un’iniziativa congiunta Andos nazionale, promuoverà “Andos va al museo” . Un salto indietro al 1800 al Museo delle Carrozze di San Martino.
Il 21 ottobre, darà vita a “La prevenzione è di moda”, sfilata di moda delle socie, che indosseranno abiti e accessori dei commercianti codroipesi.
Il 22, 28 e 29 ottobre, saranno presenti, con il fornito stand di capolavori realizzati dalle socie, alla fiera di San Simone.
Il 28 ottobre, sosterrà la Donazione Rosa, promossa dalla sezione AFDS di Camino al Tagliamento.