La 1° Guerra mondiale vissuta dalla nostra gente – Camino al T (UD) 21 nov 14
Cristina Pilutti, assessore alla cultura del comune di Camino T (UD) presenta la serata condotta dalla Prof. Carmela De Caro. Presente anche la Corale Caminese, con brani interpretati in maniera avvolgente.
La 1° guerra mondiale vissuta dalla nostra gente. La storia di Adele Pilutti di Straccis, la portatrice ora sepolta nel cimitero di Lubiana, tra le 5 crocerossine. Adele, 29 anni, ( era nata il 19/9/1888) alle sei di sera del 3 nov 1917, sull’uscio di casa (vigeva l’ora legale in tempo di guerra), sente degli spari. Chiama i 3 figli che giocano fuori ( il quarto ha due mesi) viene ferita alla gamba. Subito viene caricata su un carro e portata via. Morirà in un ospedale da campo a Lubiana il 17 gennaio del 1918 perché aveva rifiutato di farsi tagliare la gamba. Il marito era al fronte. Dei loro figli si occupa la sorella di Adele, Maria Lavinia, del 1894. Che sposa poi il cognato Angelico ( nato 29/6/1888 e morto il 29/3/1937).
Tipica famiglia contadina
Dal diario di Don Angelo Degano
Corale caminese canta ” I ai preat la biele stele ducius i sants dal paradis, che il signor fermi la vuere, che il mio ben torni al pais”
Dirige Carlo Zorzini
Carlo 1° d’Austria, erede al trono (ora Beato), il 5° in linea di successione dato che Rodolfo d’Asburgo si era ucciso e Francesco Ferdinando era stato assassinato, con la moglie Zita di Borbone, che veniva spesso a Codroipo e a San Giovanni di Casarsa dove c’erano le monache. Hanno avuto otto figli.
Molinari Mario, automobilista delegato al Congresso di pace a Parigi. Faceva parte del 6° corpo di fanteria. Nato il 5/9/1897, a Belgrado di Varmo da Guglielmo e Anna Bert e gemello di Bonifacio. Veniva pagato 150mila lire per aver condotto i “pezzi grossi” più un pacco di vestiario da 80mila lire.
Fiat 501
Don Riccardo Floreani, parroco di Bugnins di Camino a T (UD), studioso e scrittore.
1917: Camino al t (UD) davanti a Villa Stroili: prove di cerimonia
principe Carlo è in 1° fila, 2° da sx, il più alto. Foto concesse da Gustavo Zanin.