1 Settembre 2024
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pierina gallina
LA MIA POESIA “COME UNA LACRIMA D’ANGELO” PREMIATA A TRIESTE
La mia poesia “Come una lacrima d’angelo” è stata premiata, con segnalazione di merito e meritevole di pubblicazione nell’antologia, nella Sala Tommaseo A dell’Hotel NH di Trieste, il 31 agosto 2024, ore 16.00 dal premio internazionale “Poesia e solidarietà” , su 300 poesie pervenute.
Alcune foto sono della fotografa Alexandra Mitakidis.
Una cerimonia col cuore in mano, alla presenza del presidente Ottavio Gruber, 92 anni, dalle sue collaboratrici, dal gruppo musicale, dai soci dell’Associzione “Poesia e Solidarietà” e dai premiati. Mi è piaciuto il ricordo di Gabriella Valera Gruber, anima del premio internazionale, fino al 2021, data della sua morte. Mi ha fatto tanto piacere esserci, perchè sono stata accolta come una persona di valore, e così, tute le altre.
Ogni poeta ha letto i propri versi. Alcuni con lodevoli contenuti e modo di esprimerli.
Un piacere essere trattata come persona di valore – da loro definizione – come tutti i partecipanti.
Ogni poeta ha letto la propria poesia, seguita dal commento critico, anche pubblicato sull’antologia.
Il mio è stato curato dal poeta, scrittore e giurato Giancarlo Micheli di Viareggio:
“La struttura delle metafore in accumulo ordisce una sorta di trappola recursiva, in cui la visione è degradata a una sorta di grado zero dell’oggettività, all’acquisizione come perdita, presagio entropico di un destino più complesso del semplice sguardo che lo riflette“.
In sintesi:
” Nella poesia c’è un grado di equilibrio generale più profondo di quello espresso con le parole. Saggezza!”.
Ecco la poesia: COME UNA LACRIMA D’ANGELO
Tra le pieghe dei ricordi
ho nascosto un soldino.
Un centesimo,
grande come una lacrima d’angelo.
Mi sono vestita a festa,
con l’abito rosso e i tacchi a spillo,
per viaggiare in prima classe.
A ritroso, nel tempo.
Ho visto morire la me bambina,
la fanciulla, la donna.
Sono rinata, come i bucaneve,
su un lembo di emozione,
che mi ero cucita addosso.
Isola scarna e faro sulla mia storia,
ho camminato sugli inverni,
ho ballato con mille cuori,
inciampandomi
tra voglie e paure.
Ho pelle d’oca
sull’oceano di fragilità.
Sono locomotiva
di fuggitivi giorni
sotto a un cielo di carta
scarabocchiato di
scrostato rimpianto.
A corto di sabbia
è la clessidra
quando si buca l’azzurro
Passeggiando per TRIESTE all’ora del tramonto:
Tramonto come pochi, partenza della nave “Regent”, bimba sulla statua di D’Annunzio, che legge e lo bacia… emozioni a tutta adrenalina.
Evviva la poesia e chi organizza concorsi seri, gratuiti, e, soprattutto, a tutto cuore.
Grata alla poesia, che mi permette di vivere emozioni così intense. Alle amiche Antonietta e Renata, che mi hanno accompagnata.