LEONARDO CENCI, MARATONETA e SCRITTORE al CAFFE’ LETTERARIO a VILLA MANIN (UD) – 19 luglio 2018
i malati che lottano ogni istante per la propria vita, sperando di
offrire loro un messaggio di speranza e di consapevolezza che nulla è
impossibile se ci si crede veramente”. Inoltre, promuovendo lo sport
come moltiplicatore di integrazione, organizzando manifestazioni,
ideando gli Oncology Games, Olimpiadi dedicate agli atleti malati di
cancro che si sono svolte per la
prima volta il 23 e 24 giugno a Roma, dicendo al mondo di vivere la
vita come immenso dono, dando vita alll’ Associazione “Avanti tutta
Onlus” di Perugia che pratica lo sport come terapia.
si dimentica. Bisogna sentire il senso di gratitudine alla vita che spesso
viene trascurato. Io non la regalo la vita, non la do in pasto a nessuno. Sono sotto i
riflettori perchè voglio far vedere a tutti che è possibile fare una
bella vita anche con il cancro. Se uno resiste per un periodo in stato di
impotenza poi ce la può fare. Viviamo di ricordi e immaginiamo qualcosa che non c’è e perdiamo il
presente. E’ importante avere l’attitudine a sapersi riprogrammare”.
materia. Mi reputo straordinario perché sono messaggero e utile fino
all’ultimo giorno. Non morirò di cancro”.
titolo “Vivi, ama, corri. Avanti tutta!” Un libro da leggere tutto
d’un fiato, presentato al caffè letterario codroipese al Doge in Villa
Manin, presieduto da Luisa Venuti. Con lui Daniele Damele, giornalista e
scrittore.
andava bene nella vita di Leonardo. aveva un lavoro, una fidanzata, lo
sport. Poi, il 9 agosto 2012, la diagnosi di
metastasi cerebrali con la prospettiva da 4 a 6 mesi di vita. Ha detto
subito di no al cancro per non dare un dispiacere ai genitori, per la
volontà ferrea di vivere perchè “La vita è la cosa migliore che
abbiamo”.
Con
San Francesco come angelo custode, ha tenuto duro, ha fatto la
chemioterapia, ha studiato la malattia accettandola, ha festeggiato
capodanno a novembre per timore di non arrivarci e ora, da sei anni,
festeggia due compleanni, quello di nascita e quello della diagnosi.
un farmaco naturale in testa. ognuno può decidere come vivere.
andare avanti. Fino al 42.145. Gli ultimi km di un maratoneta vengono fatti con
la testa, con quella fondamentale qualità che dovremmo allenare nella vita”.
LEONARDO ha parlato al folto pubblico con grande naturalezza e padronanza dialettica.
a qualcuno viene il cancro?” gli è stato chiesto.
prima causa è la genetica. La seconda è lo stile di vita. No alle
sigarette, sì all’attività motoria calzata alla persona, si a diete
personalizzate da un nutrizionista, evitando gli zuccheri che sono il
cibo preferito dal cancro, riso, pane, pasta, bevande gassate e dolci,
mangiando poco ma tutto, con responsabilità. La terza è l’ambiente
esterno.
stare vicino al meglio a un ammalato di cancro?”
persone hanno, per poi entrare in empatia. Tenere in mano il cuore di chi si ama e ciò che rende
felici.
rapporto hai oggi con il cancro?”
L’ho definito ospite sgradito senza invito.
Ho sempre fatto shatzu e meditazione con cui ascoltare il respiro e
sentivo il cancro. So
che c’è e vado avanti così. Voglio dare una visione di vita diversa
alle nuove generazioni perchè non devono emulare il disagio ma la forza
di riuscire a
reagire quando la vita ti stravolge”.
fatevi rubare i sogni, non scoraggiatevi al primo ostacolo, non fatevi
mai mancare un progetto. Osate i vostri sentimenti e le vostre emozioni,
magari non la rabbia che ha troppi effetti collaterali. Immaginate
qualcosa, dite qualcosa, fate qualcosa, che renda il mondo più bello”.
Un onore aver conosciuto e ascoltato LEONARDO, tra l’altro testimonial
CONI, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per
la determinazione e la forza d’animo con cui affronta la sua malattia
offrendo agli altri malati un
esempio per reagire e difendere la
vita, Presidente dell’Associazione “Avanti tutta Onlus” di Perugia, impegnata nella raccolta fondi per migliorare con interventi tangibili,
letti nuovi, televisori, palestra per attività fisica dei malati, la
degenza nel reparto oncologico dell’ospedale di Perugia.
(servizio fotografico di ROIATTI)