LIBRO “E SE FOSSE VERO?” sulle testimonianze su MEDUGORJE
Un libro che non può lasciare indifferenti.
di Flaibano, “ con la collaborazione di Alida Pevere, poetessa. E…se fosse vero?” è un libro che raccoglie verità espresse da
settanta persone sull’esperienza
Medjugorje. Sono nostri vicini di casa. Vivono in Friuli, a Codroipo, Treppo carnico, Turrida, Cercivento,
Ragogna, Buttrio, Gemona,
Campoformido, Aquileia, Torviscosa e in molti altri lidi noti a tutti.
terra croata, in quel paesino sperduto sulle montagne, per convinzione o per curiosità, trascinate a forza o per semplice imitazione.
Una volta giunte là, però, ciascuna di
esse ha avvertito un cambiamento, un’emozione, che si riassume nel desiderio
forte di tornarvi. Certo, c’è
differenza tra chi fa una frettolosa
“toccata e fuga” e dice “a Medjugorje non c’è niente” e chi fa l’esperienza
Medjugorje. Vero che a Medjugorje non
c’è nulla da vedere di fretta, da pretendere di sentire se si ha l’ansia di fermarsi nei negozietti a
comprare il rosario per la nonna o per il parente malato. Farne l’esperienza, cioè “passare dentro”, significa accettare di sospendere il proprio
giudizio, sforzandosi di liberare l’Io interiore dal rumore della propria
esistenza e mettersi in ascolto. Senza fretta. Magari imbastendo una semplice richiesta di aiuto, una piccola
preghiera fuori dai canoni, una domanda, un pensiero di gratitudine o quello
che, spontaneamente, esce dal cuore. Come
tutte le situazioni fuori dall’ordinario, anche qui la realtà non è
necessariamente appiattita su ciò che appare. Ma ci sono delle condizioni
personali per poter rendersene conto. E ciascuno vola sulla libertà dell’essere
ciò che davvero è. Cogliendo l’opportunità rara di entrare nella
particolare atmosfera del posto e di coglierne i frutti, senza pagare dazio.
Accanto o insieme a schiere di pellegrini che qui giungono da ogni dove del mondo.
titolo ma anche domanda aperta, cui il contenuto del libro cerca di dar
risposta ma senza volerlo fare. Giacomina De Michieli ha semplicemente raccolto e messo insieme le emozioni e le
parole di chi a Medjugorje è
andato per una volta, per più volte ma ne è
sempre ritornato con qualcosa in più.
Ecco la sua risposta. “ Molti
vanno a Medjugorje per percepire un segno, chiedere una grazia, curiosità,
fede. Certo è che chi ci va è “chiamato”. Solo all’arrivo ci si rende conto
della “grandezza” del luogo, vedendo la moltitudine di persone che là pregano,
in ogni stagione e con ogni tempo. Poi
le apparizioni, l’incontro con le veggenti, i miracoli e i numerosi “segni”. La
Madonna qui è apparsa ed appare tuttora.
Non in un tempo passato, dunque, ma presente. E se tutto questo fosse solo frutto dell’immaginazione? Da qui l’idea di mettere proprio questo
titolo. Leggendo queste testimonianze esorto vivamente il lettore a non
sottovalutare la verità narrata. Chi ha parlato ha aperto semplicemente lo
scrigno del suo cuore. Al giorno d’oggi è più facile denudare il corpo che l’anima.
I sentimenti di ognuno sono perle preziose, intime sensibilità, a volte
accompagnate da lacrime. Per questo desidero e chiedo il dovuto rispetto. Mi
auguro che la lettura sia piacevole ai credenti e non. Tutti o quasi hanno descritto che a Medjugorje si
trovi una cosa che l’uomo cerca affannosamente: la PACE. Se apriamo la finestra
entra la luce. Se apriamo il nostro cuore alle cose del cielo, nella nostra
anima entra la grazia dell’accettazione, della rassegnazione nei travagli della
vita. Le testimonianze le ho lasciate come sono pervenute. Ringrazio chi ha
avuto il coraggio di “esporsi”, con nome e cognome. La “Gospa” certamente
continuerà ad elargire loro la sua materna protezione e benedizione”.
veggente Vicka “ Carissimi letori, Regina della Pace benedica voi con suo amore
e Pace. Prego per tutti voi e Racomando Madonna tuti vostri Henzioni. Un grande
saluto e sempre uniti nela pregiera. Vostra Vicka”.
ristampa nel 2013, si può trovare presso le edicole di Basagliapenta e San
Daniele del Friuli, presso “Il Samaritan”di Ragogna, da Giacomina De
Michieli a San Odorico di Flaibano e da Alida Pevere a Mels di Colloredo.
presentazione:
per vedere il video in lingua friulana: http://youtu.be/hBZ93bd4tlQ
“strana” che ha cominciato a pervadere la mia persona fin dal momento in cui ho
detto “sì”!
serbo per me… Si è manifestato già la sera del primo giorno del mio primo
pellegrinaggio…
silenzi e preghiere sommesse in diverse lingue dove si contempla il mistero
della fede nella sua pienezza ed il cuore, in quei momenti, si colma di
infinito amore; una sensazione che non si può descrivere, bisogna solamente
viverla di persona.
del nostro gruppo e, parlando con trasporto del momento appena vissuto, ci
stavamo recando nella zona verso i negozi di souvenir sulla destra del
santuario. La serata del
stelle brillava incantando ancor più Medjugorje.
che mi aveva invitata al pellegrinaggio, mi ha suggerito di fare una foto da
quel punto.
copriva la base della chiesa, ho scattato; sono le 7 di sera. Enorme la
sorpresa nel vedere impressa sul display una strana ed enigmatica velatura che
avvolge la chiesa in cui, analizzandola con attenzione, si potrebbero scorgere
diverse immagini…!
strano.
testa in quel momento
consiglio di Tamara, scatto un’altra foto, questa volta è normale, come avrebbe
dovuto essere: c’è soltanto la chiesa.
colpa, di vergogna e, nel mentre, penso alle parole di Gesù: “Beati quelli che,
pur non avendo visto, crederanno”.
auto-commiserarmi! La Regina della Pace
ha voluto darmi un segno tangibile della Sua amorevole presenza!
forte stato emotivo…
Bellina inerente al momento dell’Ascensione di Gesù in cielo; così ci spiegava:
“…Gesù sale in cielo e una nuvola lo avvolge, perchè Dio non si può vedere…
Il mistero è mistero, ma in qualche modo si può intuire: fra noi e Dio c’è
sempre una nube, una nebbia, un velo, perché per vedere Dio serve l’occhio
della fede”…(…) Alida Pevere