LIBRO “Il cielo non era mai stato rosso come quella sera” di Loretta Fusco
Ho letto e apprezzato l’ultimo libro della scrittrice friulana, Loretta Fusco: il romanzo “IL CIELO NON ERA MAI STATO ROSSO COME QUELLA SERA“.
È un romanzo che, da subito, cattura l’attenzione e invoglia alla lettura, rivelandosi qualcosa di più rispetto a ciò che suggerisce la trama: è un viaggio nei sentimenti, un aprire gli occhi denso di emozioni.
È un’opera intensa, dove l’interiorità dei protagonisti è messa in luce da una scrittura suggestiva, capace di scandagliare l’animo umano e portarne a galla le bellezze, la grandiosità, come le bassezze e le sconfitte.
Fluenti, le parole corrono in 136 pagine che racchiudono molte vite, intrecciate di riflessioni sull’esistenza, inni all’amore, disillusioni, sempre in bilico tra le ragioni del cuore e quelle della realizzazione di sé.
C’è la vita, dentro, espressa con forza ed eleganza, spessore e leggerezza, con voli verso le vette e cadute a precipizio.
Le scene sono vivide, descritte con cura, rispettose del ritmo e del nesso logico, dipanate tra antefatti e il presente abitato dai protagonisti, sotto la lente d’ingrandimento nella loro schietta umanità.
Bastano pochi capitoli per far sì che ci si sorprenda a prenderli sotto braccio, quando si trovano a cambiare e fare scelte non facili, ma fondamentali.
Viene, quasi, naturale entrare in connessione empatica con loro e trovare il più affine per carattere, indole o passioni.
Da viaggio, il romanzo si fa percorso, che permette, metaforicamente, di inquadrare i nostri comportamenti e il nostro oggi.
Nel romanzo c’è anche tanto spazio per l’amicizia, per l’amore, in un manifesto ai buoni sentimenti che riescono a germogliare, sempre, soprattutto in situazioni che farebbero pensare al contrario.
Un finale ricco di rivelazioni chiude degnamente il romanzo, che si rivela compagno di viaggio davvero piacevole, del quale viene naturale chiedersi se esisterà un – gradito – seguito.www.lorettafusco.it