LIBRO “IL DESERTO NEGLI OCCHI” di IBRAHIM KANE ANNOUR: presentazione a Codroipo (UD) sede di “Aurora”
Presentazione del libro “Il deserto negli occhi” di Ibrahim Kan Annour – 17 ott 2014 – Codroipo (UD) Cooperativa Aurora
I Tuareg sono dignitosi, fieri, sempre con il sorriso accogliente, con grande capacità di dialogare – ha detto Viviana,
significa Abbandonato da Dio.
Il rito del tè. Il primo è forte come la vita. Il secondo è dolce come l’amore. Il terzo è soave come la morte
I Tuareg hanno la libertà negli occhi e negli spazi aperti. La loro nazione è divisa in cinque stati: Libia, Mali, Niger, Burkina Faso, Algeria. Cinque nazioni e una stessa lingua. “Una cosa sbagliata – ha detto Ibrahim”. Nel 1960 il Niger è diventata colonia francese. Nessun Tuareg ha un atto di nascita né carta d’identità né passaporto. Niente presidi medici per loro. No accesso all’acqua potabile. Non scuole. Questo popolo rischia l’estinzione.
In Niger, ricchissimo di uranio, è pieno di centrali termonucleari. L’uranio viene pulito con l’acqua che va nelle falde. 2.700 miliardi di litri d’acqua sono inquinati per 500 volte oltre la norma. E la gente fa tutto con quell’acqua, ammalandosi di tumori (ufficialmente Aids). Nel 1990 le prime rivolte a sangue dei Tuareg in Niger. I Tuareg vengono imprigionati senza motivo e torturati in maniera disumana. Il padre di Ibrahim è fra questi, per otto mesi. Nel 2007, cambiato il governo, vengono firmate le concessioni di uranio alle multinazionali. Il deserto diventa una miniera e i Tuareg si ribellano. Ibrahim viene sospettato di fomentare la rivolta in quanto guida e profondo conoscitore del deserto. La scelta obbligata è fuggire e venire in Italia, parlando bene l’italiano.
“Non mi è mai piaciuto stare in Europa – dice Ibrahim – perché c’è troppa fretta e si è schiavi del tempo e si corre dietro all’orologio sempre. Gli europei si sono creati un mondo facile”.
Inrahim, uomo indaco, con Pierina Gallina
con Viviana Mattiussi con Nella di Aurora e amiche
Ibrahim e il portaoggetti tipico tuareg