LIBRO “LO SREGNO BARDO” di ELIA FERANDINO
il libro dal titolo più strano che abbia letto “ LO SREGNO BARDO” ma, per
sapere cosa vuol dire, bisogna arrivare
a pagina 139.
giungere fino lì perché la lettura è agile e i contenuti accattivanti.
asino che, insieme, affrontano uno strano viaggio fatto di avventure molto
particolari e fotografie umane dalle più svariate sembianze.
Lestizza (Ud) ma residente a Torlano di
Sopra, un paesino friulano ai piedi delle Alpi Giulie, sul confine sloveno,
narra la vera, commovente e terapeutica storia del suo viaggio tra le montagne
in compagnia di un asino battezzato Ernesto, nato a Sofia in Bulgaria e ghiotto
di caramelle alla menta.
la loro, sfociata in una amicizia dal sapore quasi umano.
quarant’anni, padre di due figli e con
la moglie all’ottavo mese di gravidanza, di fare un viaggio da solo, a piedi,
tra montagne alpine disabitate o quasi, mosso dal desiderio di scoprirne segreti, genti,
luoghi e usanze.
i bagagli, i viveri e l’attrezzatura fotografica. Il consiglio di portare con
sé un asino si rivela vincente.
asino docile.
libro, si rivelerà un buon amico dotato perfino della parola,
della paura e dei sentimenti umani, con il sogno di vedere l’Oriente dove
splende la luce della libertà.
uomini già sepolti, danzanti streghe solitarie e senza occhi, cani neri dalle
sembianze mostruose, orsi bruni e strani esemplari umani, fino a scomodare Sant’Antonio
Abate.
è concessa.
dolce è una sorta di amore tra un uomo e un asino parlante che, alla fine del
viaggio, si confidano la voglia di casa.
saluto, con la promessa della reciproca libertà. Ognuno per la propria strada ma
con l’altro nel cuore e il ricordo delle
incredibili avventure vissute fra i monti.
che veniva da dentro, da un posto molto lontano, che evocava la parola
“libertà”, in un luogo dall’influenza
benefica, dove entrambi si sentivano in totale armonia con ciò che li
circondava.
andarci quasi fino in fondo, aprendo il varco a una domanda che sorge istintiva: “ Ma ci sarà
qualcosa di vero in tutta questa storia?”
Ferandino, alpinista della domenica e fotografo di mestiere, cresciuto in un piccolo paese della pianura
friulana, tra i campi di pannocchie e le grinfie delle tre sorelle
maggiori.
testardo eppure dolce, Ernesto.