POETESSE NEL BOSCO di GRAZIELLA NOACCO a Gramogliano (UD)
Graziella Noacco: Ti ho conosciuta nel 2006 a Udine, alla premiazione di un concorso di poesia. Il tuo Berto riecheggiava nel teatro quando decantavi i tuoi versi per lui. Venirti vicino e farti i complimenti e affezionarmi subito è stato un attimo. “Vieni a trovarmi nel mio bosco” mi dicevi sempre, ad ogni incontro, felici di vederci, con le faville negli occhi. Non sono mai venuta. La distanza? La pigrizia? Nooo, semplicemente l’incedere dei giorni. Ora sì, ci sono. Il tuo bosco è un luogo da fiaba. Il luogo dove tu cammini ancora, leggiadra. In un posto da fiaba. Ora che tu sei invisibile agli occhi ma vicinissima con il cuore.
Te ne sei andata nel sonno. Come si conviene a chi ha ben vissuto per quasi ottant’anni. Nutrita e nutriente. Di fatica, dolore, ma anche di sei creature che hai fatto crescere nei valori e nella bellezza. Soprattutto nella certezza di averti madre. La pietraia Maria teresa Costantini, con Pietro Fontanini, Presidente provincia di Udine, Angelo Rossi, Presidente Ass. Toscani in Friuli e il sindaco di Corno di Rosazzo Daniele Moschioni VIDEO Fontanini parla di Graziella
Ilaria Ellero (flauto traverso) e Olga Gavryliuk (violino)
Maria Teresa Costantini
figlia di Graziella
Alida Pevere legge “Sium” di Graziella NoaccoVIDEO
Antonella Sbuelz legge “Oriente” e “Parchi”
Nicoletta Ros legge “Il Mostro” e “Vento di Poesia” Carla Montina legge “Madre” e
“Foglia di Rovere” di Graziella Noacco
Il folto pubblico si reca verso la quercia secolare Maria Pia Pavani legge “A bosca” e “Profumo”Nicoletta Ros legge i versi di Vilia Candido
Pierina Gallina legge “Par Te, Graziella” e “Ma ce biele che je la vite”
Alida Pevere legge “Santo Stefano, 60 anni dal nostro incontro”
Luigina Lorenzini legge “Al è un cel cussì plen di stelas” e “A propojet di diu, e di fa malta”
“Scolta” e “Svual”
Lucia Miorini Ciriani legge “La fuarcia” e ” Margarita”
Ore 20.00: dopo due ore di poesia respirata e vissuta nel bosco, ecco la sorpresa della CASA di Graziella.
Una casa a stella? Noooo. Una casa-pagoda giapponese.
Rotonda. la casa rotonda. Con occhi-finestre immense in giro in giro. Con occhi annegati nell’oceano della Vita piena, colma di amore per tutti, animali, piante, persone. Gli occhi di Graziella! Mai assonnati. sempre vivi, attenti, curiosi. Con quella luce dentro le pupille. Luce di saggezza imbevuta di POESIA lunga ottant’anni meno quattro mesi.
Dal terrazzo guardare e guardare ancora fino a perdersi nell’orizzonte limpido di una perfetta notte d’estate. E l’occhio va, vagabondo. Si confonde con l’arcobaleno di una speranza che racchiude i giorni in un cerchio di lana, caldo. Confortante.
Cosa c’è laggiù? La città? Le valli del Natisone? O la coltre di un sogno inghiottito dalla Pace?
Le mie poesie per GRAZIELLA: in lingua friulana e italiana
che ti viôt, discolce, cjaminâ
intal bosc dal Paradis,a
meti in rie agnui e arbui, indrecjai
lis gjambutis par che a cressin biei,
drets e fuarts?
viôt, sigûr,tu ses culì a fevelâ cui
uceluts colats intai nui, cun lis alis
tenarutis…e tu, a judaiu a
svualâ par lâ a cucâ il mont.
di bombâs, samenâ gotis di
cour intal prat dal cîl, par fa cressi garofui
Madone il més di mai.
cence rosis Tu…
in Paradis!
scalza,
bosco del Paradiso,
angeli e alberi,
gambe
belli, diritti e forti?
sicuramente sei lì, a parlare con gli uccellini
nuvole, con tenere ali.
a volare per curiosare nel mondo.
di bambagia,
cuore nel prato del cielo,
rose
Madonna il mese di maggio.
senza fiori Tu,
Paradiso!
JE LE VITE
che je le VITE, chest regal meraveôs,
par ducius,
è.
Signôr, ti ringrazi pa l’onôr.
di sere,
primevere,
genuinis e ches cul grop tal cûr,
braurinis e i corvats vistût di scûr.
un cuc e daspò torna a contâ.
sai parcè,
creaturis di chel mont
mi das in man.
in cjalt, simpri a grât pal to regal.
che je le VITE.
VITA…
Vita, questo regalo meraviglioso…
dritta o a rovescio.
è per tutti,
è.
Signore, ti ringrazio per l’onore.
brava da cantare il cielo di sera,
primavera,
genuine e quelle con il groppo in cuore,
civettuole e i corvi vestiti di scuro.
Signore, essere capace di volare
guardarti e poi tornare, per raccontare.
so perché, a baciare le
creature di quel mondo
mano.
tengo in caldo,
il tuo regalo.
Vita!
Un moment di baticûr
Al sarà un moment di baticûr
e po dut al tasarà…
L’anime e svolarà
storie,
gjoldarai…
cui vûl ben
lassâ.… Cumò i tiei ricuarts,
emozioni prima del distacco definitivo…
stato così: dolce, anche per Graziella.” Alida Pevere