POZZO – CODROIPO (Ud): SAN ROCCO UNISCE TRE PAESI, Beano, Pozzo, Rivis
Pozzo di Codroipo (Udine): 16 agosto 2020
Gli abitanti di Pozzo, di Beano di Codroipo e di Rivis di Sedegliano hanno il pregio di continuare a mantenere fede al voto che i loro concittadini fecero nel 1400. Se fossero stati salvati dalla peste e, in seguito, dalle orde di Napoleone, si sarebbero ritrovati ogni anno, il 16 agosto, nella chiesetta di San Rocco. Anche il 2020 li ha visti presenti: Beano e Rivis, alla S. Messa celebrata da Don Mario Broccolo, Pozzo a quella officiata da Don Fabio Varutti, accompagnata dal coro e Olindo Bosa alla tastiera. Al solo vedere la chiesetta, adiacente al locale cimitero, si comprende quanto sia bisognosa di interventi urgenti e necessari. Più che l’esterno, è l’interno a rattristare. Il pavimento del 1839 in seminato alla veneziana con decori fitoformi si sta letteralmente sgretolando, l’umidità ha invaso i muri e gli affreschi.
Ciò, nonostante le cure e gli appelli del comitato spontaneo, capitanato dalla sacrestana Angela Pevato e dal pittore Ennio Martinis, cui le autorità comunali, provinciali, religiose nonché la sovrintendenza ai beni culturali hanno sempre risposto con il silenzio. Il volontariato fa molto ma non può affrontare le ingenti spese che il restauro richiederebbe. Eppure, oltre a opere lignee, pittoriche, al leggio, alle tavole della Via Crucis, quest’anno c’è un’ulteriore novità in fatto di donazioni: l’acquasantiera in pietra piacentina e la colonna che rappresenta la morte di un giovane presunto prete, con stola, giglio e croce, datato 1930 e proveniente da Arba. L’artista di Pozzo, Galdino Tomini, le ha assemblate, creandone un insieme armonioso, posizionandolo sul luogo dell’acquasantiera originale, trafugata in passato, come altri ornamenti della chiesetta. Nota interessante sta nella targa in marmo bianco posizionata in sacrestia. È datata 1876 e si riferisce alla donazione dell’Imperatrice d’Austria, Maria Anna Carolina Pia, la cui balia sembra essere stata una donna di Pozzo, le cui generalità sono, però, avvolte nel mistero. Dell’imperatrice, si sa che passò per Codroipo il 20 giugno, alle 18.00, e il 3 settembre 1851, come documentato a pagina 132 del 1° volume “Codroipo, ricordi storici” di Don Vito Zoratti (1912-1979). Lo storico, residente a Pozzo, Roberto Visentini sta svolgendo ricerche in merito. L’intera frazione di Pozzo non si arrende e scende ancora in campo, pronta a salvare la sua chiesetta. Ma la devozione non basta. Un luogo sacro, bene di tutti, fortemente legato al passato, ora più che mai pretende dignità, per non sopperire all’ingiuria del tempo, purtroppo nell’indifferenza degli organi preposti alla sua salvezza.