Presentazione del LIBRO “GAIA, MIRACOLO D’AMORE” a Camino al T (UD) – 22 aprile 2016 - Pierina Gallina news

Presentazione del LIBRO “GAIA, MIRACOLO D’AMORE” a Camino al T (UD) – 22 aprile 2016

Può una madre sopravvivere alla morte della figlia sedicenne? Può continuare ad andare  avanti sentendo profonda pace nel cuore? La risposta è “sì”, se si crede che la morte non sia assenza ma un cambiamento di presenza, abbandonando la razionalità per riuscire a vedere oltre. “ E’ innaturale che un figlio muoia prima del genitore. Oggi ringrazio Dio per ogni cosa che mi ha dato, anche il trapasso nella luce di Gaia, mia figlia” così testimonia Rita Callegari, madre friulana, che ha voluto scrivere questo libro, facendosi aiutare dalla cugina Daniela De Stefano, per portare un aiuto a chi si trovi nella stessa situazione. Messo a punto in nove mesi, non è un libro di morte ma di speranza, dalla prima all’ultima pagina. Non è patetico ma fa sgorgare lacrime che riempiono il cuore. Dove trova mamma Rita la forza per essere serena, con la sua famiglia, il figlio, il marito, i tanti amici, il lavoro? Nell’aver sperimentato il divino, nell’avere segni veritieri e ripetuti che Gaia è viva e felice, in un aldilà più vicino di quanto la ragione possa ammettere. “ Dall’aprile 2013 Gaia vive nella luce – racconta  Rita – e io sento pace e serenità perché durante i nove mesi di malattia nulla è rimasto in sospeso e lei mi ha lasciato in eredità una grande riserva d’amore. L’aldilà esiste e loro sono più vivi di prima. Gaia, durante la prima notte di terapia intensiva, ha  avuto un regalo: le è apparso Gesù. L’ha accarezzata sulla ferita e le ha parlato all’orecchio. Ho assistito alle sue visioni. Grazie a lei sono cresciuta spiritualmente e so che Gaia continua a esserci. E’ apparsa anche a suo fratello di dodici anni. Ha lasciato un grande segno e continua  a fare “miracoli” come quello di farmi parlare in pubblico, cosa che ho avuto sempre difficoltà a fare, fin da piccola. Il titolo e i contenuti del libro sono stati ispirati da Gaia, che ha vissuto la malattia come una cosa speciale, al punto da essere fiera anche della sua cicatrice”.  Il rimasuglio di incredulità verso il soprannaturale è svanito ormai, convalidato dalla presenza che si concretizza tramite sms sul cellulare nel momento in cui mamma Rita va  a dormire o quando una signora sensitiva, di nome Manuela, le telefona per dirle che Gaia le si è presentata dicendole “Voglio parlare con mia mamma”. Questo è ciò che Gaia ha detto poi alla sua mamma “ Sai che sono sempre con te. Basita sei in questo momento ma felice, lo so. Siamo tutti qua – riferendosi ai nonni – ma solo io comunicherò perché ho un compito anch’io da svolgere e tu lo sai. La luce che emana dal tuo viso risplende gioiosa e contagi anche chi ti sta vicino perché è un’energia positiva che viene da Lui. Non devi piangere, io sono felice e so che anche tu sei felice. Queste sono lacrime di gioia. Tu sei la mia luce. La luce che dovrai portare alle anime che non credono. Il vostro compito è di trasmettere la fede in Dio. L’aldilà esiste. Da voi c’è la morte, qua c’è la vita. La vostra è un’esperienza di un tratto breve dell’eternità. Il mio compito è quello di proteggere bambini e ragazzi dagli incidenti e dalle malattie. Vi bacio tutti e vi mando un fascio di luce azzurra, la luce Divina”.  Il 30 giugno Gaia “compirà” 20 anni e si farà festa con lei, in spiaggia, dove verranno lanciate venti lanterne dalle sue amiche e da tutti coloro che la amano. Il  GAIA, MIRACOLO D’AMORE

La presentazione è stata curata dalla pittrice Maria Ciani che ha esordito così: “Come si fa a conquistare il cuore oggi, nel frastuono?  subito l’energia ha incollato il pubblico e le relatrici: Maria Ciani, Rita Callegari, mamma di Gaia, e Daniela de Stefano, che ha scritto il libro, sui racconti di Rita e l’ispirazione di Gaia. Un libro da leggere con il cuore e da serbare come capitale prezioso.

L’Assessore alla cultura del comune di Camino T (UD) Cristina Pilutti introduce il libro, con squisita sensibilità. Mamma Rita è di Colloredo di Prato (Ud) dove abita con il marito e il figlio. Possiede doti d’artista e le sue mani creano capolavori.

                         Le violiniste  caminesi Elena Sbruazzo, Beatrice Pellegrini, Letizia Locatelli.

Il messaggio di Gaia  dice che l’aldilà è vicinissimo all’aldiqua,
perché la morte
NON E’ ASSENZA
ma cambiamento di PRESENZA.

Ho letto il libro in due ore. Una volta iniziato non sarebbe stato possibile interromperne la lettura. L’ ho letto piangendo, ma di quella speciale forma di serenità che mi coglie quando parole a me congeniali sono state scritte da qualcun altro. Gaia Vuan poteva essere mia figlia. Rita potrei essere io. Ecco, n questa forma di simbiosi si crea il miracolo di Gaia. Il Gesù che lei ha visto, la morte con il viso di scheletro, lo squillo del cellulare ogni sera, il colloquio richiesto tramite Manuela… i segnali  della sua presenza sono per me assolutamente CREDIBILI. Come noi tutti abbiamo gli angeli che ci seguono e aiutano, Gaia è una di loro. Niente di strano. E’ solo la meraviglia della nostra discesa sulla terra con una missione da compiere. Il tempo che abbiamo a disposizione varia da persona a persona e  da missione a missione. Sapere che di là c’è la luce che abbiamo lasciato decidendo di venire sulla terra vuol dire che sappiamo dov’è la nostra vera casa. E che qui siamo in vacanza. Anche questa è una speciale forma di FELICITA’.
 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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