SAN VALENTINO con ABACO VIAGGI – VILLA EMO – VILLA LOREDAN tra FANZOLO e ASOLO (TV) 15 febbr 15
Non è la prima volta che il Palladio viene contattato da facoltosi proprietari
terrieri, che sanno di trovare il lui un architetto capace di coniugare
finalità pratiche e celebrative. La circostanza è particolarmente favorevole
perché la grande tenuta agricola di Fanzolo si trova in una zona rurale di
centuriazione romana, regolata da tracciamenti ortogonali che si rivelano uno
sfondo ideale per le ampie prospettive palladiane, sottolineate da filari di
pioppi e dal disegno di viali e strade.
Grande eleganza, grande potenza e grande genialità di Andrea Palladio. Uno
scenario unico e incantevole degno di un’architettura copiata e invidiata in
tutto il mondo.
La villa di Emo è esemplare da questo punto di vista: ha un impianto semplice e
lineare, che da un lato si adatta alle caratteristiche della campagna
pianeggiante che la circonda e dall’altra è funzionale alle esigenze della
gestione della proprietà. Le sale interne sono affrescate sontuosamente con
soggetti mitologici, storici e religiosi. Sono da segnalare gli affreschi che
illustrano il mito di Giove e Io e il mito di Venere e Adone. La magnificenza
della residenza padronale ci regala piacere alla vista ma ci dice anche che la
villa era un luogo di svago e di riposo a contatto con la natura. Era anche
luogo dell’otium (occupazione intellettuale), da contrapporre al negotium
(affari pubblici ed economici), come nell’antica Roma. Il complesso della villa
comprende non solo la dimora e le sue adiacenze, ma anche la zona agricola a
nord, il giardino, definito da aiuole geometriche e viali decorati da statue a
sud e, oltre la cancellata d’ingresso, la doppia schiera di abitazioni rustiche
che forma il Borgo Brolo. La proprietà della villa conserva i confini
originali, estendendosi fino alla via Postumia, antica strada romana, e
l’orientamento della trama dei campi segue ancora la griglia della
centuriazione, sottolineata dal duplice filare di cipressi.
padronale risalta su un alto basamento e ad essa si allineano due lunghe
barchesse porticate che erano gli edifici di servizio con varie funzioni –
depositi, laboratori, alloggi ecc. – legate alla conduzione della proprietà
agricola; il termine rimanda alla funzione originaria di rimessa per barche,
dal momento che, spesso, le ville erano collocate lungo canali navigabili.
facciata della villa con la sua composizione architettonica simmetrica, è di
maestosa semplicità.
matrimonio di Leonardo Emo e Cornelia Grimani.
illustri: reali inglesi, premi Nobel, scrittori e registi. E’ stata la sede di
un evento teatrale, di uno stage internazionale di danza classica, di concerti
e ha fatto parte delle scenografie di due film: il “Don Giovanni” di Joseph
Losey e “Il Gioco di Ripley” di Liliana Cavani.
Giove corteggia la dea Callisto |
Affreschi di Gianbattista Zelotti e Veronese
Mercurio addormenta Argo con la musica
Ercole al rogo
Sala delle arti. Il liuto e il libro su cui è riportata la pianta della villa
Giusi Zenere, cabarettista di Canale 5, vincitrice di varie edizioni di “La sai l’ultima?”
per video con Giusi Zenere click su:
Nevio Padovani
Rosario Gricelda
Giusi Zenere
radiofonica, vincitrice nel 95, nel 96, con Scotti, Barale e Bramieri, nel
2002, con Lippi e Natalia Estrada, della nota trasmissione televisiva “La sai l’ultima?” su Canale 5 dove
rimane nel cast o come ospite della trasmissione in tutte le edizioni, con vari
conduttori, Natalia Estrada, Gigi
Sabani, Claudio Lippi, Pippo Franco. Riceve 1 Oscar
x la miglior interpretazione.
Nel
99 VINCE il Festival Nazionale del Cabaret di Torino.
Nel
1997 ha avuto un ruolo da cooprotagonista nel film comico “Vacanze in…
ovvero Hamamet Village” per la regia di Nini Grassia con i sosia dei
politici del bagaglino .
Nel
2002 pubblica un libro umoristico in dialetto veneto dal titolo ”
Baco Tabaco e Zenere”
Nel
2001 con Gigi Sabani porta in giro per le piazze Italiane il tour della Sai L’
ultima. Nel 2004 ha pubblicato un
calendario ” ERONICO ” un pò erotico un pò ironico. Dove? a Sharm el
Sheik Egitto e in una villa del Palladio a Vicenza. Duemila copie vendute.
anni propone spettacoli particolari, come
“Zenere contro Venere” in cui diventa la Siora Pina, caratterizzati da
un mix di satira, ironia, autoironia, barzellette che fanno divertire il
pubblico.
Ha
un unico mito, Gino Bramieri, poiché sostiene che “la barzelletta è la
mamma di tutte le sue avventure.
Marta Marangone… e ridiamoci su…
Pierina Gallina con Giusi Zenere
Onori alla cucina
con omaggio di vini friulani Ferrin
e la poesia con il cuore per San Valentino
Agnese Finos e Sergio Urli
Mario Cusulini e Rosario Gricelda
Visita di Asolo con la guida Rita
storia di Freya Stark
Museo civico di Asolo, fronte cattedrale
Piove? Sergio e Marta dicono di sì
Anche qui una scuola materna
C’è il carnevale oggi ad Asolo… incontro bizzarro di Mario
Cattedrale: Assunzione, con l’eremita abate e, a dx, S. Ludovico da Tolosa con i gigli. La madonna ascende. Ha il volto ieratico, freddo, non dà serenità. Ripropone il volto di Caterina Cornaro. La regina, nobile veneziana, nel 1469 viene data in sposa al re di Cipro e Gerusalemme, a 16 anni. Il re, indebitato con la famiglia di Caterina, la sposa e viene ucciso dopo due anni, così come il figlio di un anno, avvelenato. Lei cerca di portare avanti il regno perché ama Cipro. Nel 1489 Venezia la invita a lasciare Cipro e di trasferirsi ad Asolo, luogo ameno, con la corte e nel castello. Dopo la Lega di Cambrai deve scappare e nel 1510 muore. E’ sepolta a Venezia, nella chiesa di S. Salvatore, sotto una semplicissima lastra. Ad Asolo fu stimata ed ebbe gli onori di una grande governante. Lei, però, avrebbe voluto restare a Cipro.
Rocca di Asolo:
struttura, a poligono irregolare, risale alla fine del 1100 e l’inizio del
1200. Dagli spalti della Rocca, oggetto di un importante intervento
conservativo nel corso degli anni 80-90, è oggi possibile godere una visione a
volo d’uccello ed a giro d’orizzonte: dalla pianura padana a tutto l’arco
alpino circostante. Durante le giornate limpide e con condizioni di luce
favorevole si intravede chiaramente la laguna di Venezia.
Conta 9.000 abitanti ed è
uno dei borghi più belli d’Italia. Il toponimo, in latino Acelum, ovvero
“luogo aguzzo”, in riferimento
alla natura collinare del territorio o, più in particolare, al colle su
cui sorge la rocca.
Castelfranco Veneto: Dolciaria FRACCARO… Luca Fraccaro illustra la lavorazione artigianale a base di lievito madre ( nato dall’inondazione del Nilo, venuto a contatto con la farina)
Spazio alla bontà genuina! In chiusura di una ricca e divertente giornata.