SEI di CAMINO T (UD) SE… - Pierina Gallina news

SEI di CAMINO T (UD) SE…

 

                                    Tu ses di Cjamin se…

La magia di
Facebook  è scattata sul far della
mezzanotte, sull’onda di Codroipo e altri paesi del Friuli.
Astrid Virili si è
fatta promotrice di aprire le porte del gruppo “Tu ses di Cjamin se…” dove  ognuno potesse dar voce o, meglio, click a
ciò che usciva dal suo cuore su Camino al Tagliamento.
In una manciata di
minuti centinaia di suggestioni, fotografie, ricordi, volti e luoghi sono
affiorati,  la maggioranza in lingua
friulana,  sul web, incollando a schermi
e telefonini caminesi di ogni età e residenza.
Chi è nato, chi ha vissuto per
un periodo, che è arrivato da poco o da tanto si è ritrovato  in una piazza virtuale e  accogliente, a sfogliare quegli album
rinchiusi nei cassetti dimenticati dalla memoria.
Ma vigili e pronti a scattare
per una splendida condivisione.  In
sintesi, certo, come richiede Facebook, 
uno dei tanti miracoli della tecnologia,   capace però di far scattare la volontà di
esserci e sentirsi orgogliosamente caminesi, dando scacco matto all’idea di
isolamento imperante.   
Con la libertà di esserci  a piacimento, a qualsiasi ora.
Opportunità che
non ha prezzo e che ha ridato vigore alle campane di Camino e Glaunicco con
tanto di video con Chiminello scampanotadôr.
Ha fatto riapparire i volti del
sindaco Primo Marinig,  di Valter il
cjaliâr,  di Franz e Gustavo Zanin,  di Rite,  Gigi Panì, Lucine  e Silvio dal for, Angelin Massoul, Nine
Salvestri, fino a Donine e Bruno il pessar di Marano e molti altri.
“Tu ses di
Cjamin se tu as fat la comunion cun Don Saverio” 
“ Se tu as tirat lis sglavaris tal Tiliment”
“Se tu as zujat a balòn inta la Lame da la Glesie” “Se tu as fate la cuccagne”
“ Se tu as imparât a nodâ intal Tiliment”. 
E’ il momento dell’entusiasmo quasi collettivo che fa scrivere
tanti  messaggi, inserire foto e le prime
idee su come utilizzare ciò che emerge dalla memoria.
Alla prossima festa del
vino, per esempio, oppure in qualche raccolta che possa fermare un pezzo di
storia della Camino che fu ma che c’è ancora, viva e pulsante nei giovani
capaci di dar ali alla creatività e all’attaccamento ad un paese che racchiude
una filosofia di vita.
Che solo chi ha vissuto o vive a Camino percepisce e
ama, con le mille sfaccettature possibili.
E che ora affiora e si affida a
Facebook.
In un gruppo aperto chiamato “Tu ses di Cjamin se…”.

            

 


1994: Mostra “La camera di una volta” in Municipio;  Suore Andreina,  Casimira, Irma


Da Angelin: Bepon Frappa e la sour da la Rose, Marie (Stuarte)


 


 




                                                          40° della classe 1951 al Rist. al Molino


                                                          Anna Panigutti o Nine Salvestri, 1° donatrice AFDS

                                      San Valentino 1998 al Molino: Marinig, Don Saverio, Marie Pistun

                                                               Valter, il cjaliar

                              Rosine e Zan di Plef, o di Pieve di Rosa, custode della chiesa matrice

                                                            Lis paveis di Cjamin: carnevale 2000
ape regina:  Alice o la Valtare
da sx: Ivana, Daniela, Giuliana, Dina, la Bella, Maria, Luciana, io,  Fabiola.

 Fam D’Anna con Pietro dalla Francia

 1998: Glaunicco: Guerrino Locatelli Casaro e Maria – nozze di platino

 
Dante Trevisan
Da Pieri Ganis a Glaunicco: Pieri, il Bulo e…
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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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